domenica 1 giugno 2014

Nuovi untori

Lapide della Colonna Infame
Uno dei migliori libri sul complottismo resta probabilmente la "Storia della colonna infame", del Manzoni. Per i spero pochi che non lo conoscono si tratta del racconto, documentato storicamente, di un processo a due untori durante la peste del 1630 a Milano. Di fronte ad eventi spiacevoli, come un'epidemia, abbiamo bisogno di trovare un colpevole, che deve essere esterno a noi, raggiungibile ed eliminabile. In questo modo riusciamo sia a dare un senso al disastro, che a illuderci di fare qualcosa per risolverlo in modo definitivo: elimini il cattivo di turno ed il gioco è fatto.

Ovviamente molti disastri (non tutti) hanno dei colpevoli, il problema è che
  • non è facile identificarli: servono conoscenze, lavoro di analisi, competenze, e non guasterebbe la palla di vetro di mago Merlino.
  • spesso si trova che almeno una parte della colpa è diffusa e noi non siamo immuni (es. classico la mancata o trascurata prevenzione)
  • non è chiaro cosa si dovrebbe fare per affrontarne le cause
Quindi ad esempio su questioni come il picco del petrolio, o il riscaldamento globale (credo le minacce maggiori che oggi affrontiamo) ci sentiamo disarmati. Dovremmo ridurre il consumo di combustibili fossili, ma come si fa a mantenere un'economia funzionante in un regime di decrescita che ne conseguirebbe? Cosa usiamo al posto del petrolio? O anche semplicemente come faccio io, nella vita di tutti i giorni, a fare a meno dell'auto?

Quindi identificare un nemico aiuta. Nelle recenti elezioni abbiamo visto come la moneta euro sia stata identificata come nemico (ho il sospetto molto a torto, ma non sono un economista). Basta tornare alle monete precedenti, tipo il franco, svalutare, e voilà l'economia ripartirà in crescita. Poco conta che in un'intervista in TV un rappresentante della confindustria identificasse il costo dell'energia come l'elemento frenante della crescita, e quello non diminuirà, finché non scoprono il megagiacimento grande 10 volte l'Arabia Saudita che ci salverà dal picco del petrolio.

Le scie chimiche evidentemente sono un capro espiatorio ideale. Come mai il clima sta cambiando, i disastri naturali avvengono, la gente si ammala? Perché qualcuno sta effettuando un gigantesco progetto per cambiare il clima, e non solo, irrorando la gente con metalli pesanti, OGM, virus, vaccini. La prova? Guardate il cielo. Vedete quelle scie bianche? Non le avete mai notate prima? Ecco, quella è la prova. Come mai nessuno ne parla? Forse perché non c'è molto da dire sulla condensa degli aerei, fenomeno che esiste da quasi un secolo? No, è per nasconderci la verità.



Questo unisce molti vantaggi per il potenziale credente: 
  • unifica in una spiegazione semplice e intuitiva fenomeni preoccupanti diversi; 
  • identifica un colpevole, che può essere efficacemente combattuto (magari con scarse probabilità di vittoria, ma basta convincere tutti e si vince); 
  • crea un senso di appartenenza, noi siamo quelli che han capito come va il mondo, i buoni, quelli che salveranno l'umanità; 
  • prospetta una soluzione relativamente facile: eliminare le scie degli aerei, convincendo (con le buone o le cattive) a non farne più; 
  • non chiede particolari sacrifici o cambiamenti degli stili di vita, anzi, identifica chi li chiede o li propone come i cattivi di turno 
  • fornisce un metro di valutazione in cui chi ha studiato, lo scienziato, non "vale di più" (ovviamente nel suo campo) dell'uomo della strada. Anzi, io uomo di strada posso fare le pulci allo scienziato, vedo la mia opinione, il mio valore, valutato come più autorevole di quello di quei prezzolati e venduti ai poteri forti. 
A favore della teoria gioca un'illusione percettiva fortissima: se noi non notiamo una cosa quella non esiste. Molte persone non han mai notato che la Luna si vede, spessissimo, anche di giorno. Quasi nessuno sa come è fatto un cirro: quelle nuvole leggere che non danno noia le vediamo con la coda dell'occhio, e le dimentichiamo. Un fenomeno come un "cane solare" è relativamente frequente, e persino un alone come quello nella foto a fianco non è raro, ma dubito che la persona tipica lo noti, o ricordi. Ma quando ci fan notare qualcosa, e ce la etichettano come "importante", di colpo la notiamo tutte le volte che la vediamo. Anzi, la ricordiamo molto più frequente di quanto effettivamente lo sia. E allora come è possibile che non la si sia mai notata prima? Evidentemente prima non esisteva. E quindi evidentemente ora la fanno deliberatamente, non è una normale conseguenza del fatto che gli aerei volano.


