sabato 29 agosto 2009

Tempeste solari

Da qualche tempo circola in rete, anche su siti "ufficiali", la previsione di tremende tempeste solari per il 2012. A riguardo una ricerca su Google ritorna circa 14.400 siti solo in italiano. Il tutto si sposa bene con i miti apocalittici sulla fine del calendario Maya, sul pianetone Nibiru, per cui la cosa viene amplificata anche in siti meno seri.

In effetti una tempesta solare è una cosa seria. Semplificando all'osso, sulla superficie del Sole, in certe condizioni, si verificano enormi esplosioni che scagliano nello spazio materia ionizzata ad altissima velocità. Dopo un paio di giorni queste particelle cariche arrivano sulla Terra, e provocano aurore boreali, disturbi alle comunicazioni, fan saltare linee elettriche (soprattutto alle alte latitudini) e in particolare possono danneggiare seriamente le apparecchiature elettroniche dei satelliti artificiali, non protetti dall'atmosfera. Pertanto l'attività del Sole viene costantemente seguita, e i satelliti artificiali vengono messi in configurazioni più sicure, o spenti, quando è prevista una tempesta. L'intensità e la frequenza delle tempeste segue il ciclo di attività del Sole, che ha un periodo di 11 anni. L'ultimo massimo è avvenuto nel 2001, per cui il prossimo è previsto, appunto, per il 2012.

Finora i danni dovuti a queste tempeste non sono stati particolarmente gravi. Ma uno studio della NASA ha esaminato cosa succederebbe se si ripetessero eventi come quello successo nel 1859, e ha visto che soprattutto la rete elettrica è vulnerabile. Un grosso elettrodotto forma una gigantesca spira con il terreno, e può raccogliere le deboli variazioni di campo magnetico prodotte dalla tempesta. La corrente elettrica così prodotta è in grado di fondere un trasformatore di potenza, provocando un black-out difficile da ripristinare. Se gli effetti della tempesta si estendessero a latitudini temperate, in centro-sud Europa o negli USA, i potenziali danni sarebbero immaginabili. Quindi, concludendo, sarebbe il caso di prendere precauzioni, che esistono, in Norvegia mica gli salta tutto ad ogni aurora boreale.

Bene, e che c'entra il 2012? Nessuno ha detto, da nessuna parte, che il prossimo massimo sarà diverso dal precedente, e nel 2001 non è finito il mondo. Ad onor del vero, due astronomi avevano previsto, nel 2006, un ciclo solare particolarmente intenso. Ma già nel 2008 era chiaro che non sarebbe stato così.

Probabilmente tutto è nato dal comunicato stampa con cui la Nasa ha diffuso la notizia, in cui si dice che:
- gli effetti di una tempesta magnetica sarebbero potenzialmente disastrosi
- la frequenza delle tempeste segue il ciclo solare
- il prossimo massimo è previsto per il 2012

Errore di comunicazione, per uno scienziato è ovvio che le tre affermazioni sono indipendenti, al più gli autori vogliono far capire che non sarebbe una cattiva idea quella di installare, in questi tre anni, qualche sistema di protezione sui grossi elettrodotti. Ma per una persona comune il fatto che le mettano insieme significa che gli eventi descritti al primo punto avverranno sicuramente nel 2012. A poco valgono le smentite, ad es. qui, in rete con Google non si trova nulla.

La cosa mi è tornata in mente leggendo, sulla pagina scientifica del sito di Repubblica, la notizia riguardo il ritardo del ciclo solare. Sì, perché questo ciclo appare particolarmente fiacco, il Sole è spesso senza macchie, niente tempeste. E subito si passa al catastrofismo opposto. Il Sole, quando l'attività è ridotta, emette un pochino meno luce, e gli effetti del periodo più famoso senza macchie solari, il cosiddetto minimo di Maunder, tra il 1645 e il 1715, furono probabilmente la piccola era glaciale (non medioevale, fatto confusione con l'optimum climatico), con temperature globali di 0,6 gradi sotto la media. Sufficienti a far ghiacciare l'Arno in inverno. Ma non tutti i giornalisti sono uguali, un articolo di Bianucci, pur paventando questa possibilità. è già mooolto più realistico.

