mercoledì 4 maggio 2011

Elettronica di una volta

Al lavoro abbiamo fatto pulizia, e in un vecchio armadio ho trovato un po' di valvole termoioniche. Quando ho cominciato a studiare elettronica le valvole erano comuni, in particolare per applicazioni di potenza ad alta frequenza, ma anche nei televisori (avevamo un vecchio Allocchio Bacchini, con circa 15 valvole, e una radio/giradischi a 5 valvole), negli stereo, e in tanti altri strumenti(1).


La mia vecchia e gloriosa 6146W. Un pentodo a fascio con 60W di potenza, anodica a 600 volt, in grado di arrivare a 200 MHz.

In particolare mi sono commosso rivedendo una 6146W, un finale di potenza usatissimo dai radioamatori, regalatomi dal padre di un mio compagno di classe. Ho acceso il filamento e vedere la luce rossastra del catodo mi ha riportato indietro di 35 anni. E poi tante sigle che mi erano familiari: ECC81, EL84, più altre che ora stan tornando di moda tra gli audiofili, come la KT88.

Una 6J6 (equivalente all'europea ECC91), un doppio triodo con il catodo in comune. Il catodo è quello incandescente, ai lati ci sono le due griglie e i due anodi (neri). Di fianco, spenta, una Philips Miniwatt EC86.

Mi è immediatamente venuta voglia di rispolverare tutto, magari aggiungendo un po' di tecnologia odierna tipo un alimentatore switching, per farmi un bel amplificatore audio valvolare, ma ho subito desistito guardando i costi. Solo l'equipaggiamento di valvole per un piccolo finale stereo costa 300 euro, a cui occorre aggiungere trasformatori avvolti ad hoc, insomma 600 euro(2) li spenderei tutti. E non ho né i soldi né il tempo per dedicarmici. Quindi il tutti rimane in qualche sogno nostalgico, che fa sentire l'età che hai.

Ma il colpo di grazia sul sentire l'età mi è arrivato con una mail pubblicitaria di una ditta di preamplificatori per strumentazione (roba che uso per lavoro). Reclamizzavano la loro nuova linea di circuiti integrati per segnali ad "alta tensione". Che non erano i 600 volt del pentodo qui sopra. Oggi, in un mondo in cui i microprocessori vengono alimentati a 0,8 volt, e le tensioni più alte che trovi in un circuito sono 3,3 volt, alta tensione significa 10 volt.

Note:
(1) Mi ha colpito anche il costo di queste valvole. Una radio costava (e costerebbe a rifarla) 2-300 euro odierni, una bella frazione dello stipendio. Un oggetto come la radio di mio padre costava circa uno stipendio medio, ad occhio.
(2) Lo so, sono solo il 10% di quanto mi passa mensilmente l'Ordine di Malta per la mia collaborazione al loro diabolico piano per dominare il mondo. Ma loro sono molto in arretrato con i pagamenti. (per chi non capisce la battuta, sono bersaglio di una banda di sciroccati che crede che il Vaticano, la CIA e il CICAP siano in combutta per avvelenare la popolazione mondiale)