Ho avuto una brutta discussione con una signora convinta che prima del 2011 gli aerei non lasciassero scie. La prova un suo archivio in cui si vedono foto del cielo prese quasi quotidianamente, appunto dal 2011. In questo blog ho cominciato a parlarne nel 2008, dopo anni in cui l'argomento veniva discusso, le ho indicato link di gente che se ne lamentava molto prima del 2011, con tanto di foto, non solo mie. Mi ha risposto, indignata, di come osavo darle della bugiarda. Mi ha mostrato foto di cieli coperti da cirri, che sicuramente prima del 2011 non esistevano; di un "arcobaleno chimico" che non può sicuramente essere dovuto a ghiaccio, e che nessuna delle persone che conosce potrebbe non aver notato se fosse avvenuto prima di quella data. Mi ha indicato un articolo in cui uno "scienziato" dice che l'acqua non può creare arcobaleni (sic). E come mai insistevo così tanto, c'è la libertà di opinione, lei merita rispetto per la sua. Evidentemente, come chiunque neghi che ci sia qualcosa di strano, ho interessi a nascondere la verità. Ho cercato, invano, di sottolineare come apprezzasi la qualità delle foto (alcune davvero splendide), il suo interesse per le questioni ambientali, e che non mi sognerei mai di darle della bugiarda. Ho finito per fare la figura dell'arrogante ed irrispettoso so-tutto-io, anche verso un altro amico che seguiva la discussione e che mi ha sostanzialmente tolto il saluto.

Quando ho cominciato ad occuparmi della cosa, nel 2005, la vedevo come una delle tante teorie balzane che trovi in rete, talmente ovvia nella sua assurdità da non poter prendere piede. Ora comincio a perdere amici, perché difendo gli untori del XXI secolo, o perché non mostro rispetto per le opinioni di chi li combatte (le persone le rispetto quasi sempre). Mi chiedo se, o tra quanto, si arriverà alla colonna infame.

26 commenti:

mastrocigliegia ha detto...

anche verso un altro amico che seguiva la discussione e che mi ha sostanzialmente tolto il saluto.

Beh... mi pare che almeno un risulato positivo tu lo abbia ottenuto.

Non credete a una parola di quello che scrivo ha detto...

mai come in questa fase della storia umana vale il famoso proverbio indiano per cui "quando punti l'indice verso qualcuno, le altre quattro dita sono puntate verso di te"

Jacopo Simonetta ha detto...

Totalmente d'accordo con l'autore, questo genere di scempiaggini hanno due grossi difetti:
1- costituiscono degli eccellenti pretesti per non cambiare nulla della propria vita.
2 -Quando la propria vita comunque peggiora, possono evolvere in fenomeni anche molto cruenti di caccia alle streghe od all'ebreo di turno.
Non è che si è visto poche volte nella storia!
A proposto del "rischio di coda" di cui all'ultimo post di Bardi su Effetto Risorse.
Jacopo

claudio della volpe ha detto...

