Le scuole italiane, lo sappiamo tutti, sopravvivono grazie alla buona volontà di genitori ed insegnanti che, spesso "frugandosi le tasche", forniscono libri per le biblioteche, computer un po' vecchi ma ancora funzionanti, registratori e lettori di CD per le lezioni di musica, talvolta pure mobili... Materiale che può essere regalato, ma che spesso è solo imprestato, portato da casa quando serve.
Bene, da oggi non è più possibile. Tutto il materiale utilizzato a scuola deve essere regolarmente inventariato, e corredato di manuali. Quindi niente più prestiti, se proprio vuoi puoi donare il bene alla scuola, con tanto di burocrazia, firme, code in segreteria. Ovviamente il dono è definitivo, alla fine dell'anno scolastico, o del ciclo, quel registratore resterà lì. E non è più neppure della classe, diventa della scuola che ne disporrà come meglio crede.
Il caso di un computer è particolarmente complicato. Spesso si tratta di vecchie macchine, dismesse da un ufficio o da un laboratorio, e ringiovanite usando sistemi operativi open source. Ottime per imparare ad usare un programma di videoscrittura, o un foglio di calcolo, o per guardare le foto della gita scolastica o un documentario in MPG. Esistono poi distribuzioni di Linux, come Edubuntu, pensate proprio per i primi anni di scuola. Un manuale o un "certificato di autenticità" del software proprio non esiste. E quindi o si trova un burocrate comprensivo, o quei computer finiranno in discarica.
venerdì 22 giugno 2012
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2 commenti:
Noi abbiamo bisogno di un lavandino per il laboratorio di artistica..grazie;-)
In compenso l'università pare meno burocratica. Constatato il fatto che dove lavoro non è previsto che mi venga installato un pc in ufficio ho chiesto se potevo portarmi il mio fisso da casa e mi hanno detto: "nessun problema". ;)
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