Sono cose come queste che fan pensare alla gente un po' più attenta che gli scienziati siano una manica di contapalle, o quantomeno superficiali. Solo 6 mesi fa ci prospettavano la fine del mondo per un'attività solare esagerata, oggi si lamentano di assenza di attività solare. Ieri ci rompevano con il riscaldamento globale, oggi prospettano un'era glaciale. Del resto l'era glaciale la prospettavano anche negli anni '50, no?

Vagli a spiegare che (quasi) nessuno ha previsto attività solare esagerata. Che negli anni '50 la maggior parte degli scienziati era convinta che le emissioni in atmosfera provocassero aumenti di temperatura, e che ci si meravigliava che questi si fossero arrestati (si scoprì dopo che questo era dovuto all'effetto dei particolati da inquinamento), solo una piccola minoranza attribuiva la cosa ad una imminente era glaciale. E che anche la variazione di attività solare in atto è stata discussa dagli studiosi del clima, e l'idea corrente è che questa possa, se continua, arrestare per qualche anno il riscaldamento, non rovesciarlo.

Insomma, queste notizie, prese da sole, sono solo rumore, tasselli isolati che vengono ingranditi fino a coprire tutto il puzzle, ogni volta di una tinta diversa. Comunque preferibilmente una tinta fosca.

(Ringrazio Maria Heibel e Claudio Della Volpe per il prezioso lavoro di ricerca in rete)

20 commenti:

markogts ha detto...

Resta inteso che se arriva il minimo di Maunder II - la vendetta, tutti con il SUV, ok? Pensa, salvare il mondo scorrazzando sull'Arno ghiacciato con un 4x4 V8... :-)

PS ma perché "medievale" se il medioevo è finito nel 1492?

Gianni Comoretto ha detto...

Ops, fatto confusione con l'optimum climatico medievale.

Dal global warming non ci salva neppure un nuovo minimo di Maunders, con -0,6 gradi si torna agli anni '50. E poi si risale, molto velocemente.

il reverendostone ha detto...

ciao gianni, ho visto che sul blog di angioni mi hai fatto una domanda, ma non riesco più a postare con openID sul suo blog.
siccome sei una persona civile, desideravo cmq risponderti:
sul tema 2012/precessione degli equinozi ti consiglio di lasciar perdere la rete e di provare a leggere qualche libro.
purtroppo ora sono al lavoro e non ho i miei libri a portata, ma potrei intanto consigliarti una interessante pubblicazione divulgativa, scritta cmq da una geologa/esobiologa (non cospirazionista), dal titolo
"i maya e il 2012". lei è sabrina mugnos e la casa editrice dovrebbe essere macroedizioni.
appena ho il tempo magari ti posto qualche altro titolo.

buone cose.

Rev.Stone

mastrocigliegia ha detto...

Sul 2012 segnalo la trasmissione "millevoci" di alcuni mesi fa della Radio Svizzera Italiana, che era distribuita in mp3 dal podcast della trasmissione.
Il buon Sblendorio, con i suoi potenti mezzi, ne ha fatta copia all'indirizzo http://snurl.com/ri166
(spero che non ci siano problemi di copyright. Se ci fossero si può cancellare questo post e l'indirizzo al quale è accessibile il file).

Nel colloquio ci sono alcuni interessanti interventi del prof. Antonio Aimi, che tra l'altro può essere gloogato sull'argomento Maya/2012

saluti

mc

Hanmar ha detto...

Guarda, rev, mi spiace parlare male di una collega, ma dopo aver dato una scorsa ad alcuni suoi articoli, mi sento di dire che la signora pecca parecchio di preparazione.