una cosa da dire è che questi fenomeni sono legati anche alle posizioni sociali dele persone; di solito i più poveri, i più sfruttati sono anche i più facili da ingannare; è una forma della lotta sociale, non una questione psicologica o personale; persone ignoranti e illetterate così sono più facili da instradare e dirigere e orientare le loro ide su obbiettivi inesistenti libera e facilita chi ha veri obbiettivi da raggiungere; nel caso delle sciechimiche ci sono almeno due organizzazioni italiane da tener d'occhio; Draco edizioni, e RIP che hanno lo stesso presidente; ci sono interessi pratici, venedere libri e materiale che altrimenti non sivenderebbe usando gli iscritti reclutati da RIP come gratuiti propagandisti; molti di questi sono anche grillini o di destra mixando idee confuse di vario genere e demagogia virale

Riccardo (D.O.C.) ha detto...

Io ormai sono arrivato a un'età a cui in generale il mantenimento dei buoni rapporti con interlocutori di questo tipo ha un interesse molto relativo. Per questo, quando mi trovo di fronte ad argomenti pseudoscientifico esposti con grande uso di termini come "scienza" e "metodo scientifico" mi limito semplicemente ad interrompere con garbo l'interlocutore e a chiedergli/le una definizione di quei termini, perché ho l'impressione che li usi in un'accezione diversa da quella comune. Ovviamente la definizione non arriva, e da lì posso lanciarmi nel dileggio dell'interlocutore usando quel poco di epistemologia che conosco, cosa che in genere mi riesce benissimo.
Se invece il discorso verte sulla mai abbastanza aborrita pari dignità delle opinioni, non ho mai avuto nessuna remora a sostenere che, se l'opinione del mio interlocutore va rispettata, non ho alcuna difficoltà a farlo, a condizione che lui/lei rispetti la mia, e cioè che la persona con cui sto parlando sia un perfetto imbecille. Anche questa tattica funziona benissimo: certo, si perde il saluto di qualcuno, ma come dice bene mastrocigliegia, non è cosa di cui ci si debba dolere.

Una piccola osservazione a Claudio della volpe: io no sarei così sicuro sulla faccenda delle posizioni sociali. Senza citare il caso arcifamoso di Steve Jobs, credo che per esempio la condizione economica di chi abbocca c'entro poco (vedi casi famosi di abbindolati da scientology e simili), e da qualche parte ho letto anche che il complottiamo prende facilmente anche persone di cultura elevata.

Aldo Piombino ha detto...

la questione comunque è QUANTI davvero sono questi bischeri...
io sospetto che siano quattro gatti - anche se rumorosi - perchè la cosa li entusiasma...

Gianni Comoretto ha detto...

@mastrociliegia:
l'amico è una persona normalissima, simpatica, intelligente, con tante qualità che appunto me l'hanno resa amica. Mi dispiace averlo perso.

@Aldo: per ora sono pochi. Se uno ha notato le scie prima del 2000 ha una buona probabilità di "salvarsi". Ma anche loro non sono immuni al fatto che le scie (come il traffico aereo) sono enormemente aumentate negli ultimi 30 anni.

Ma ne vedo in giro sempre di più, nei posti e nei ceti sociali più insospettabili. Non tutti sono rumorosi, la maggior parte si limita a guardare il cielo dicendo che le scie non sono normali, che si dovrebbe far qualcosa per fermarle, ma sono molti di più di quanti ne vedi nelle bancarelle.

Gianni Comoretto ha detto...

Qui il video di una conferenza sull'argomento a Firenze. Per gli standard di questo tipo di iniziative (ambiantele-attivista) direi che la sala era pienotta.

http://www.saveriotommasi.it/video/video-view.php?id=289

axlman ha detto...

Gianni, se una persona non sa distinguere fatti da opinioni, intelligente non si può proprio definire, con tutta la buona voontà del mondo.

claudio della volpe ha detto...

beh dicevo "di solito", in media, comunemente ma non è una regola meccanica; a me nella mia esperienza conoscenza risulta chiaro che le persone più povere e/o meno colte sono più suscettibili di altre, cosa non assoluta nè ovvia; conosco un sacco di operai che hanno una cultura mostruosa e un sacco di professionisti che sanno fare solo il loro mestiere

Giovanni ha detto...

