venerdì 30 aprile 2010

Etico? Se è questo, no grazie

In questi giorni a Firenze si svolge la mostra dell'artigianato. E gli organizzatori han deciso di dedicare una serie di iniziative specificatamente al mondo dell'etico. Sono (per qualche settimana) probiviro della Banca Etica, e socio fondatore del negozio del commercio equosolidale di Firenze, per cui la cosa non poteva che farmi piacere. Finché non ho visto il programma degli interventi:
  • Le acque vibrazionali e le loro proprietà
  • I primi cristiani erano vegetariani (occorre inventare bufale per essere vegetariani?)
  • Presentazione del libro: "le stelle di dentro". Manuale di astrologia vedica e psicologia
  • Biocarburanti fai-da-te, contro il caro-petrolio (bravi, e così abbiamo il caro olio di semi)
  • Erbario della Salute (finalmente qualcosa che non è necessariamente fuffa, speriamo bene)
  • DUE incontri su "Hercòlubus o pianeta rosso" (il pianetone che ci investirà nel 2012)
  • ed infine tre incontri sul biologico nella grande distribuzione, su un'azienda bio, sulle ricette per biscotti bio.
Facendo le somme, tre incontri sul biologico (ma l'etica si riduce a mangiar bio?) uno sui fitofarmaci (che possono essere una cosa seria o fuffa assurda, date le premesse opterei per la seconda) e SEI incontri che a non farli l'etica ci guadagna (imbrogliare il prossimo non è nella mia definizione di etico). NIENTE che ci metta in discussione le cose che facciamo tutti i giorni, cercando di capirne le conseguenze. Molte di queste cose sono chiaramente legate ad interessi di persone che ci lucrano (vendendo acqua, libri, o prodotti bio), ma in fondo in una fiera te lo aspetti ci siano anche i venditori di snake oil.

Diciamo che l'associazione promotrice, "Toscana etica", con me ha chiuso.

10 commenti:

Ugo Bardi ha detto...

Ohimè, Gianni, sono post come questo che ti rovinano la serata. Stavo proprio leggendo questa settimana il libro di Clive Hamilton, "Requiem for a Specie". Lui è professore di etica in Australia. Etica seria, altro che le fesserie sul Herculubus... hercolobus... o che diavolo. NOn per nulla si parla di "Global Weirding"...

Gianni Comoretto ha detto...

La cosa che mi lascia più "perplesso" è l'immagine di etica che salta fuori. Una persona attenta all'etica. Per essere "buono" devo:
- credere ai pianetoni che ci arrivano nel 2012 (magari come segno di rinnovamento spirituale, non si capisce cosa c'entri),
- credere all'oroscopo, alle "vibrazioni", e in generale a qualsiasi bufala new age,
- curarmi usando qualsiasi cosa la sua efficacia non sia provata, possibilmente portando all'estinzione piante selvatiche rare,
- evadere le accise sui carburanti, e bruciare cibo per far andare la mia auto,
- mangiare bio, ma ho il sospetto che la motivazione sia salutista (che è abbastanza una bufala) e non di rispetto dell'ambiente
- inventare bufale per giustificare le proprie scelte etiche.

Tutto molto personalistico, legato a moda, a "consumo" di un prodotto. L'idea che siamo responsabili della COSE concrete che facciamo, e che occorra guardare con serietà alle conseguenze, cercando strumenti seri, oggettivi, e non slogan facili per valutare, evidentemente è qualcosa che non vende.

Margotti Street ha detto...

Ho dalla mia la fortuna di essere diffidente, ovvero NON credo per principio.
Mi interesso, questo sì, e cerco di informarmi, ma se le informazioni non sono più che convincenti e ad alto quoziente di credibilità non perdo neppure tempo a verificarle. Questo mi ha evitato un sacco di delusioni, nonchè perdite di tempo e di denaro. Funziona bene anche con i programmi televisivi: quelli che "non ne vale la pena" me li sono persi tutti!

Nico ha detto...

Sono uno di quelli che vorrebbe davvero che il mondo non avesse inquinamento e potesse sopravvivere con tutto ecosolidale, ma dovremmo prima togliere di mezzo una cosa: l'uomo moderno. Soprattutto quello che diventa vegetariano per far vedere che in fondo lui ci tiene, e lo twitta dal suo iPhone, mentre sgasa al semaforo per partire a razzo con il suo X6.

Ti consiglio tutta la settima stagione di Penn & Teller Bullshit che ha letteralmente smantellato tutto quello che in quella mostra chiamano "etico".

La cosa che da più fastisio oltre all'ipocrisia di certa gente, è la violenza alla lingua italiana.

Skeight ha detto...

La cosa mi lascia davvero infastidito. Ho un conto in Banca Etica, e quando vado a fare i certificati di deposito posso per così dire toccare con mano la serietà dei progetti che finanziano. Ma queste iniziative, anche se con BE condividono soltanto il termine "etico", finiscono per gettare cattiva luce su tutto questo mondo, agli occhi di chi non è molto informato.
Bah!

Gianni Comoretto ha detto...

Per Banca Etica vado a visitare le aziende che chiedono un prestito, e ho visto cose che....
Agriturismi, negozi di dischi, pelletterie in cui la gente si sforza, con tutte le difficoltà e i limiti del mondo reale, di far tutto in modo attento e rispettoso. Si può fare, ci si può sforzare di farlo.
Incidentalmente alla fiera dell'artigianato qualcuno di questi c'era. E non andava alle iniziative sull' "etico".

Ma i soliti furbi han capito che come basta mettere un "eco" nel nome di una lampada (una stufa che per fare la luce di una compatta da 30W di luce richiede una centrale termonucleare dedicata, ma diffonde profumini nell'ambiente) o di un SUV (che magari fa ben 10 km con un litro,contro gli 8 della concorrenza), così se chiami "etica" dell'acqua la puoi vendere a 100 euro la boccetta.

T. Fulvio ha detto...

Tutta la mia solidarietà.
Conosco gente che è vegetariana perché le fa pena il pollo, ed allora mangia solo soia fatta arrivare apposta dall'oriente bruciando tonnellate di kerosene per il trasporto.
Purtroppo la gente non ha davvero voglia di guardare in faccia la realtà.
La sostenibilità pretende innanzitutto comprensione e presa d'atto.
Affidarsi a un po' di fuffa new age costa poca fatica e fa trend.

Hanmar ha detto...

Gianni, purtroppo ormai l'equivalenza etico=alternativo e' consolidata.

Saluti
Michele

Ps: ma la affili anche? :)

Aldo Piombino ha detto...

l'unica cosa che mi viene in mente è la "faccina che sbatte la testa contro il muro"

Il problema è che ci sono tanti fessi in circolazione e ci sono tanti furbi che se ne approfittano, dicendo quello che i fessi volgliono sentirsi dire o leggere...

comunque non capisco cosa c'entrino queste cose con l'etica

Aldo Piombino ha detto...

a proposito, spero che tale iniziativa NON abbia goduto di soldi pubblici..
me lo puoi confermare?