tag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post4340140052229786882..comments2024-03-10T10:51:25.834+01:00Comments on Riflessioni in libertà: Fisica e bustarelle (che non arrivano)Gianni Comorettohttp://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comBlogger62125tag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-68611903965940351132009-11-06T15:01:02.057+01:002009-11-06T15:01:02.057+01:00La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyuLa ringrazio per intiresnuyu iformatsiyuAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-2282787450171462932009-10-05T18:38:40.292+02:002009-10-05T18:38:40.292+02:00Caro Anonimo,
esistono soci di quasi qualsiasi as...Caro Anonimo, <br />esistono soci di quasi qualsiasi associazione che si corano con l'omeopatia o credono a cose più o meno strane. Ho il sospetto che ce ne sia anche in ASPO USA, che secondo te riceve le bustarelle. <br /><br />Non occorre che mi dici i nomi, siamo abbastanza pochi da conoscerci, e non ci si vergogna delle idee differenti. E se li so io, figurati se non li sa la CIA, il NWO, gli illuminati e tutti gli altri.<br /><br />Ma forse ti sfugge che ASPO è un' <i>associazione per lo studio del picco del petrolio</i>. Quindi si studia insieme quello, assieme alle immediate conseguenze (energie alternative, per es.). Cosa poi uno faccia nel resto della sua vita sono cavoli suoi.<br /><br />Ma dimenticavo, voi siete quelli che deducono di tutto e di più dalle cose più insignificanti. Sennò il complottone come si fa ad ordirlo? Appunto, come si fa visto che in qualsiasi associazione si è in disaccordo praticamente su tutto?Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-44502828481376422262009-09-29T18:14:17.945+02:002009-09-29T18:14:17.945+02:00Esistono soci ASPO che si curano con l'omeopat...Esistono soci ASPO che si curano con l'omeopatia.<br />Soci ASPO che non credono alla versione ufficiale sull'11 settembre.<br />Soci ASPO che ritengono le industrie farmaceutiche responsabili di omicidi deliberati (anche se non di sterminio di massa).<br /><br />Sarà per questo che non ricevono alcun assegno?<br /><br />:D<br /><br />(E no, col cavolo che ti dico i nomi caro Gianni :P...)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-92045215116504968082009-07-18T08:20:34.556+02:002009-07-18T08:20:34.556+02:00Visto che si parlava di candele..
http://www.besto...Visto che si parlava di candele..<br />http://www.bestofgooglevideo.com/video.php?video=637<br /><br />Ciao :-)Nicohttps://www.blogger.com/profile/11737163978100473263noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-85509116007919630172009-07-16T08:44:39.720+02:002009-07-16T08:44:39.720+02:00Ciao Gianni!
Beh, un teorico, posto di fronte ai ...Ciao Gianni!<br /><br />Beh, un teorico, posto di fronte ai dati sperimentali, cerca di aggiustare i conti. Finché non capita il contrario... :-) Se consideriamo solo le reazioni di C e H, la seconda porta a due moli di vapore per ogni mole di ossigeno. Tolta la quota condensata, potrebbe essere una spiegazione per l'aumento di volume. <br /><br />A proposito della condensazione, ricordo che le prime macchine a vapore funzionavano proprio mettendo vapore in un pistone e poi raffreddandolo: il vapore condensava e il pistone veniva risucchiato. Penso che l'esito finale del nostro esperimento sia fortemente influenzato dalla condensa e dalla temperatura di parete rispetto a quella ambiente.