Sia l'amico che la signora di cui parli sono vittime della mentalità dell'"uno vale uno". Tipica di internet ed elemento cardine del grillismo, si basa sull'idea che l'opinione di ognuno valga come quella di un altro. Tutti hanno il diritto di dire la propria, ma l'opinione di un esperto, di una persona titolata, dovrebbe comunque avere più peso. Se si parla di fisica, l'opinione di Rubbia vale più della mia. Se si parla di signoraggio bancario, la valutazione di un economista vale più di quella di un complottista qualsiasi. Se discutiamo di scie chimiche, l'opinione di uno scienziato deve essere tenuta nella dovuta considerazione.

brain_use ha detto...

Concordo con Riccardo: la collocazione sulla scala economico-sociale dell'individuo a poco a che fare con la sua credulità.
Mi fa più effetto constatare come persone laureate possano abboccare a certe fandonie pseudo-mediche o cospirazioniste. Anche se questo probabilmente è solo indice del distacco tra la specializzazione del singolo corso di studi e il livello culturale effettivo dell'individuo.

Anonimo ha detto...

"Ma ne vedo in giro sempre di più, nei posti e nei ceti sociali più insospettabili. Non tutti sono rumorosi, la maggior parte si limita a guardare il cielo dicendo che le scie non sono normali, che si dovrebbe far qualcosa per fermarle, ma sono molti di più di quanti ne vedi nelle bancarelle."
Io forse sono già uno di loro, però continuo anche a cercare di documentarmi. Vorrei che qualcuno mi togliesse ogni dubbio.
Ma dico: dopo anni che se ne parla, anche in parlamento, la risposta ufficiale dovrebbe arrivare. Perchè hanno paura a darla?
Lo dico anche per lei sig. Gianni, immagino quanto sia difficile il suo lavoro. Saluti Fabrizio

Gianni Comoretto ha detto...

La risposta alle interrogazioni parlamentari l'han data: sono scie di condensa, che si formano nelle tipiche condizioni a cui si formano le scie di condensa. La nostra aviazione, civile o militare, non effettua nessuna operazione di irrorazione, non è neppure attrezzata per farlo. Non sono mai state date autorizzazioni a farne ad altri Stati (che non ne han mai chieste). Non risultano sorvoli di aerei senza insegne a bassa quota non tracciati dal controllo aereo.

Riguardo ai suoi dubbi. Sarò felice di provare a rispondere ma ad alcune condizioni, per evitare di perder tempo (io e lei). Si legga i vari siti di FAQ sulle scie chimiche, tipo quello del CICAP, il sito sciechimicheinfo.blogspot.com, e http://www.md80.it/approfondimenti-2/la-cospirazione-delle-scie-chimiche/

Guardi anche i molti post di questo blog sotto la tag "scie chimiche"

Se ha domande a cui non si sia già risposto, o se qualcosa della risposta non le torna, mi esprima UN suo dubbio (uno alla volta, partendo da quello che le torna meno), argomentando perché la spiegazione che ha visto secondo lei è sbagliata.

Anonimo ha detto...

Intanto grazie per la risposta.
A dire il vero se devo partire dal primo argomento che mi ha fatto nascere tanti dubbi devo citare una persona, e non saprei esattamente quale domanda fare su di lui, visto che se le notizie storiche che si trovano su di lui sono vere, basta fare il nome e cognome: è Edward Teller.
Vedrò in seguito di prepararle anche una domanda più specifica, visto la sua gentile disponibilità. Saluti Fabrizio

Gianni Comoretto ha detto...

