domenica 3 maggio 2015

Ho sbagliato mestiere

In questo week end ho avuto un paio di notizie riguardo al mio lavoro: sostanzialmente, per motivi politici, è stata cancellata la parte di un progetto su cui ho lavorato i fine settimana, capodanno, Pasqua, negli ultimi due anni. Pazienza, succede. Ma sono abbastanza giù di morale.

Nel frattempo mi han segnalato un geniale dispositivo. Un oggetto, delle dimensioni di un caricabatteria per cellulari (probabilmente è veramente un caricabatteria per cellulari a cui han tolto il cavo) che, inserito in una presa di casa, ridurrebbe i consumi anche del 35%. Come farebbe? Semplice, elimina la resistenza elettrica dei fili creando "coppie di Cooper". Per chi mastica un po' di fisica, renderebbe superconduttore il rame dei cavi dell'impianto. Geniale. Mi chiedo come non gli abbiano già dato il Nobel (ce ne sono già due, sullo stesso argomento). Siccome non mi risultano Nobel per una geniale invenzione che renda superconduttore il rame a temperatura ambiente,  devo optare per la supercazzola brematurata con scappellamento a destra, resa ormai immortale in campo energetico dal famoso tubo Tucker.


Per chi non conosce la fisica è utile un breve spiegone. La corrente elettrica incontra una resistenza, un attrito, scorrendo nei fili. Questo causa una perdita di energia, che scalda i fili, e quindi in effetti il contatore segna più consumi di quelli effettivamente usati negli elettrodomestici. Ma in un impianto tipico la perdita è di una frazione di percento, l'1% quando va male e attacchiamo un elettrodomestico con grossi consumi ad una presa non adatta.

Se in un impianto ci fosse una perdita di potenza per resistenza nei cavi del 35%, i fili interessati si scalderebbero al punto da causare un incendio. La prima cosa da fare sarebbe mettere a norma l'impianto. E non usarlo per cose più potenti di una lampadina.

Ridurre la resistenza elettrica a zero è il sogno di tutte le compagnie elettriche, le perdite di potenza in un elettrodotto lungo centinaia o migliaia di km sono chiaramente molto superiori a quelle del nostro impianto domestico. Esiste una situazione in cui questo accade, si chiama "superconduttività". Alcuni conduttori, se raffreddati a temperature MOLTO basse, conducono la corrente in modo perfetto, senza perdite. Il meccanismo assomiglia a quello descritto nella pubblicità del nostro dispositivo, e coinvolge appunto le "coppie di Cooper", ma
parlarne andrebbe troppo per le lunghe.

Il problema è che solo alcuni materiali mostrano questo effetto. Il rame dei fili di casa non è tra questi. Soprattutto occorre raffreddare davvero tanto questi materiali, quello che diventa superconduttore a temperature meno estreme è un composto con la complessa formula HgBa2Ca2Cu3O8+δ che diventa superconduttore a soli 135 gradi sotto zero.

Morale della storia: con un video accattivante, magari con una bella ragazza che spiega concetti apparentemente molto scientifici, posso vendere a 124 euro un oggetto che è sostanzialmente un caricabatteria da cellulare, costo di produzione e commercializzazione di pochi euro. E si può pure scrivere nel sito aziendale:

 "La XXXXX desidera porre in essere un efficace sistema di risparmio di energia elettrica nella consapevolezza che tale virtuoso comportamento contribuisca alla riduzione di anidride carbonica emessa nell'atmosfera e, in generale, alla sensibile riduzione dell'inquinamento ambientale." Caspita, sono pure i buoni ecologici salvatori dell'umanità. E io che mi do da fare con batterie, motorini, pannelli fotovoltaici, che arretrato che sono.

Non c'è bisogno di studiare, perdere nottate a cercare di inventare nuovi modi per combinare segnali di galassie lontane, insegnare queste cose a giovani che presumibilmente le potranno mettere in pratica solo andando all'estero, viaggiare al capo opposto del mondo cercando di essere superefficienti anche dopo due notti in bianco, stando attenti a spendere il meno possibile. Sentendosi dire, dopo due anni, "grazie tanto, non ci serve più". Ho proprio sbagliato mestiere. 

