domenica 6 settembre 2009

Il cielo su firenze e gli asini volanti

Oggi a Firenze c'era un cielo azzurro limpido da far paura. E nel cielo neppure una scia. A dire il vero anche ieri era azzurro mica male, ma qualche breve scia persistente ogni tanto si vedeva.

Ma gli aerei dove erano finiti? Be', tutti lì, bastava cercarli. Ne ho contati una decina, in poco più di 20 minuti, prima di stufarmi. Quello qui accanto era un puntino ad occhio nudo (quindi difficilissimo da mettere a fuoco), circa 42 km ad est di Firenze. Le ali sono invisibili per la distanza, e come si vede è bianco, senza contrassegni né finestrini.

Mentre lo fotografavo l'occhio mi è caduto su un altro oggetto che si muoveva velocemente nel cielo. Non poteva essere un aereo, gli aerei non sono fatti a "U", rovesciata e non si muovono in quel modo. Con lo zoom al massimo ho risolto l'arcano, era un asino volante. O più probabilente un cane volante.

martedì 1 settembre 2009

Metodo scentifico

Post aggiornato dopo un paio di "uscite" di Tankerenemy

Per evitare di ripetere sempre le stesse cose, rimando ai siti che spiegano un po' la storia-tormentone delle scie chimiche. Quindi per favore, portatemi prove, od obiezioni nuove, non cose a cui ho già risposto.
  • Innanzitutto la nonciclopedia, che nonostante i migliori sforzi dei nonciclopedisti non riesce ad essere altrettanto demenziale della teoria originale, e quindi è un'ottimo e serio sito di debunking.
  • La pagina di MD80, sito di piloti ed esperti di aeronautica dovrebbe essere sufficientemente autorevole. Ma si sa che sono tutti pagati per rilasciare queste scie.
  • La FAQ del CICAP. Elenco di risposte alle domande tipiche sulle scie
  • Intervento del meteorologo Per Luigi Randi, ad una congresso di meteorologia. Ma già, i meteorologi son tutti parte del complotto (pure loro).

Dopo un paio d'anni che mi occupo della bufala delle scie chimiche, provo a fare un po' il punto.

Innanzitutto il panorama di chi crede a questo complotto è estremamente variegato. Si va da chi pensa ci sia qualcosa di strano nelle scie, magari legandolo alle preoccupanti affermazioni di affermati scienziati (uno tra tutti Lomborg, l'ambientalista scettico) sui metodi per contrastare l'effetto serra, a chi afferma si tratti di un metodo escogitato dai governi, in combutta con gli astronomi, per evitare di far scorgere alla gente il pianeta Nibiru in avvicinamento. E a chi sparge pezzi di plastica per i campi per dissolverle. Fattore non trascurabile, c'è chi ci fa i soldi, vendendo riviste, libri, DVD.

Quindi è difficile fare di tutta l'erba un fascio. È un culto con sottoculti, guerre interne di religione, accuse di eresia, ecc. E siccome so benissimo che non posso escludere che qualche scia sia chimica, se qualcuno vuol seriamente cercare delle anomalie, senza bersi il cervello, faccia pure.

Il punto di partenza, ovviamente, è stabilire se le scie bianche che si vedono in cielo abbiano qualcosa di anomalo. Se la risposta è NO, in teoria si dovrebbe chiudere la questione. Ma non è così semplice, il discorso si sposta subito sul "puoi dimostrare che non ci mettono dentro niente di tossico?" (puoi dimostrare che non mettono niente di tossico nel 90% delle scie che non si vedono? O nell'acqua dell'acquedotto?)"Ma comunque gli aerei inquinano" (bella forza, e le auto no?). Quello che sembra emergere è che ad almeno alcune di queste persone le scie fanno comunque paura perché si vedono. Vorrebbero non vederle, punto.

Ma torniamo al dunque. Cosa fa pensare che queste scie siano anomale?
1) Non si dovrebbero proprio formare, o se si formano dovrebbero essere corte, evanescenti, non rimanere in cielo per ore
2) Sono tante, troppe, si intersecano nel cielo. Non è possibile ci siano tanti aerei, o tante rotte, nel fazzoletto di cielo sopra la nostra testa
3) Una volta non si vedevano
4) Gli aerei sono troppo bassi (con varie prove del cumulo, del telemetro, del filmato o del fatto che l'aereo si sente o si vede)
5) Gli aerei sono strani: bianche, senza insegne, senza finestrini... Sicuramente militari.