<br /><br />PS Complimenti all'ignoto sperimentatore per la precisione e la cura realizzativa. Ancora un po' e ci facciamo un paper! Anni fa avevo visto un fisico su Science che discettava sull'equilibrio della bicicletta.markogtshttps://www.blogger.com/profile/16622784386299619143noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-8459037142369539242009-07-13T23:12:47.383+02:002009-07-13T23:12:47.383+02:00Un lettore mi ha comunicato di aver fatto l'es...Un lettore mi ha comunicato di aver fatto l'esperimento con tutti i crismi. <br />Ha usato paraffina, con uno stoppino di paglietta metallica ed innesco elettrico.<br /><br />Prima di accendere la "candela", ha equilibrato l'acqua con un tubicino ad "U", poi rimosso, cme descritto nel mio commento. <br /><br />A fine esperimento, ed aspettato che il tutto si raffreddi, il volume di aria è aumentato del 6% circa. Suggerimenti su a cosa sia dovuto?Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-72356604113300374952009-07-05T13:29:08.195+02:002009-07-05T13:29:08.195+02:00@drakkar:
perché non si vuol vedere se l'aria...@drakkar: <br />perché non si vuol vedere se l'aria riscaldata si espanda (cosa che si sa), ma cosa succede all'aria quando si brucia la candela, se si esclude il riscaldamento. <br /><br />Un modo è quello di raddoppiare il riscaldamento, e separare i due effetti. Un altro è quello di partire da, ed arrivare a, aria fredda.Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-45770373978933946762009-07-05T08:22:22.246+02:002009-07-05T08:22:22.246+02:00come generatore di calore perché non usare un comp...come generatore di calore perché non usare un componente che si scalda elettricamente come una piastra? tipo un fornelletto elettricotheDRaKKaR the bloody homeopathhttps://www.blogger.com/profile/11616480562001292776noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-75461875128506194382009-07-04T09:41:37.648+02:002009-07-04T09:41:37.648+02:00@anonimo:
Pensavo ad una cosa del genere. In quel...@anonimo:<br /><br />Pensavo ad una cosa del genere. In quel modo la temperatura iniziale e finale sono le stesse, e rimane solo la stechiometria. La cosa più semplice sono le candeline autoaccendenti, quelle che soffi e dopo dieci secondi si riaccendono, per scherzi di carnevale. <br /><br />Occorre mettere il bicchiere in modo che l'acqua sia a livello. Quindi serve un supporto, in modo da tenerlo leggermente sollevato dal fondo, e un tubicino ad U per mettere in comunicazione l'aria interna ed esterna. Prima di accendere la candela, e dopo che l'acqua è andata in equilibrio, si toglie (o tappa) il tubo. Nel bicchiere ci devono essere un paio di cm d'acqua, per avere spazio di espansione sufficiente. <br /><br />@ļeibniz: alla fine l'aria è un pochino più calda, ma poca cosa rispetto a quando è accesa la candela. Occorre aspettare qualche minuto alla fine, in modo che si raffreddi. Tre gradi sono l'1% del volume. Il vapore condensa sulle pareti, che ci sia o meno olio. Occorrerebbe calcolare la tensione di vapore, un po' di acqua rimane comunque nell'aria come vapore. <br /><br />Bruciare un pezzo di carbonella da griglia? Non è carbonio puro, ma ci si avvicina.Buona l'idea della mina come 'innesco', non so se accende una candela, ma della carbonella penso di sì.<br /><br />P.S. Non pensavo di suscitare un tale interesse sperimentale. Bene, la scienza è anche divertente, e si scoprono più dettagli con i particolari che "non funzionano" e che occorre correggere che con l'esperimento base.Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-55860974117157894782009-07-04T00:05:02.349+02:002009-07-04T00:05:02.349+02:001) Anonimo e Gianni: grazie per la conferma sull&#...1) Anonimo e Gianni: grazie per la conferma sull'olio, nel frattempo avevo riguardato anche io. La mia idea era un tantino diversa: catturiamo la condensa grazie alla immiscibilita' con l'olio, e facciamo una stima per differenza degli altri prodotti. Dunque non e' molto rilevante dove finisce la CO2 in questo caso: anche se si solubilizza, a noi interessa stimare quanto O2 si e' legato all'idrogeno, posto di avere stimato quanto ce ne poteva essere all'inizio. Ha senso ?<br /><br />2) Gianni: ma allora si torna al mio dubbio iniziale ! Secondo la mia prima lettura, la temperatura finale (a candela spenta) avrebbe dovuto risultare MAGGIORE rispetto a quella iniziale, che poi e' la normale Tamb: perche' il volume di gas non ha ancora dissipato tutta l'energia termica ricevuta. O no ?<br /><br />3) Anonimo secondo: per un bell'innesco, si puo' usare proprio... un pezzo di mina in grafite, percorsa da una corrente adeguata ! ;)Leibniz Reloadedhttps://www.blogger.com/profile/12807928487773005369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-80293332669865755012009-07-03T23:29:02.164+02:002009-07-03T23:29:02.164+02:00E se si mettesse sotto il bicchiere una candela sp...E se si mettesse sotto il bicchiere una candela spenta con una spirale metallica attorcigliata sullo stoppino collegato a due fili che escono dal bicchiere e si collegano ad un generatore di corrente? Facendo passare corrente si potrebbe raggiungere la temperatura di accensione (magari mettendo un piccolo frammento di capocchia di fiammifero sullo stoppino per accelerare la cosa) e vedere cosa succede.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-54072322109424041502009-07-03T22:35:25.008+02:002009-07-03T22:35:25.008+02:00Confermo che la CO2 e' un ottimo solvente per ...Confermo che la CO2 e' un ottimo solvente per i grassi, si usa (sotto pressione e a bassa temperatura) al posto dei CFC come sgrassante. <br /><br />Quindi niente olio. Anche perché una candela accesa su un piatto d'olio... <br /><br />Ma se le differenze di pressione sono trascurabili nel bicchiere (un cm di acqua fa un millibar, cioè 1/1000 di atmosfera, contro variazioni di volume attorno al 5-10%), se ci mettiamo il mercurio non ci si cava le gambe, 1 cm di mercurio sono 14 millibar, cominciano a contare. Oltre alle difficolta' di lavorare con un par d'etti di mercurio, almeno. E senza una cappa di aspirazione. <br /><br />Ma facciamo due conti. Se trasformo tutto l'ossigeno in CO2 ed acqua, e l'acqua condensa, alla fine devo vedere una risalita di acqua pari al volume dell'ossigeno, cioè il 20%. Quindi con una candela ho troppo poco, con 2 troppo. <br /><br />E possibile che non si riesca a convincersi che una candela accesa scalda il gas? La temperatura iniziale e finale sono diverse. E non dipendono da come si intrappola la colonna d'aria (quello al massimo determina se gorgoglia o no), ma da come brucia la candela e da come si muove la colonna d'aria all'interno.Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-78229485903325447902009-07-03T12:54:20.923+02:002009-07-03T12:54:20.923+02:00La CO2 ha un grado di lipofilia (solublità nei gra...La CO2 ha un grado di lipofilia (solublità nei grassi) dato che attraversa tranquillamente la membrana cellulare. L'unico fluido a t.p.s. che non assorbe né acqua né anidride carbonica è il mercurio...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-44290634265499628762009-07-03T01:33:38.138+02:002009-07-03T01:33:38.138+02:00Provo a riassumere per sommi capi.
