mercoledì 28 ottobre 2009

Disobbedienza civile

Conosco don Alessandro dal 1990, quando lui era un giovane parroco al Galluzzo e io coordinavo la campagna di obiezione fiscale alle spese militari. Poi organizzò la delegazione fiorentina dei "costruttori di pace" che entrò nella Sarajevo assediata, e quindi finì in quella specie di Bronx che è il quartiere delle Piagge a Firenze.

L'esperienza dell'obiezione alle spese militari ha lasciato un segno in entrambi. Io sono finito a coordinare i soci di Banca Etica, lui, più radicalmente, a inventarsi un modo nuovo di fare microcredito e ora, con il progetto di MAG Firenze, proprio un modo nuovo di fare finanza. E non voglio certo paragonarmi, per lui inventare cose nuove, rapporti nuovi con gli ultimi è la sua vita (qualche settimane fa, con un rimprovero non troppo velato, mi osservava che a lui interessano gli ultimi, non i penultimi), per me è un'attività che faccio a lato della mia vita "normale", quando riesco ad avere un po' di tempo.

Quando ho letto della sua scelta coraggiosa di celebrare quel matrimonio che non s'aveva da farsi, sono stato proprio contento. Immagino cosa voglia dire vedersi negata una normale vita sentimentale, vedersi additati come "peccatori" per le stesse cose, le stesse gioie che vive qualsiasi coppia. E ce ne fossero di coppie che resistono fino a quell'età, che continuano a volersi bene, ad amarsi, rispettarsi dopo trent'anni di vita comune. Peccatori perché Sandra è nata uomo, anche se oggi, per lo Stato e per tutti quelli che la conoscono è una donna, sposata civilmente con l'uomo che ama. Per la Chiesa no, è sempre un uomo, e quindi (anche su questo ci sarebbe da ragionare) non ha diritto ad amare un uomo.

Alessandro ha fatto quel che ha sempre fatto. Ha ragionato, discusso, cercato di capire, e poi fatto quello che, insieme chi ha attorno, riteneva giusto, anche se non corrisponde al cosiddetto diritto. Prendendosi le conseguenze di questo, con coraggio e coerenza, nella speranza che questo faccia riflettere, e cambiare quelle norme ingiuste. Alessandro è stato sospeso, allontanato dalla comunità di gente che ha messo in piedi, in un posto dove la sola idea di una comunità era un'utopia. Io non so come posso aiutarlo, questo blog per intanto è un inizio....

4 commenti:

Gioppo ha detto...

Lettera di ringraziamento dell'Osservatorio per la Pace e il Forum Giovani del Comune di Capannori

Terenzio il Troll ha detto...

Forse la faccio un po' troppo semplicistica, ma mi sembra una situazione piu' o meno cosi':
uno nasce miope. Ma miope forte, eh, di quelli che senza occhiali centrano i pali della luce per strada.
Si mette sul naso un paio di quei magici pezzi di vetro e -puf- tutto quadra e puo' avere una vita normale.
Un bel giorno decide di farsi la patente per l'auto.
Secondo voi, sarebbe giusto se si sentisse rispondere "No, guarda (eh, eh!): tu non la puoi guidare la macchina, perche' sei nato miope. Non importa se adesso porti gli occhiali e ci vedi benissimo, la tua condizione ontologica di miope e' incompatibile con la guida..."

Hanmar ha detto...

Tecnicamente e SOTTOLINEO tecnicamente il vescovo ha fatto quello che doveva fare.

Umanamente don Alessandro ha fatto quello che doveva fare.

Ora resta da decidere se un uomo (o un'intera societa') debba comportarsi tecnicamente o umanamente.

Saluti
Michele

Gianni Comoretto ha detto...

Un tizio ha detto che il sabato è fatto per gli uomini, non viceversa.
Se una cosa e' corretta tecnicamente, ma non umanamente, è il caso di cambiarla.

Comunque il vescovo ha fatto qualcosa di più. Tecnicamente doveva invalidare il matrimonio. Poteva anche sollevare il problema più o meno con i motivi di Terenzio, in fondo i due sono sposati civilmente da 26 anni, non mi sembra che 26 ani fa fosse così facile ottenere un cambiamento anagrafico del sesso.

Ma Alessandro e' stato sospeso anche da tutti gli incarichi civili. In pratica costretto a dimettersi da tutte le cariche che aveva nelle società, cooperative, ecc. che ha messo in piedi in quel quartiere. E che vanno al di la' del suo essere prete.

L?esperienza di microcredito delle Piagge è la più avanzata d'Italia, con tassi di restituzione da far invidia a qualsiasi banca, nonostante presti a gente che se mette piede in una banca prima chiamano la polizia e poi vedono. Queste cose funzionano grazie a rapporti personali, relazioni, di cui una personalità come Alessandro è garante, non possono essere sostituite così, in una settimana.

Picconare queste cose che c'entra con la lettera del diritto canonico?