Sostenere, come ha scritto in un suo articolo sull'Egitto (LINK) che gli antichi costruttori delle piramidi non conoscevano l'uso della ruota e' da perfetti ignoranti in materia.

Per carita' di "ordine" tralascio di commentare il resto dell'articolo.

Saluti
Michele

Straniero ha detto...

Eh eh eh...

Un'altra furbastra.

Qualcuno per favore le dica che Le Scienze, Lancet, Nature sono "riviste prestigiose".

Con tutto il rispetto, Newton non credo possa venir annoverata tra quelle.

il reverendo stone ha detto...

immaginavo commenti del genere. sicchè la geologa mugnos, solo perchè palesa pareri diversi dal mainstream su dati argomenti, deve essere aprioristicamente considerata una "furbastra" dove non una che "pecca di preparzione"?

sicchè non serve nemmeno prendersi la briga di leggere il suo libro, poichè il soggetto è già da voi squalificato in quanto non allineato con certi (presunti) dogmi? e dire che le lauree se l'è prese all'università come gli altri...
è un ben strano paradigma il vostro...uno strano modo di procedere che non riesco davvero a comprendere e che, per estensione, finisce coll'essere antievolutivo, il che è un bel paradosso, scientificamente parlando.
e cmq, nel libro al mugnos evidenzia che gli atzechi (come altri popoli precolombiani) conoscessero ed utilizzassero la ruota, portando anche un esempio fotografico concreto: un giocattolo con le ruote! e pensare che la scienza ufficiale dichiara prprio l'opposto, ossia che i popoli sudamericani non conoscessero la ruota.
singolare, no?

Gianni Comoretto ha detto...

Provo a rispondere solo sul giocattolo Maya con le ruote, visto che è il solo argomento su cui so qualcosa (ancora il libro non l'ho neppure visto).

Si può affermare sia che i popoli precolombiani (quali?) conoscessero la ruota che il contrario. Una buona discussione sulla cosa è riportata nel famoso "Armi, acciaio e malattie" di Diamond. Sicuro, alcune popolazioni conoscevano la ruota, ma non arrivarono mai neppure a costruire una carriola. Si limitarono sempre a giocattoli, od oggetti poco funzionali, non sti per scopi "veri". Non è facile capire perché, ho sentito molte tesi differenti a riguardo. La ruota era conosciuta in poche aree troppo piccole, e la circolazione culturale in America Latina non era molto veloce, in quanto le differenze di clima di un continente orientato verso nord-sud sono barriere naturali alla circolazione di persone e tecnologie.
La ruota senza strade serve a poco, e non c'era la tecnologia delle strade, o la geografia non consentiva strade carrozzabili. Gli Inca trasportavano le cose con slitte, e avrebbero potuto usufruire delle ruote, ma erano troppo lontani dai Maya. Il problema tecnologico delle ruote è il mozzo, e non era stato risolto (mentre i mozzi inventati dai galli erano di una finezza tecnologica unica).

Ma in definitiva non esistono usi efficaci delle ruote in America Latina, anche se non si può dire che non ci fossero.

il reverendo stone ha detto...

gianni, non sono molto daccordo perchè il non-utilizzo della ruota ad uso trasporti non spiega invero le centinaia di chilometri di strade lastricate (quindi carrozzabili) che crearono i maya (le stesse strade che gli assassini di pizzarro usarono per insinuarsi nel cuore del centro america senza fatica).
cmq, disquisizioni più o meno interessanti (e legittime) sull'uso o meno della ruota presso il mondo antico, resta il fatto che un pò troppe "creazioni" e "conoscenze" di quei tempi non si spiegano con la nostra attuale conoscenza.
rimane un mistero ad esempio, per tornare in argomento 2012, come conoscessero fenomeni davvero estensivi come la precessione degli equinozi (che noi abbiamo concretizzato solo il secolo scorso), arrivado a calendariare avvenimenti astrologici con margini d'errore clamorosamente ridotti...in altre parole, trovo un pò presuntuoso e pretestuoso, da parte di noi uomini "moderni", stabilire le reale conoscenze di una società che noi stessi abbiamo letteralmente cancellato dala faccia della terra.
e parlo sia fisicamente che culturalmente.
personalmente, e concludo, faccio fatica ad immaginare un popolo così complesso che utilizzasse la ruota solo per far giocare i propri figli.
poi, per carità, resta un parere.

