domenica 30 dicembre 2012

Scienza parallela: il naturopata permaloso

Sono anch'io un naturopata diplomato. Grazie al programma di training online della Boiron
La scienza alternativa può essere parecchio permalosa. È comprensibile, diversi "scienziati non riconosciuti" con le loro teorie ci fanno i soldi, cercando di vendere le loro scoperte. Keshe vende soprattutto reattori al plasma (a 500€), che produrranno energia infinita ai fortunati gonzi acquirenti, anche se sembra ci siano piccoli problemi di consegna, i reattori dovevano arrivare domani ma non si vedranno prima di Marzo.

Ma dove si fanno davvero i soldi è con la salute. Chi ha una malattia grave è disposto a qualsiasi cosa, e se qualcuno ti promette la cura miracolosa c'è chi è disposto a spendere qualsiasi cifra, anche per le cure più improbabili. Se qualcuno prova a mettere in dubbio l'efficacia di queste cure di fatto oggi rischia, la legge protegge il buon nome di questi benefattori dell'umanità. Non serve molto, può bastare raccogliere in una pagina le affermazioni più pittoresche di una di queste persone, tutte rigorosamente autentiche, ma evidentemente egualmente diffamatorie. La pagina, originariamente sul sito del mio istituto, è stata spostata dove si trova ora in quanto il naturopata ha scritto al mio direttore minacciando azioni legali contro di loro. Che continua minacciare anche solo per il link che vi è rimasto.

Io me la sono cavata con poco, l'urinoterapeuta non è passato alle vie di fatto. È andata peggio, un anno e mezzo fa, ad un blogger che è stato denunciato dalla Boiron per aver detto che l'Oscillococcinum è acqua fresca. Col risultato che centinaia di siti hanno riportato la notizia, rimbalzata persino sul British Medical Journal, per cui la denuncia è stata ritirata.

L'ultima denuncia è arrivata al blog Scetticamente, che avrebbe pesantemente diffamato un tizio che vende bottiglioni di Aloe a 130 euro l'uno come coadiuvante per la chemioterapia. Gli avrà insultato la mamma? Lo avrà definito con epiteti irripetibili? No, ha solo riportato la notizia che si è "laureato" in una università non riconosciuta (quelle, per intendersi, che ti mandano un diploma in cambio di un pacco di soldi), che non esistono prove che l'aloe abbia efficacia antitumorale (correggo, qualche prova esiste, ma va presa con cautela, vedi aggiunta qui sotto), e che la TV svizzera gli ha dedicato un servizio. Tutto rigorosamente vero, ma probabilmente in grado di calare gli introiti del signore.

Aggiunta: In questo post non volevo parlare delle proprietà mediche e antitumorali dell'aloe arborescens, perché non sono qualificato per farlo. Rimando quindi all'ottimo articolo a riguardo di Salvo Di Grazia.

sabato 29 dicembre 2012

Asteroidi e catastrofi



Credo di poter essere definito un catastrofista. Tutte le grandi civiltà ad un certo punto sono collassate, consideriamo l'impero romano tanto per restare qui vicino, e credo che la nostra non farà eccezione. Penso che i segnali ci siano già intorno, e che stiamo seguendo fin troppo bene le previsioni dello studio pubblicato su "I limiti dello sviluppo".

Ma mi sembra che questo tipo di catastrofi non vadano di moda, sono molto più gettonati i Maya, i megacomplotti tipo le scie chimiche, gli asteroidi. Insomma le catastrofi che si raccontano bene, con tanto di buoni e cattivi, costosi effetti speciali, segreti che sanno tutti ma, chissà come mai, nessun esperto conferma.

Ultimamente mi hanno segnalato l'ennesimo asteroide che dovrebbe colpire la Terra, previsto per il 15 febbraio.  È designato con la sigla 2012DA14, è talmente piccolo che non gli han neppure dato un nome.  Il 15 febbraio passerà tra 20 e 35 mila  km dalla Terra, ed in effetti non è del tutto esclusa una collisione, è solo molto, molto improbabile. Ripasserà diverse volte, e la probabilità cumulativa di una collisione è una su 3 mila nei prossimi 50 anni, circa un millesimo di quella che uno qualsiasi degli altri asteroidi di dimensioni analoghe ci caschi addosso nello stesso periodo. Se cascasse nel posto giusto un impatto del genere provocherebbe un disastro confrontabile con un terremoto, un'eruzione vulcanica, o un'altra di quelle disgrazie che ci capitano tra capo e collo ogni paio d'anni. Meno di quello che succederà quando (e sottolineo quando, non se) il Vesuvio si risveglierà. O quando il vulcano dormiente sotto il Tirreno deciderà di fare un bel botto, con conseguente maremoto. O a quel che è successo in Giappone non troppo tempo fa.