- La pressione...Provo a riassumere per sommi capi.<br /><br />- La pressione chiaramente varia rispetto a quella iniziale, anche se numericamente la variazione è trascurabile rispetto a quella del volume. Dario suggerisce correttamente che ciò è legato anche al fatto di "incappucciare" la candela già accesa ed alla modalità con cui si compie il gesto, intrappolando la colonna calda. <br />Ho evitato qualunque speculazione quantitativa, ma sto ancora pensando in termini di un bel boccale da birra, roba con un buon litro di volume, dove anche la variazione di P diventa apprezzabile.<br /><br />- Ho rifatto tutto il <i>gedankenexperiment</i> più volte e mi avete convinto che la T è praticamente la stessa agli estremi temporali del fenomeno, tutto sommato, in un intervallo relativamente breve.<br /><br />- Non sono certo che l'olio non sciolga la CO2, in fondo anche quelle molecole contengono un minimo di acqua di inclusione che (forse) può divenire reattiva, senza contare che può verificarsi un bel gorgogliamento. <br />Ma di certo in quel modo si evidenzia assai bene la condensa.<br /><br />- Marko, potevi chiedere prima di abbrustolirti le dita... :)<br />La grafite, forse controintuitivamente, conduce calore (ed elettricità, nelle giuste condizioni) talmente bene che gli "striscianti" dei nuovi pantografi per le linee ferroviarie ad alta velocità, alimentate a 25 kV alternati, son fatti di grafite caricata e indurenti vari, non più di rame come col "vecchio" sistema a 3 kV continui. <br />In elettrotecnica ed elettronica di potenza si usavano storicamente resistori a polvere di grafite compressa, non sono rari da reperire ancora negli apparati valvolari vintage. <br />Le prime lampade ad arco delle "feste elettriche" e delle illuminazioni stradali ottocentesche avevano elettrodi di grafite (e si consumavano quasi a vista d'occhio), cosa che oggi è ancora comune per le "spazzole" di molti elettroutensili e delle macchine elettriche rotanti tradizionali (non "brushless", appunto). <br />Le mine da disegno sono utilizzate anche in molti circuiti hobbistici come elettrodi ed elementi termici low cost per gli scopi più vari... mi fermo qui, chiusa parentesi. :)<br /> <br />Perché non provi a bruciare un carboncino, o un tizzone, o simile ? La mina era una 9B ? <br />Comunque le mine non sono mai di grafite pura, come suggerito sopra, meglio un vero pezzo di carbone. <br />Francamente sono incerto se consigliarti quelli utilizzati nei turiboli degli incensi, ad esempio: sono evidentemente composti di polvere pressata e sporcano come il carbone puro - ma non sono del tutto sicuro della loro purezza.Leibniz Reloadedhttps://www.blogger.com/profile/12807928487773005369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-20096258123269125622009-07-02T16:44:19.712+02:002009-07-02T16:44:19.712+02:00L'experimentum crucis va fatto su bagno di mer...L'experimentum crucis va fatto su bagno di mercurio.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-43188626175436261402009-07-02T16:39:52.591+02:002009-07-02T16:39:52.591+02:00La mina non contiene solo grafite, ma è un impasto...La mina non contiene solo grafite, ma è un impasto con materiale inerte.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-25185895278741429512009-07-02T11:24:57.477+02:002009-07-02T11:24:57.477+02:00Io invece vorrei provare con l'olio. Se mi con...Io invece vorrei provare con l'olio. Se mi confermate che l'olio non solubilizza la CO2, potrebbe essere l'esperimento che smentisce o conferma definitivamente la tesi dell'assorbimento della CO2. Ieri ho provato a dare fuoco a una mina da matita, ho scoperto che:<br />-la grafite conduce il calore, non puoi tenerla in mano come un fiammifero<br />-la mina sulla fiamma puzza da morire <br />-non c'era verso di ottenere una combustione autosostenuta. Forse che bisogna grattuggiarla? <br /><br />Insomma, per il momento nulla di fatto.markogtshttps://www.blogger.com/profile/16364580932755000577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-47319051904174450342009-07-02T11:17:10.989+02:002009-07-02T11:17:10.989+02:00Beh, i miei due cent da sperimentale.