cmq ho proposto quell libro solo ed esclusivamente per evitare un autore che venga immediatamente da voi percepito o riconociuto come "cospirazionista" (quindi fuffaro sine die), tipo un icke, un joseph o un marchi o, peggio, che utilizzi un linguaggio troppo spirituale e sciamanico come l'ottimo drunvalo melchizedek.
tornando alla mugnos, si tratta cmq di una scienziata che utilizza i termini propri della scienza a voi cari per spiegare le speculazioni sul 2012.
in particolare i temi richiesti da te.
tra l'altro non si schiera ne pro ne contro.

sta bene!
R:S:

Anonimo ha detto...

Il libro citato della Mugnos è fuori catalogo, vedrò se lo trovo a giro. Ma l'articolo di Newton sul "pianeta X", anche se non propriamente cialtrone, lascia parecchio a desiderare.

L'interpretazione del sigillo sumero di Nibiru è stata ampiamente sbufalata, e riproporla è decisamente poco serio. Non esistono motivi per interpretare undici palle come i pianeti del sistema solare.

La teoria della formazione de sistema solare è abbastanza consolidata, non è "una delle ipotesi", e si sa che la fascia di asteroidi è dovuta alle perturbazioni gravitazionali di Giove, che hanno impedito la formazione di corpi di una certa dimensione in quella regione.

Ho già incontrato l'oggetto misterioso visto da IRAS. Si tratta di una galassia, estremamente luminosa nell'infrarosso (magnitudine -5, come Venere) ma quasi invisibile alle lunghezze d'onda ottiche. L'articolo di Houck ipotizzava potesse essere un pianeta, ma osservazioni successive hanno stabilito di che si tratta. E nel 2004 lo si sapeva benissimo....

Il mistero del rallentamento delle sonde Pioneer non è stato risolto. Ma non ho mai sentito l'ipotesi sia dovuto ad un megapianeta. E non mi torna, l'effetto dovrebbe essere su TUTTE le sonde interplanetarie, rivolto sempre nella stessa direzione. Ormai sapremmo esattamente dove si trova, questo pianeta.

Mi spiace, ma non ci siamo. Il resto è un discreto articolo divulgativo, su "Newton" mi aspetto anche ammiccamenti a Sitchin, ma passare per misteri ipotesi di lavoro vecchie di 15 anni e poi smentite è davvero poco serio.

Gianni Comoretto ha detto...

(non capisco perché mi ha identificato come "anonimo", il post precedente è pure mio)

La precessione degli equinozi era nota ad Ipparco di Samo, nel 130 AC. Ci sono indicazioni che la cosa fosse stata notata anche da egizi e babilonesi, anche se non abbiamo documenti che lo comprovino.

Non vedo quindi niente di strano (solo ammirazione) se i Maya ne erano a conoscenza.

Sulla ruota. Non è per niente facile costruire una ruota funzionante. Il mozzo deve reggere un'usura e sforzi assiali. La ruota singola deve essere composta di più assi di legno, che però non devono aprirsi con sforzi a 45 gradi.

E cose per noi ovvie, come la carriola, non sono state scoperte che in un luogo (la Cina) e poi esportate da lì. Senza assi di comunicazione questo non succede.