Non sto a ribattere a queste affermazioni, cosa già fatta altrove. Ma è interessante vedere come contro-ribattono i sostenitori del complotto. Per concisione userò i termini sciachimisti e sciacondensisti per indicare rispettivamente chi ritiene che le scie siano composte da sostanze chimiche imprecisate o dalla condensa di vapor d'acqua.

1) Gli sciachimisti sostengono che le condizioni per la formazione di scie di condensa non persistenti siano temperature sotto i 40 gradi sottozero, e umidità sopra il 70%. Le scie di condensa persistenti per loro non esistono. Le condizioni per la formazione di scie sono però ben note, e non sono quelle. I conti, inizialmente fatti da Appleman nel 1953, dicono che le scie si formano anche a umidità relativa nulla. Non sono conti semplici, ma ormai esistono programmi di computer che ti dicono, date le condizioni atmosferiche, se si possono formare e se saranno persistenti.

Gli sciachimisti prima ignorano. Affermano che i conti (quelli sbagliati) sono semplici, e le scie non si formano quasi mai Poi affermano che i conti di Appleman non valgono per i nuovi motori turbofan. Le considerazioni, pur fatte da un fisico, sono qualitative, ad occhio. I conti di Appleman non vengono rifatti, ma se ne citano le premesse come se fossero motivi sufficienti ad invalidarne le conclusioni (lo so, è contorto). Gli sciacondensisti dicono che gli aggiustamenti sono stati fatti, e, conti alla mano, con i turbofan le scie si formano di più. Ma no, non è possibile, come succede che un motore più efficiente produca scarichi più freddi? Qualcuno spiega ad un fisico che vale ancora il principio di conservazione dell'energia, se sfrutti il calore per spingere l'aereo alla fine te ne resta di meno?

Non esiste nessuna confutazione degli studi che mostrano come per il 15% del tempo l'aereo viaggia in condizioni atmosferiche in cui la scia non può dissolversi. Per loro le scie persistenti non possono esistere, punto.

Comunque oramai non serve neppure invocare caratteristiche strane. Tutte le scie, corte o lunghe, sono chimiche, e se non c'è la scia vuol dire che han sviluppato metodi di irrorazione che non le fan vedere.

2) Se guardiamo i documenti degli stessi sciachimisti, troviamo i dati di traffico aereo. In Italia viaggiano circa 4720 aerei il giorno (nel 2007). Il traffico sul mondo e sull'europa è ben documentato da questi video. Con pochi semplici conti si vede che in media sopra le nostre teste viaggia qualche centinaio di aereo al giorno, uno ogni pochi minuti. Dovremmo vedere un aereo in cielo praticamente sempre. Ma distinguere un puntino azzurrato contro il cielo azzurro è difficilissimo, spesso anche con le scie ad indicarceli l'aereo è così poco visibile che qualche sciachimista ha ipotizzato l'uso di aerei invisibili per spargerle. Qualcuno si accorge che i voli ci sono anche di notte (ma chi l'avrebbe mai sospettato).

Un aereo si vede abbastanza alto sull'orizzonte fino ad almeno 50 km di distanza, e in quest'area si trovano praticamente sempre diversi incroci. Per convincerne basta guardare il panorama da un aereo, non è difficile, sorvolando il Tirreno, vedere chiaramente sia la costa sarda che quella del continente. Fa quindi semplicemente sorridere l'affermazione che non esistano aerovie sopra Oristano, accanto ad una mappa che ne mostra due (UM731 e UM732) a 20 km. Poco dopo una foto in cui si vedono numerose scie dirette proprio lungo quelle aerovie. Qualche scia vecchia, probabilmente trasportata dal vento, è anche sopra la città, ma quelle fresche sono, guarda caso, esattamente sopra le due aerovie indicate.

3) In effetti una volta era più difficile vederne. Ma c'erano, eccome, persistenti e no. Dopo i primi tentativi di negare la cosa (si chiede di fornire foto, foto satellitari, filmati, e ne arriva una valanga) si passa a sostenere si tratti di falsi. Passi per le singole foto, dichiarate di volta in volta fotomontaggi, disegni, o semplicemente foto retrodatate. Ma gli sciacondensisti avrebbero sostituito nottetempo interi capitoli su tutte le copie esistenti di vecchi libri. Una riscrittura orwelliana della storia, insomma. Quando la cosa è diventata semplicemente grottesca, arriva la nuova versione. Le scie chimiche venivano sparse già dagli anni '50, forse anche prima.