P.S.: Ho cercato in rete come sia andata a finire per i truffatori del tubo Tucker. Condannati in primo grado a 6 anni, ne han passati in carcere solo tre. Il processo è andato in prescrizione nel 2014 e loro sono attualmente liberi. Non hanno mai dovuto rendere i soldi guadagnati, e anzi hanno avuto un megarimborso IVA in quanto a suo tempo hanno aderito al condono fiscale tombale.
Correzione dopo la segnalazione di un commentatore: un altro articolo segnala che comunque si sono fatti qualche anno di arresti domiciliari per associazione a delinquere. Se qualcuno più esperto di me di queste cose (ci vuole poco) mi fornisce un breve riassunto delle conclusioni, glie ne sarei grato.
Lo "stabilimento" della ditta, da una foto del sito aziendale corretta per la prospettiva. Notare il logo, distorto da un uso sbagliato di Photoshop
Aggiornamento. Mi han fatto notare che la foto del loro stabilimento ha la prospettiva sbagliata. Raddrizzandola un po' con GIMP, per avere una visione più frontale della parete, la cosa è evidente. Il logo aziendale è una scritta con caratteri tutti uguali, evidentemente han sbagliato a photoshopparlo sopra l'immagine dell'edificio. Ho provato a cercare l'edificio con Google Street View, ed è quello illustrato, con una scritta al posto del logo: Vendesi-affittasi locali, 200/450(?) mq". Insomma, non hanno uno stabilimento con un grosso edificio, ma un piccolo laboratorio (adeguato a produrre quegli affari).
Vi fidereste di uno che mette nel sito foto photoshoppate per far credere di possedere un grosso edifico di cui in realtà ha (o probabilmente affitta) solo un locale? E che non sa neppure usare Photoshop?
Foto dell'edificio da Google Streets. Lo "stabilimento" è un locale di 200-450 mq, non l'edifico intero.

10 commenti:

Maurice ha detto...

bello, questa "boiata pazzesca" non mi era ancora arrivata.
ma si può sapere i dettagli del progetto cancellato o è top-secret? (anche in privato)

Gianni Comoretto ha detto...

"boiate" pazzesche come questa abbondano. In fondo il problema del risparmio energetico è sentito, le bollette costano e una soluzione che con 130 euro ti allevi la bolletta attira.

Sul progetto, una delle notizie era quella riportata in questo editoriale di Nature. Si tratta della scelta per la sede dei quartieri generali del progetto, in lizza tra Jodrell Bank e Padova. Un panel ha scelto Padova, ma l'UK ha richiesto un supplemento di indagine, non era possibile che gli inglesi fossero secondi. La vicenda si è conclusa con il supplemento di indagine che ha confermato il primo giudizio, e la direzione che ha scelto egualmente la sede inglese, in quanto l'UK ha minacciato l'uscita dal progetto in caso contrario. Questo avrà naturalmente pesanti ripercussioni sulla partecipazione italiana e quindi sul mio lavoro. La seconda notizia è ancora riservata, e decisamente minore, ma mi tocca molto più direttamente.

CimPy ha detto...

Fantastico - molto più discreto di un E Cat, per dire. E chi se lo compra, se lo tiene...
:D

Maurice ha detto...

ti segnalo questo sulle scie chimiche....spassoso :-D

http://www.lercio.it/scie-chimiche-inventate-quelle-trasparenti-panico-per-i-complottisti/

Anonimo ha detto...

Siamo difronte a un oggetto analogo (a parte i dettagli della supercazzola) al Fuel Doctor diffuso tempo fa per le automobili (campo in cui gli 'inventori' si sbizzarriscono ancor di più), smascherato qui:

http://paoblog.net/2012/08/04/consumatori-4ruote/

Riguardo Tucker che mi pare le stia a cuore, ha visto la loro discendenza Dukic Day Dream?

http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2014/05/30/filtri-antiparticolato-retrofit-motorizzazione-sotto-inchiesta-e-un-caso-come-il-metodo-stamina/
http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2014/07/03/filtri-antiparticolato-truffa-vendono-modelli-non-omologati/
https://oggiscienza.wordpress.com/2014/09/29/polverizzazione-molecolare-di-polveri-e-molecole/#prettyPhoto
http://derrickenergia.blogspot.it/2014/12/il-giallo-del-dispositivo.html#comment-form

difesa a spada tratta(per non dire 'protetta') dai mass media populisti RAI in primis...