Riguardo alle idee e a chi le porta avanti. Io di solito provo a giudicare sulle cose che conosco bene, e vedo se lì viene applicato un minimo di rigore delle fonti, e dei ragionamenti. Vedrò cosa dice del 2012.

il reverendo stone ha detto...

gianni, la cultura mesoamericana è stata violentata da orde di "barbari" europei e poi accuratamente cancellata da sediziosi missionari cristiani. questo è un fatto.
come possiamo disquisire sine pro di una cultura (peraltro durata 1000 anni, mica pizza e fichi) che è stata letteralmente cancellata dai religiosi?
ricordo, mi pare, un tal padre cortès che bruciò, in nome di dio of course, una quantità folle di documenti e calendari maya...poi ci chiediamo perchè non ci sono prove della loro superiorità culturale...
certo le prove documentali non ci sono più...ma restano prove ben più "solide" incredibili costruzioni costruite con una tecnica ed una maestria ad oggi irreplicabile. massi grandi come corriere trasportati per centianai di km nel cuore della fitta foresta pluviale o su picchi montani pazzeschi...non vorrete davvero anche qui perpetuare la favoletta degli schiavi con le corde che si accetta acriticamente per l'antico egitto vero?
per quanto concerne i mozzi, che tu ravvedi come dettaglio insormontabile (ma i miei ricordi di meccanica, seppur solo quelli dell'i.t.i.s., non mi fanno essere dello stesso avviso), ti ricordo che i giocattoli di cui poco sopra hanno ruote perfettamente giranti montate e fissate su mozzi, il che implica una conoscenza del sistema mozzo/ruota.
infine il libro in questione lo puoi trovare qui:
http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__i-maya-e-il-2012.php
(perdonami la pubblicità involontaria)
ciao,
R:S:

Terenzio il Troll ha detto...

Ciao REv. Stone, scusa se mi intrometto nella tua discussione con Gianni.

Non ho letto il libro che citi, quindi non posso entrare nel merito.
Mi limito ad un particolare secondario del tuo ultimo intervento.

Hai mai avuto l'occasione di visitare il mausoleo di Teodorico, a Ravenna?
Se no, alla prima occasione fallo perche' secondo me, per una persona con i tuoi interessi, e' un monumento interessantissimo.

Nella fattispecie, cosa c'entra ora?
Il tetto della costruzione e' costituito da un'unica pietra sagomata, del peso di qualcosa come 300 tonnellate, posata ad una altezza di una dozzina di metri dal suolo.

Direi che puo' tranquillamente stare alla pari (se non superare) le meraviglie architettoniche centramericane, ma anche quelle africane ed asiatiche.

E quindi?

E quindi nessuno mai si e' sognato di invocare una superiorita' culururale dei Bizantini e dei Goti in campo tecnico rispetto alle conoscenze moderne.
Come ci sia arrivata li' quella pietra, e come sia stata lavorata, lo sappiamo perfettamente dalle fonti storiche.
Sappiamo perfino quanto e' costato il trasporto dall'Istria!

Di sicuro si sonoperse parecchie conoscenze da allora: tu parli giustamente di perizia e maestria oggi non replicabile.
Oggi nessuno saprebbe come manovrare un paranco "a ruota di criceto" come quello che usavano i Romani.
O come sagomare i tagli per un'olivella (giunto Smith? Architetti, aiuto!) in un blocco di marmo senza usare scalpelli in ferro e senza spaccarlo.

Eppure, chi si sognerebbe di sostenere una superiorita' culturale di quegli strumenti sulle gru elettriche e sulle frese al carborundum?

il reverendostone ha detto...

terenzio, infatti quando parlo di "superiorità" non mi riferisco in termini assoluti "noi" e "loro"...paragone peraltro privo di qualsivoglia utilità, mi riferisco semmai a quanto "noi" -crediamo- di "loro".
in altre parole, smettiamo di parlare di popoli primitivi tout court, perchè un esame meno superficiale rivela invero l'esatto contrario.
e cmq su un punto almeno la loro tecnologia era migliore della nostra: l'impatto ambientale :)

non consoco ahimè il mausoleo che citi, mi ripormetto di approfondire, ciò non toglie che il tipo di lavoro fatto non può essere assimilabile alle piramidi e al trascinare per centinaia di chilometri nella sabbia centinaia di tonnellate di granito "a trazione umana"...a dire il vero la scienza e l'egittologia non ha mai veramente risolto questo problema con una teoria davvero soddisfacente...
per non parlare poi di posti assurdi come macchu picchu, che oltretutto, oltre ai consueti problemi di logistica, pone anche terribili quesiti sul metodo architettonico completamente antitetico al nostro (mi riferiscio alle mura di pietre intagliate "a puzzle").
saluti.
R:S:

Gianni Comoretto ha detto...