Se il pross...Beh, i miei due cent da sperimentale.<br /><br />Se il prossimo fine settimana non vado in montagna con la famiglia, ci provo.<br /><br />Io suggerirei di eliminare un po' di variabili non controllate.<br />Anzitutto, la candela.<br /><br />Come suggerisce Gianni, sarebbe da provare a scaldare l'aria dopo aver coperto la fonte di calore (io ho il forte sospetto che, stante il discorso della colonna calda, quando copri la candela accesa col bicchiere intrappoli un cilindretto d'aira calda a bassa pressione,facendo scappar fuori il resto da sotto il bicchiere PRIMA che il bordo tocchi l'acqua).<br /><br />L'apparato che propongo e':<br />- bacinella per i panni<br />- vaso da marmellata<br />- supporto di legno appesantito<br />- lampada alogena a 12V da 50W <br />- zoccolo portalampada apposito (ad esempio, pin o G4)<br />- batteria 12V (da macchina o da moto)<br />- collegamenti elettrici<br />- acqua q.b.<br /><br />La ricetta:<br />mettiamo il supporto di legno nella bacinella vuota, con ancorato sopra lo zoccolo e la lampadina (spenta). Appoggiamoci sopra il bicchiere rovesciato e riempiamo d'acqua fino a coprire il bordo del bicchiere. Il legno deve essere sagomato in modo da far entrare l'acqua da sotto, ma contemporaneamente da lasciare la lampada all'asciutto (anche dopo l'aspirazione).<br />Aspettiamo che il tutto si stabilizzi ed accendiamo la lampada.<br />A questo punto, se l'effetto e' ascrivibile solo alla legge dei gas e la batteria regge, dovremmo finalmente vedere dell'aria gorgogliare fuori dal vaso dopo qualche minuto.<br /><br />Spegnendo la lampadina, dovremmo vedere la risalita.<br /><br />Come detto, questo eliminerebbe la possibilita' che una quota d'aria "scappi" mentre copriamo la fonte di calore, senza che ce ne possiamo accorgere. Elimina anche tutte le possibili ipotesi su eventuali reazioni chimiche o assorbimento di gas, eliminando la combustione.Unknownhttps://www.blogger.com/profile/05795555250629811177noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-41046255627272606432009-07-01T21:01:00.135+02:002009-07-01T21:01:00.135+02:00Non e' vero che P e' calata al termine del...Non e' vero che P e' calata al termine dell'esperimento (a meno di un millibar o giù di lì), mentre evidentemente V sì.<br /><br />Quindi o è calata N o T. O entrambe.<br />T è sicuramente calata (candela accesa vs. candela spenta). N è un po' calata per via dell'ossigeno convertito in acqua. Ma in un idrocarburo (la cera è praticamente un idrocarburo come stechiometria) un terzo dell'ossigeno finisce in H2O, per un 7% circa del volume dell'aria nel bicchiere. E questo non dipende dal numero di candele.<br /><br />Andando ai numeri. La risalita di acqua e' di circa 10 mm con 1 candela, e 17 mm con 2. In volume del bicchiere, fa il 16% e il 27% circa. Quindi una candela fa circa il 10% di volume, e c'è uno "zoccolo" di circa il 6%. Considerando i grossissimi errori di misura, direi che torna più che bene. .Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-91461420524407670722009-07-01T15:30:16.168+02:002009-07-01T15:30:16.168+02:00markogts, il ragionamento è sicuramente sensato.