Edward Teller ha fatto alcune proposte riguardo al "solar management" per contrastare l'effetto serra. Ne ho parlato diffusamente qui: http://aspoitalia.blogspot.it/2009/11/geoingegneria.html
http://giannicomoretto.blogspot.it/2013/11/geoingegneria-clandestina.html

In breve: si tratta di proposte. Nessuna di queste è mai stata sperimentata. Nessuna di queste produce effetti che assomiglino alle scie degli aerei, o sarebbero praticabili usando qualcosa da spargere assieme alle scie degli aerei. E se qualcuno facesse qualcosa per contrastare l'effetto serra (o spacciandolo per qualcosa che contrasta l'effetto serra) se ne vanterebbe, non lo terrebbe nascosto.

Gianni Comoretto ha detto...

Parto dalla fine. Certamente, mi farebbe piacere fare una chiacchierata di persona. Purtroppo il mezzo elettronico fa perdere tante sfumature del contatto diretto.

Puo' scrivermi al mio indirizzo mail privato comore@arcetri.astro.it per metterci d'accordo (preferisco non lasciare dettagli privati in rete).

Riguardo a Teller, sfonda una porta aperta. Sono decenni che milito nel movimento pacifista, e conosco bene le sue idee, i suoi trascorsi, eccetera. COnosco anche le sue idee sulla geoingegneria, o in generale i temi di cui parla il libro che cita. Sono le cose di cui parlo anch'io nei link che le ho indicato sopra, c'è una discussione vivace sull'argomento, motivo in più per dubitare che qualcuno faccia qualcosa di così vistoso, sotto gli occhi di tanti scienziati critici, senza che nessuno professionalmente competente lo noti.

Il punto, qui, non è discutere dell'opportunità della geoingegneria, ma se le scie degli aerei possano essere un esperimento di geoingegneria, e la risposta in breve è NO. Non possono. Non assomigliano minimamente a niente di proposto per il controllo climatico. Non mostrano nessuna anomalia rispetto all'idea che siano scie di condensazione. Non hanno un impatto rilevante sul clima (un impatto PICCOLO lo hanno, e nel senso opposto a quanto proposto da Teller o dai moderni "geoingegneri"). Insomma, giusto preoccuparsi per eventuali possibili esperimenti di geoingegneria, ma non guardando le scie degli aerei, che proprio non c'entrano nulla.

Leibniz Reloaded ha detto...

In breve, due spunti:
1) Il compottismo è del tutto trasversale alla collocazione sociale, ed ha a che vedere piuttosto con la mancanza di una educazione scientifica, logica, epistemologica. Problema particolarmente grave in molti paesi sviluppati e non.

2) La baggianata del diritto di opinione uguale per tutti è una delle più colossali fallacie logiche, ma non si può opporvi un'altra fallacia come quella ad verecundiam o principio di autorità. Il fatto è, semplicemente, che non sono in discussione le opinioni, ma i fatti, la realtà fattuale, elementi fisicamente misurabili. Al di là della sistematica negazione di fatti storici, come la presenza di scie in foto risalenti al secondo conflitto mondiale eccetera, resta il fatto che le scie di condensazione non contengono alcunché delle boiate di volta in volta elencate dai complottisti, e ciò può essere comprovato con una (laboriosa e costosa, ma fattibilissima) analisi da prelievo in situ, ripetibile, perfettamente scientifica. Chiunque asserisca il contrario non sta "esprimendo una opinione", ma negando un dato di fatto.

Gianni Comoretto ha detto...

caro Leibniz,

1) l'educazione scientifica è "costosa". Richiede tempo, insegnanti validi, e anche una certa mentalità. Non mi aspetto che tutti possano averla. Come non mi aspetto che tutti possano avere una educazione sportiva, agricola, alimentare, ecc.. Servirebbe che si potesse almeno averne le basi, capire le principali fallacie logiche da cui la scienza ci difende, e capire quali siano i nostri personali limiti oltre i quali è bene non andare. io non piloto un'auto di formula 1, ammazzerei qualcuno se lo facessi. Se dovessi dipendere dalle mie competenze agricole morirei di fame. E quindi è il caso che quando si parla di scie di condensa si senta chi sa cosa sono, si guardi cosa si si già sull'argomento, ecc. senza improvvisarsi "esperti".