Oggetti delle dimensioni di DA14 (circa 45 metri) colpiscono il nostro pianeta circa una volta al secolo. Un oggetto parecchio più grosso (circa 100 metri) cascato a Tunguska nel 1908 ha raso al suolo 2150 km² di foresta siberiana. Oggetti più piccoli, che comunque producono esplosioni confrontabili con una piccola atomica, colpiscono il nostro pianeta ongi anno, ma fortunatamente queste avvengono nell'alta atmosfera senza conseguenze. Un mio collega ha assistito ad un impatto avvenuto sopra Lugo il 14 gennaio 1993, che ha rischiarato per diversi secondi tutta la Romagna e una parte di Emilia. L'onda d'urto è stata vista dai sismografi ma non ha provocato nessun danno, la maggior parte degli abitanti non si è accorta di nulla, anche se l'energia rilasciata è stata di 14 kiloton, quella della bomba di Hiroshima.
Alberi abbattuti a Tunguska
Insomma, gli impatti da asteroidi sono solo una delle tante calamità con cui conviviamo. Questi abbiamo imparato a prevederli, almeno un po', tante altre cose ci possono colpire senza preavviso, ma possiamo prepararci e possiamo evitare di andare ad abitare in posti dove l'unica cosa che potrebbe fare la protezione civile, dopo, è andare a soccorrere gli "eventuali superstiti". Mi sembra buffo che ci si preoccupi di DA14 e non ci si chieda se la propria casa sia antisismica, o che si condoni abitazioni per un milione di persone sulle pendici di un vulcano attivo. E si assista senza fare una piega allo smantellamento del servizio geologico nazionale.

venerdì 21 dicembre 2012

Scienza parallela 2 bis: la risposta all'interrogazione parlamentare su Keshe

Il Governo, per voce del Sottosegretario di Stato degli Affari  Esteri Marta  Dassu' ha risposto all'interrogazione parlamentare dell'on. Fabio Meroni, di cui ho parlato nel precedente post:

Lo scorso 6 settembre, la Keshe Foundation ha organizzato un incontro presso i propri uffici di Ninove (Belgio), invitando tutto il corpo diplomatico accreditato nel Paese. Anche alla luce dei numerosissimi messaggi di posta elettronica da parte di cittadini italiani che invitavano la Sede ad essere presente, anche un rappresentante dell'Ambasciata d'Italia a Bruxelles ha partecipato all'incontro.
Il 26 ottobre il Presidente dell'omonima Fondazione, l'Ing. Keshe si è personalmente presentato presso la Cancelleria Diplomatica del Ambasciata a Bruxelles, chiedendo di essere ricevuto per consegnare della documentazione relativa ai progetti della Fondazione. In tale occasione,nell'ambito delle cortesie d'uso proprio delle Missioni Diplomatiche, l'Ing. Keshe è stato ricevuto nuovamente da un rappresentante dell'Ambasciata, al quale ha consegnato su sua iniziativa un supporto informatico acquisito agli atti della Sede, contenente alcuni file riferibili ai progetti della Keshe Foundation. Come da prassi, si sta provvedendo ad inviare tali file per un eventuale esame da parte degli Enti competenti in materia.
Le notizie riportate dal sito della Fondazione sulla presunta disponibilità manifestata dall'Ambasciata, a nome del Governo Italiano, di accettare una collaborazione in campo spaziale, sono il frutto di una strumentalizzazione dei contatti avuti e prive di ogni fondamento.
Il filmato a cui fa riferimento la Fondazione è stato abusivamente registrato dall'Ing. Keshe durante l'incontro e riprende unicamente il momento della consegna del supporto informatico. Appare evidente che tale registrazione non possa e rappresentare la prova di un impegno ufficiale dell'Ambasciata, né, suo tramite, del Governo Italiano, che necessità, come noto, di ben altre forme per essere manifestato.


Traduzione dal diplomatichese per i duri d'orecchi: 
  • chiunque può regalare una chiavetta USB con dentro materiale di fantasia al Governo italiano
  • di solito uno è gentile e ringrazia, ma questo non significa che abbia preso un qualche impegno (che so, leggere quel che c'è dentro)
  • il Governo italiano, dopo una rapida analisi fatta da qualcuno che ci capisce, ha stabilito che in quella chiavina c'è solo fuffa, e quindi non si è preso la briga di andar oltre lo spedirla a qualche scienziato, che si è messo le mani nei capelli. Né intende far altro in futuro.
  • Se qualcuno vuol esaminare il contenuto dei "brevetti" di Keshe, (che sottolineo, non esistono, Keshe non ha brevettato nulla) è libero di farlo per i fatti propri senza rompere.

Ma siccome certa gente ha la testa più dura delle pigne verdi, ha presentato una nuova interrogazione parlamentare, in cui in sostanza chiede che enti abbiano valutato la tecnologia e quali siano state le valutazioni.

Bene, per far contento l'onorevole, posso informarLo che un numero consistente di scienziati appartenenti ai seguenti Istituti scientifici hanno valutato in dettaglio la tecnologia Keshe, in modo del tutto autonomo rispetto al Governo:

  • Istituto Nazionale di Astrofisica
  • Isittuto Nazionale di Fisica Nucleare
  • Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Firenze
  • Scuola Normale Superiore
Cito solo le persone con cui ho avuto un contatto diretto, sicuramente l'elenco è MOLTO più lungo.

Il giudizio è stato unanime: Keshe è nel migliore dei casi una persona che non ha la minima idea di cosa sia una teoria scientifica, le sue teorie sono parole senza senso compiuto, e i
suoi "brevetti" disegni scarabocchiati su un foglio, assolutamente inutili a fare qualsiasi cosa (e quindi giustamente rifiutati dall'Ufficio Brevetti Europeo). Nel peggiore (ma più probabile) è un truffatore spillasoldi. Basta come valutazione oppure occorre entrare nel merito di chi non desiste dal crederci?