...markogts, il ragionamento è sicuramente sensato. <br /><br />L'idea (penso chiara per tutti) è che P e V nel volume intercluso, al termine dell'esperimento, sono ambedue calati rispetto alle condizioni iniziali, dunque nel modello dall'altro lato del segno uguale deve essere variato n, vulgo c'è un po' di gas in meno. <br /><br />Ora, l'unica cosa che mi garberebbe capire è quanto di questo gas che finisce disciolto nell'acqua era in realtà CO2, e forse qui l'idea di usare l'olio invece dell'acqua ci aiuta parecchio ad evidenziare la condensa a fine lavoro (e magari stimarne il volume).<br /><br />Peraltro credo che chi lavora in fisica tecnica o fisica chimica abbia naturalmente sottomano delle tabelle industriali con i grafici di solubilità molare standard della CO2 o della NH3 che menzionavi sopra, ma a questo punto la curiosità per l'esperimento "casalingo" prevale... :)Leibniz Reloadedhttps://www.blogger.com/profile/12807928487773005369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-23346470284275994722009-07-01T09:33:05.462+02:002009-07-01T09:33:05.462+02:00Quando accendi la candela (scoperta), hai una dist...Quando accendi la candela (scoperta), hai una distribuzione di temperatura con una quantità di gas a temperatura molto alta, in pratica un cilindro sulla fiamma (ma c'è un bel gradiente con l'altezza), e il resto sostanzialmente a temperatura ambiente. <br /><br />Quando copri hai una redistribuzione del gas caldo, per cui probabilmente la temperatura media aumenta un po'. Ma ho visto un effetto di gorgoglio solo con 2 (meglio 3) candele. In pratica raggiungi subito un equilibrio, in cui il gas si raffredda sul fondo (in alto) del bicchiere, che non fa in tempo a scaldarsi significativamente. In altre parole, con bicchiere sopra o meno non c'è una grossa differenza nella temperatura (alta) del gas. La farebbe se si accendesse la candela DOPO aver coperto il tutto (innesco elettrico? Candelina autoinnescante da scherzo di carnevale)?<br /><br />Quando la candela si spegne, la temperatura si abbassa nel giro di meno di un secondo, più o meno i tempi convettivi di rimescolamento dell'aria nel bicchiere. <br /><br />Non avevo tenuto conto della condensa dell'acqua, ma anche quello dovrebbe essere un termine costante, assieme alle differenze di volume tra ossigeno e prodotti di combustione. <br /><br />L'O2 non sparisce, si trasforma in acqua e CO2. La CO2 non sparisce. Una piccola (trascurabile ai fini del discorso) quantità si scioglie nell'acqua, abbastanza da intorbidare il cloruro di calcio, ma sono briciole.Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-57128977227723550802009-07-01T08:53:58.483+02:002009-07-01T08:53:58.483+02:00Gli 8000 erano una battuta sulle scie chimiche ;-)...Gli 8000 erano una battuta sulle scie chimiche ;-)<br /><br />Guarda, Leibniz, pv=nrt mi va bene solo se uno mi spiega, posto che p è sempre praticamente costante*, v cala (è la "cifra" dell'esperimento), r è costante per definizione, e t è uguale "tanto" prima e "tanto" dopo l'esperimento, ecco, d'accordo che siamo su tutto questo, vorrei capire cosa succede esattamente a n. Perché se resta costante anche quello, le cose non funzionano. Del gas esce dal sistema durante il riscaldamento. La maestra delle elementari diceva che spariva l'ossigeno. L'altro blog dice che sparisce la CO2. Gianni (mi par di capire, ma lo prego gentilmente di spiegarmi meglio) sostiene che NON sparisce, o che esce attraverso l'acqua durante la combustione della candela (cosa che però sperimentalmente non ho notato, niente bolle). Io sostengo che il vapore creato esca dal computo del volume per soppravenuta condensa.