Concordo con il rev.Stone sull'ultimo punto. Probabilmente saremo ricordati dagli storici del 3000 dC come i fessi che han fatto fuori una risorsa preziosissima come gli idrocarburi in soli 200 anni. E più piombo, mercurio, ecc. di tutto il resto della storia della metallurgia.

E pensare ai Maya come un popolo "arretrato" è provincialismo storico. Ma probabilmente anche pensare che per constatare la precessione degli equinozi dovessero avere accesso a chissà quali conoscenze.

mattia ha detto...

Un grosso elettrodotto forma una gigantesca spira con il terreno, e può raccogliere le deboli variazioni di campo magnetico prodotte dalla tempesta.


cosa intendi per "deboli"?

Gianni Comoretto ha detto...

Dell'ordine del centinaio di nanotesla, al massimo dell'attività solare e a latitudini medie. Non so a quanto possano arrivare in un ciclo solare estremo.

Comunque un elettrodotto e' una bella spira, qualche milione di mq di area tra la linea elettrica e il terreno.

Nikolà Tesla ha detto...

Volevo solo far notare che glaciazione e surriscaldamento globale, non devono necessariamente suscitare o rappresentare due ideologie differenti... infatti se il surriscaldamento globale dovesse farsi così gravoso da provocare lo scioglimento della calotta polare artica, si avrebbe un'abbondante immissione di acqua dolce negli oceani artici, questo comporterebbe sicuramente una variazione di densità delle acque oceaniche e con nozioni basilari di fisica sappiamo che due liquidi di densità differente, hanno velocità di flusso differenti con spinte cinetiche e gravitazionali uguali e costanti. Questo potrebbe far sì che la famosa corrente artica non cessi di funzionare ma rallenti la sua corsa e inizi a scorrere più in profondità non collidendo più con la corrente del golfo nordequatoriale che invece è una corrente calda e superficiale questo potrebbe far si che le correnti oceaniche inizino a non slittare più le une sulle altre, quantomeno non nello stesso modo in cui lo fanno ora e potrebbero quindi inziare, ad essere correnti più profonde e leggermente più fredde... ora sapendo che le correnti oceaniche se prese singolarmente non possono esistere poichè sono un complesso di enormi pompe idriche che si scambiano acqua calda e fredda e mitigano il clima sappiamo anche che una variazione di soli due o tre gradi Celsius nella corrente del golfo o in qualsiasi altra corrente oceanica potrebbe anche compromettere l'intero sistema di correnti oceaniche a livello mondiale e stravolgere significativamente quindi l'intero ecosistema metereologico ambientale... e quindi determinare una possibile era glaciale dovuta al surriscaldamento globale. Ecco perchè negli anni 50' si era indecisi sul surriscaldamento e ora si aprla di era glaciale, perchè semmai si dovesse verificare una glaciazione, si avrebbe per colpa del precedente surriscaldamento globale, dato che sono due fenomeni strettamente correlati tra loro.

Unknown ha detto...

Ciao a tutti. Ho trovato un interessante blog sugli eventi 2012
http://butterfly2012.wordpress.com/

Max

Gianni Comoretto ha detto...

Dipende da cosa consideri "interessante". Stringi stringi lì si dice solo "qualcosa nel 2012 cambierà". Perché il mondo cambia.

No, non ci siamo. Non basta desiderare (o temere) che qualcosa cambi perché lo faccia. E se vogliamo sicuramente qualcosa nel 2012 cambierà. Come nel 2010, 2011, 2025, ecc.