4) Il tormentone della quota. Non è difficile misurare la quota di un aereo, e diverse persone si sono messe a farlo sistematicamente. Il risultato, puro e semplice, è che tutti gli aerei con scia sono a quote comprese tra 8 e 13 km.
Per smentire questo, si arriva a produrre dei deliberato falsi, sovrapponendo a vecchi filmati di aerei in quota con scia delle scritte fotoshoppate del display di un telemetro. Ci si ostina ad usare filmati in cui si vede una scia dietro a cumuli o ad altre nuvole, sostenendo siano davanti. O si mostra foto di aerei "a quota ridicola, max. 2000 metri", quando dai dati EXIF dell'immagine si ricava una distanza di 14 km.

Se poi si fa notare che un aereo a 12 km si vede benissimo la cosa viene semplicemente ridicolizzata. Non è possibile, chi lo afferma è in malafede.

5) Aerei civili o militari? È stato il primo punto a saltare. Basta un buon teleobiettivo e si identificano facilmente gli aerei con scie. Che guarda caso sono quasi sempre civili, di normalissime compagnie di bandiera, con poca fatica si recupera pure il numero del volo. Be', significa solo che tutte le compagnie aeree sono coinvolte, no?

In conclusione. Diversi punti sono stati smontati, e la cosa è stata in parte accettata dagli sciachimisti (che comunque continuano a ripeterli e a farli inserire nelle interrogazioni parlamentari o nelle delibere comunali). Poco male, vuol solo dire che il complotto è più grosso. In breve:
sciachimista: le prove che sono chimiche è che una volta non c'erano
sciacondensita: una volta c'erano, guarda qui
sciachimista: allora anche quelle erano scie chimiche

Gli altri punti vengono o ignorati, o se affrontati la cosa viene fatta in modo molto qualitativo. Le scie non si possono formare perché lo dice la fisica, è impossibile, gli scarichi sono troppo caldi. Ci sono troppo poche aerovie. Gli aerei sono troppo piccoli per essere visti.

È la mancanza di cultura scientifica che fa le sue vittime, e quel che sconcerta è che lo fa pure tra laureati in fisica con 110/110. Gli sciacondesisti si nasconderebbero dietro ai loro conti, ma gli sciachimisti, con il buon senso, non hanno bisogno di farne, tanto la gente comune i conti non li sa fare, e quindi non sa neppure confrontare le dimensioni apparenti di un jumbo jet a 12 km e di un semaforo a 100 metri. Figurarsi decidere se una scia possa essere o meno persistente.

Vorrei sapere se queste persone ragionino così anche con i loro conti in banca.
"Guardi, lei ha il conto in rosso"
"Impossibile, ho 1600 euro di stipendio al mese è ovvio che non posso spendere tutto"
"Questo è l'estratto conto, faccia lei le somme"
"Lei si vuol nascondere dietro ai suoi calcoli, è chiaro che mi vuole imbrogliare. E poi fino al 2002 non ero in rosso. Evidentemente da allora avete cominciato a fregarmi i soldi"
"Vuol per caso contestare qualche spesa? Cosa esattamente non torna secondo lei?"
"In questo documento dell'ISTAT si dice chiaramente che uno con 1600 euro che vive da solo arriva facilmente a fine mese"
"Sì ma guardiamo il suo conto"
"Basta, lei afferma che quelli dell'ISTAT dicono il falso, è chiaramente in malafede! Mi appello al buon senso del signor Rossi qui presente! Vero, signor Rossi, che non è possibile che io sia in rosso?"
(signor Rossi) "Be' se lo dice lei che ha studiato da geometra..."
"Il signor Rossi è una bravissima persona, ma ha la terza elementare. Non è capace di fare i conti necessari"
"Proprio per quello, il suo buon senso avrà la meglio sui vostri astrusi calcoli volti solo a confondere le idee della gente perbene! Vi smaschererò tutti sul mio blog, con nomi, cognomi, indirizzi e indirizzi dei familiari!"
"Le faccio presente che facendo così incorrerebbe nel reato di diffamazione. Se ci mette anche dati sensibili, pure in quello di violazione della privacy"
"Ogni azione legale intentata contro me o il mio blog sarà considerata come un evidente tentativo di censura della verità"