<br /><br />Urge indagare. <br /><br />* per quanto riguarda la tua osservazione su Torricelli, chiaramente la pressione non è propriamente costante. La variazione di pressione, proprio come Torricelli insegna, è pari all'altezza della colonna d'acqua DENTRO al bicchiere rovesciato. Poni che il bicchiere abbia il liquido più basso del pelo esterno di un centimetro, allora nel bicchiere la pressione è di un centimetro di colonna d'acqua (pari a 100 Pa) più elevata. Viceversa quando l'acqua viene risucchiata. Tenendo conto però che la pressione atmosferica di base è pari a 101.325 Pa o 10 metri di colonna d'acqua, si vede facilmente che, ai fini del nostro esperimento, la variazione di pressione è trascurabile. Certo, se mettessimo un bicchiere alto cento metri con una candela da due tonnellate per bruciare tutto l'ossigeno e che forzasse l'acqua a salire di metri, allora l'ipotesi di p costante cadrebbe.<br /><br />Sulla velocità del fenomeno devi pensare che di inerzia termica ce n'è molto poca. Le pareti del bicchiere non partecipano, sperimentalmente noti che resta freddo, quello che subisce il grosso delle variazioni di temperatura è l'aria contenuta. In fin dei conti, una porzione non trascurabile del gas contenuto passa da 1500°C a 20°C in qualche centesimo di secondo ;-) anche più volte durante l'esperimento (moti di avvezione).<br /><br />Per quanto riguarda il manometro differenziale, l'acqua sifonata dovrebbe già fungere allo scopo. Basta metterci una scala graduata.markogtshttps://www.blogger.com/profile/16622784386299619143noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-2615184650005819252009-07-01T05:20:54.903+02:002009-07-01T05:20:54.903+02:00Beh ragazzi, ho letto tutto e la faccenda sta dive...Beh ragazzi, ho letto tutto e la faccenda sta diventando coinvolgente perfino per me. :D<br /><br />Purtroppo sono in giro e non posso replicare l'esperimento in prima persona, però permettetemi di scrivere due bischerate...<br /><br />1) La risalita iniziale del liquido descritta da markogts mi ha ricordato subito l'esperienza del grande Evangelista Torricelli (a proposito, se ancora non l'avete preso, non lasciatevi scappare il bel lavoro di Fabio Toscano). <br />La mia lettura del fenomeno è che la colonna d'aria preme sulla superficie del liquido che rimane esposta nel piatto, e l'equilibrio crea una prima compressione del volume sotto il bicchiere. Vi suona sensato ?<br /><br />2) Dal punto di vista logico, mi convince la molteplicità di effetti: dopo la combustione, una parte di O2 (legato in CO2) si scioglie certamente nell'acqua facendo diminuire il volume del complessivo del gas sotto il bicchiere, altra parte si lega all'H e quest'acqua condensa sulle pareti per poi scivolare (più o meno lentamente) nel liquido sottostante. <br />Il maggior contributo al fenomeno appare però dovuto alla legge PV=nRT.<br /><br />Penso che si possa stimare a grandi linee quanto O2 e quanto H ci stanno nel volume del bicchiere a condizioni standard, naturalmente.<br /><br />L'unica cosa che trovo "strana", controintuitiva, è che la contrazione del gas durante il raffreddamento dovrebbe avvenire in un tempo un tantino più lungo, o no ? Certamente ci sono di mezzo l'inerzia e la conducibilità termica dei vari elementi, l'effetto di accelerazione del raffreddamento dato dalla formazione di condensa, il gradiente con le pareti del bicchiere e altro...<br /><br />Però mi rimane qualche curiosità e se potessi sperimentare direttamente proverei a togliermela, certo dopo aver "validato il protocollo" con voialtri:<br /><br />- Cosa succede se si usa un bicchiere più grande, da birra ad esempio ? Tutto dovrebbe essere facilitato lavorando su una scala un tantino maggiore.<br /><br />- Utilizzando olio invece dell'acqua nel piattino, forse poi la quantità di condensa che precipita si evidenzia meglio. <br /><br />- Mi risulta un po' oscuro il riferimento agli ottomila metri... è una battuta inerente la fisica in alta montagna o comunque si riferisce a qualche antefatto noto che io non conosco ? :)<br /><br />- Si riesce realisticamente a misurare qualche parametro del gas sotto il bicchiere prima e durante l'esperimento ? Per esempio, la temperatura e/o l'umidità ? <br />In passato ho usato degli assembly Honeywell con sensori termoigrometrici veloci resi autonomi con pila e trasmissione ottica a LED/IR.