Sui test. Si finisce facilmente nell'inversione dell'onere della prova, con l'aggravante della "prova impossibile. Le misure in quota ci sono già, ma come dici sono difficili e costose, e si possono fare solo poche volte. E quindi è facile affermare che QUELLA misura è sbagliata, artefatta, ecc. o che quella era condensa ma quell'altra (senza misura) no, e chiedere infinite volte di rifarla. Non se ne uscirà mai, in quel modo.

Ma sappiamo che quelle sono condensa perché tutto ci indica che sono condensa, si formano secondo le leggi fisiche della condensa, che verifichiamo anche a terra, in condizioni tipiche che prevedono condensa, e che misuriamo abbastanza spesso da sapere quali siano in media. Se si insiste a negare questo è solo perché ci si inventa una fisica, una chimica, un'ottica che non esistono. E ricadiamo nel problema di cui sopra, se ti arroghi il diritto di saperne di più di chi le cose le ha studiate, senza studiarle, nessuno ti potrà mai convincere del contrario.

Leibniz Reloaded ha detto...

Caro Gianni,
forse il vero problema è che noi siamo troppo idealisti e crediamo che la scuola dovrebbe ancora servire a fornire a tutti le basi fondamentali di una educazione scientifica (oltre a quella civica, letteraria, filosofica eccetera), almeno in misura sufficiente a distinguere una banale scia di condensazione... o quantomeno a mettere in pratica il motto che Sir Robert Baden Powell insegnava ai suoi piccoli Boy Scout: "Se hai dei dubbi, chiedi al Bobby" ovvero al vigile di quartiere. In altri termini, la sana abitudine di interprellare chi ne sa più di noi. Non credo sia una pretesa eccessiva...

Phitio ha detto...

LA faccenda ha i chiari connotati irrazionali degli atti di fede.

La storia e' piena, trabocca di questi fatti, dalla caccia alle streghe all'inquisizione, alla persecuzione delle levatrici in sicilia, passando per mille e mille altre storie piu' o meno crudeli e grottesche.

Il sunto e' che questo atteggiamento serve a non cambiare e a togliersi le responsabilita'.

Sentirsi vittime e' cosi rassicurante.

Gianni Comoretto ha detto...

Il nostro amico anonimo (firmarsi no, eh?) non ha ben capito una cosa. Il fatto che esista chi studia la cosa A non significa che la cosa B sia la stessa cosa, e neppure che sia vera.

Qualcuno sta studiando come andare su Marte. Significa che le scie chimiche servono ad andare su Marte? O che siamo già andati su Marte visto che gli aerei lasciano scie bianche? Siamo a questi livelli.

NESSUNO dei progetti proposti di geoingegneria assomiglia vagamente a scie bianche dietro agli aerei. NESSUNO di questi è oltre lo stadio di uno studio teorico. E NESSUNO di questi produce effetti di controllo del tempo meteorologico. Per evitare di ripetermi rimando a questo precedente post.

E naturalmente nessuno ha ancora mai fornito uno straccio di prova che quella dietro agli aerei non sia condensa, mentre tutte le evidenze (e le misure in loco) mostrano che è proprio condensa.

roberto ha detto...

bell'articolo mi e' piaciuto molto e mi son letto su wikypedia la trama della colonna infame che non conoscevo. rimango pero' dell'idea che due piu' due fa quattro sempre e che la verita' va difesa ad ogni costo, colonna o non colonna.

stefano ha detto...