REPORT Giuliano Marrucci 2011

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-9b304690-ac35-4aa3-bc5a-1d9d2c5cdfee.html

REPORT Luca Chianca 2014

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-89d8fcce-e77b-4ac5-9d73-4e9f12a5c711.html

Che gioca di sponda con il Fatto Quotidiano (in questo articolo di Palombi e Tecce estremamente approssimativo per quanto riguarda Dukic Day Dream):

http://www.report.rai.it/dl/Report/news/ContentItem-eb9787fa-8f6a-4592-bd97-ba057ed5b703.html

Trasmissioni di pseudoapprofondimento ambientale:

Ambiente Italia Marzo 2015

http://www.ufficiostampa.rai.it/comunicati_tv/20150306/rai3__ambiente_italia__l_aria_malata_cronica.html

Ambiente Italia Maggio 2015

http://www.ufficiostampa.rai.it/comunicati_tv/20150508/rai3__ambiente_italia__la_sfida_delle_rinnovabili.html

A presto...

roberto ha detto...

bell'articolo. mi e' piaciuto. la bufala intendo. per la perdita del progetto non posso che dispiacermi e consigliare di tenere il morale sempre in alto comunque vadano le cose . vorrei citare la frase di famoso filosofo di cui non ricordo nome e cognome che in un libro di oltre 400 pagine dopo un'analisi approfondita del nulla conclude:
non c'e' differenza tra chi governa i popoli e chi si ubriaca in solitudine.

Gianni Comoretto ha detto...

Sul "tubo" della Dukic Day Dream rimando alla disamina dell'amico Claudio Della VOlpe, che ne fa un'analisi come chimico.

https://ilblogdellasci.wordpress.com/2015/07/06/non-ce-fumo-senza-arrosto-2/

Conclusioni, che condivido in pieno:
La conclusione generale è che questo stimolatore elettromagnetico della combustione come tutti gli altri finora testati nel mondo, non mantiene (e non poteva mantenere secondo me) le promesse che fa, date anche le sue premesse elettromagnetiche.

Attenti quando vi promettono mirabilie, la scienza non ammette sconti.

Promesse mirabolanti basate su fatti non scientificamente accertati non sono ragionevoli.

Risparmiare carburante si può fare semplicemente passando al trasporto pubblico, alla bicicletta e a minori pretese generali.

Il resto, molto probabilmente, è fumo.

Anonimo ha detto...

Sarebbe il caso di non fidarsi ciecamente della prima fonte giornalistica che si scova su un caso come quello Tucker.
La realtà è spesso più complicata delle semplificazioni.
http://www.newsrimini.it/2015/03/caso-tucker-arresti-domiciliari-per-mirco-eusebi-deve-scontare-pena-residua/
D' altronde l' accuratezza con cui la stampa riporta l' andamento dei procedimenti giudiziari imo è molto simile a quella, spesso a dir poco inadeguata, con cui riporta considerazioni scientifiche.
Solo che chi possiede buone o discrete conoscenze scientifiche e nessune o mediocri giuridiche sgama più facilmente le "modificazioni giornalistiche" relative al suo sapere specialistico mentre tende a prendere per buone con maggior faciloneria quelle relative a processi e simili.

Gianni Comoretto ha detto...

Anonimo: hai perfettamente ragione. Mi cospargo il capo di cenere.

Anonimo ha detto...

Imperfettamente può darsi ... e la cenere la preferisco nel caminetto.
Solo che se proprio vogliamo meravigliarci dell' abilità di truffatori (i quali non hanno il minimo bisogno di adeguate conoscenze scientifiche, basta che convincano i truffati dell' efficacia magari scientifica, per quanto ipercazzolara, dei loro prodotti) e simili dovremmo andare a scovare quelli che non sono nemmeno mai andati sotto processo e si sono arricchiti abilmente schivando guai giudiziari fino a quando sono finiti in cenere (i soggetti, non i guai).
A questo riguardo gli imbonitori del tubo Tucker (che certo avrebbero meritato pene più severe, almeno secondo il criterio di severità istintiva dell' uomo mediamente onesto, indifferentemente rispetto al grado di preparazione scientifica) si sono rivelati mediocri anche come truffatori.
Non che ciò sia consolatorio,
ma la realtà non sempre lo è.