<br />Magari Gianni ne ha qualcuno in un cassetto in laboratorio, o riesce ad adattare qualcosa di simile. Sono ragionevolmente veloci nella risposta e chiaramente ideali per non dover bucare i bicchieri del servizio buono della suocera, nevvero, "ché poi le punte di precisione per vetro non si trovano mica così facilmente, costano parecchi soldi, si spezzano, per usarle occorre uno di quegli ottimi e costosissimi trapanini da bricoleur ad elevato regime...": tutte scuse tacitamente accettate nei circoli maschili come implicita ammissione del timor panico di venire banditi dal talamo e da sotto il tetto coniugale a tempo indeterminato in caso di attentato alle chicchere ! ;)<br /><br />- Magari, per fare sul serio, un bel sensorino di pressione differenziale... ?Leibniz Reloadedhttps://www.blogger.com/profile/12807928487773005369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-86920818041179381022009-07-01T04:54:40.333+02:002009-07-01T04:54:40.333+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Leibniz Reloadedhttps://www.blogger.com/profile/12807928487773005369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708572464961555120.post-45469644883882663062009-06-30T23:57:13.274+02:002009-06-30T23:57:13.274+02:00Voilà. Ho rubato una candela decorativa dal soggio...Voilà. Ho rubato una candela decorativa dal soggiorno della suocera. O così, o dovevo andare in chiesa a prendere un cero. <br /><br />Scherzo, Gianni ;-)<br /><br />Allora, ho osservato attentamente il fenomeno che descrivo così:<br />-NON si vede aria uscire in nessun momento se non subito all'inizio quando si pone il bicchiere sul pelo dell'acqua<br />-il livello dell'acqua comincia a salire lentamente fin da subito, ma poi subisce una brusca accelerazione esattamente nel momento (+- 1s) in cui si vede il fumo dello spegnimento dello stoppino<br />- dopo un lungo periodo dallo spegnimento, il bicchiere è appannato e il livello dell'acqua resta più alto, non tende a ritornare al livello iniziale<br />-la ripetibilità popperiana è messa a dura prova se lo stoppino si bagna<br />-la moglie ti guarda curiosa bofonchiando qualcosa sul fondare un club di mogli di debunker<br /><br />Cosa penso: esclusa la vecchia spiegazione dell'ossigeno, concordo con Gianni sullo escludere la CO2. Fosse la CO2, l'aumento del livello non dovrebbe dipendere così radicalmente dalla potenza istantanea della fiamma. Però non concordo sul discorso della temperatura, almeno non come fenomeno unico che governa la cosa. Perché se fosse un problema di temperatura, l'aria intrappolata, dilatandosi, dovrebbe uscire dal recipiente, cosa che non ho osservato. In altre parole, se a fine esperimento ho le stesse moli di gas che avevo all'inizio e alla stessa temperatura, il livello dovrebbe tendere a tornare quello iniziale, ma così non è.<br /><br />Io propendo invece per l'altra cosa che ho scartato un paio di post fa: l'idrogeno. Abbiamo che ogni mole di ossigeno che si combina con l'idrogeno della candela si trasforma in DUE moli di vapore. Però appunto vapore, non gas. Le pareti fredde del bicchiere condensano subito il vapore generato (ricorda qualcosa?) che infatti si appanna. Alla fine, l'umidità contenuta nel volumetto d'aria è minima, il grosso dell'umidità condensa in liquido, e non partecipa più al volume gassoso. Ecco dunque che la quota di ossigeno che si combina con l'idrogeno se ne va fuori dal bilancio pv=nrt, n cala e l'acqua sale.<br /><br />La controprova consisterebbe nel bruciare del carbonio puro. Domani, galileianamente, chiederò a mia moglie se dona un paio di diamanti per la scienza. <br /><br />Buonanotte...<br /><br />PS ovviamente, la condensa del vapore avviene solo a 8000 metri ;-)markogtshttps://www.blogger.com/profile/16622784386299619143noreply@blogger.com