scusa Gianni a proposito di 'perdere il saluto'..
l'altro giorno un amico ingegnere è venuto a casa e mi ha detto che sono un inconsciente..(ho un figlio piccolo..)..
sostanzialmente avevo il wifi di casa acceso (a volte una mezz'oretta al giorno per far connettere la tv..).
Ho un piccolo rilevatore di elettrosmog (ovviamente nulla di professionale..) e gli ho fatto vedere le misurazioni ad un metro di distanza..(il mimmo dista mediamente 8 metri da quel punto..).
Allora..0.06V/m di 'fondo' quindi con wifi spento..e 'picchi' di 0.17V/m con l'aggeggio acceso..
Mi ha subito detto che:
- non è detto che tali valori siano reali..il rilevatore di elettromosg non professionale potrebbe dare misure sballate..
- l'elettrosmog fa male comunque..anche se quelle rilevazioni fossero veritiere..
- non capisco nulla in quel ramo ed è inutile che mi metta a discutere con lui..
tralasciando il fattore umano (ormai anche lui non mi saluta più..) che comunque personalmente ha un bel costo..per perdere il saluto credo di aver risposto correttamente:
- è vero che l'aggeggio non è professionale però vedendo in rete alcune misurazioni appaiono realistiche (ovviamente non precise);
- l'elettrosmog è presente ovunque..anche suo figlio va a scuola e frequenta giardini dove ho rilevato personalmente quasi 1V/m..
- è vero non capisco nulla di inquinamento elettromagnetico..ma un minimo mi sono documentato..e credo di poter affermare che un valore di 0.17V/m in casa (ad un metro dalla sorgente) sia un valore assolutamente normale, che si può trovare in tante abitazioni a wifi spento (basta avere un ripetitore tv o un'antenna di telefonia mobile a qualche centinaio di metri da casa..).
Ho detto cavolate?
un saluto.
stefano

Gianni Comoretto ha detto...

Innanzitutto, con i talebani non c'è partita. Fosse anche vero che stati sottoponendo tuo figlio ad un rischio, sono affari tuoi e di tuo figlio. Può dissentire, fartelo notare, ma poi spetta a te decidere.

Praticamente tutti i miei amici han stili di vita, che trasmettono ai figli, su cui dissento (i miei sono un po' particolari). Ma non mi sento in diritto di metterci bocca. Oppure dico (educatamente) la mia, e poi spetta a loro decidere. Se togliessi loro il saluto per questo resterei rapidamente senza amici, e non avrei ottenuto nulla.

> comunque personalmente ha un bel costo..per perdere il saluto credo di
> aver risposto correttamente:
> - è vero che l'aggeggio non è professionale però vedendo in rete alcune
> misurazioni appaiono realistiche (ovviamente non precise);

Difficilmente questi affari dan numeri accurati. Misurare un campo a radiofrequenza è difficile. Ma se segna 0,1V/m e non mostra grosse differenze tra wifi acceso e spento significa che il campo è comunque debole e che questo differenze non ci sono.

> - l'elettrosmog è presente ovunque..anche suo figlio va a scuola e
> frequenta giardini dove ho rilevato personalmente quasi 1V/m..

Discorso complicato. Quanto è 1V/m? Tanto, poco, .... Innanzitutto misurare i campi e non le potenze (che vanno come il QUADRATO del campo) si fa solo in Italia, temo per un motivo politico, allarmistico. Effetti biologici un minimo sensati (NON effetti PERICOLOSI, solo effetti OSSERVABILI) su tessuti viventi si vedono solo per densità di potenze di alcune centinaia di W/mq. I limiti internazionali sono pertanto fissati attorno a 2-4W/mq (circa 1/100 di questi). 100W/mq sono 200 V/m. Il limite italiano per esposizioni brevi e' 20 V/m, che SEMBRA 1/10 di questo, ma in realtà è 1/100. 0,2 V/m corrisponde a UN MILIONESIMO delle potenze a cui vedi effetti biologici.

> - è vero non capisco nulla di inquinamento elettromagnetico..ma un
> minimo mi sono documentato..e credo di poter affermare che un valore di
> 0.17V/m in casa (ad un metro dalla sorgente) sia un valore assolutamente
> normale, che si può trovare in tante abitazioni a wifi spento (basta
> avere un ripetitore tv o un'antenna di telefonia mobile a qualche
> centinaio di metri da casa..).

Basta avere un ripetitore TV a meno di 50 km.

stefano ha detto...

grazie mille per l'esaudiente risposta e per la cortesia.
stefano