lunedì 25 marzo 2013

L'urinoterapeuta

Tanti anni fa, quando Internet era giovane e le pagine web non c'erano ancora, esisteva Usenet, dove la gente chiacchierava in gruppi di discussione (lo fa ancora, ma molto meno). In una di queste "stanze tematiche", it.medicina, un bizzarro personaggio tempestava qualsiasi discussione con le sue teorie sui vaccini, causa di ogni male, e sulla miracolosa cura per qualsiasi patologia che consiste nel bersi un bicchierozzo della propria urina.

Si faceva chiamar "dottor Vanoli", finché fu costretto ad ammettere che la sua "laurea" era stata conseguita in uno di quei posti dove invii una tesi per corrispondenza, paghi una robusta tassa di iscrizione, e il diploma ti viene direttamente recapitato a casa.

Nel corso degli anni alcuni volontari raccolsero le sue affermazioni più caratteristiche, e compilarono una "FAQ", un elenco di domande e risposte in cui appunto le risposte erano frasi autentiche, il più possibile fedeli allo spirito del personaggio. Ormai le pagine web cominciavano a diffondersi, ed io per hobby collezionavo quelle contenenti le teorie più improbabili. Presi quindi in eredità anche la "Vanoli FAQ", che ho tenuta aggiornata (fino al 2000) nel mio sito presso l'Osservatorio di Arcetri.

Nel 2001, a Reggio Emilia, si tenne un convegno del CICAP. Io ero tra i relatori e il sig. Vanoli entrò in sala proprio durante il mio intervento. Prese la parola per le domande dal pubblico, e mi sfidò ad organizzare una sperimentazione medica, su pazienti veri, utilizzando i suoi numerosi metodi naturali. Nessuno tra i relatori al tavolo era medico, e io sudai freddo solo al pensiero di quanti anni di galera avrebbero potuto darci se, da non medici, avessimo mai fatto bere orina a pazienti sottraendoli alle cure vere. Per lui fu comunque un successo, per mesi si vantò del fatto che Comoretto non avesse avuto il coraggio di accettare la sua proposta, evidentemente perché sapevo che la sua sperimentazione avrebbe funzionato.

Successivamente fu vittima di una divertente burla. Nei gruppi Usenet qualcuno gli suggerì di occuparsi del grave problema del DHMO, sostanza chimica pericolosissima rinvenuta persino nei tessuti dei pinguini polari. In realtà il DHMO è una sigla complicata per la comune acqua, H2O, ma Vanoli ci cascò con tutte e due le gambe. Pubblicò sul suo sito il testo della burla, credendolo vero, e affermò che aveva personalmente eseguito analisi sulla pericolosa sostanza, confermandone la pericolosità.

Scoprii che aveva iniziato la carriera vendendo una specie di tubo Tucker per risparmiare carburante nelle auto, uno dei classici delle patacche. E nel 2002 ospitò sul suo sito la pubblicità del dott. Tullio Simoncini, un medico che sostiene che il cancro sia solo un'infezione micotica. Simoncini fu radiato dall'ordine in seguito alla morte di una paziente, e il sito di Vanoli venne oscurato.

Durante le indagini su Simoncini il suo sito fu sequestrato dalla guardia di finanza.

Ogni tanto lo ritrovavo, come "consulente" di associazioni alternative, ma non me ne occupai più. Finché qualche anno fa non mi chiamò il direttore di Arcetri. Un certo Vanoli aveva minacciato di querelare l'Osservatorio in quanto nel suo sito era pubblicata una pagina fortemente diffamatoria nei suoi confronti. Certo, tutto quanto vi era riportato erano suoi scritti, ma evidentemente accostare troppe panzane in una pagina sola era chiaramente diffamatorio. Qualcuno dei suoi clienti avrebbe potuto capire con chi aveva a che fare. Spostai la FAQ dove si trova ora, e lasciai sulla mia pagina del sito di Arcetri solo un link. Non bastò, dopo poco arrivò una nuova richiesta di rimozione, questa volta ignorata, perché anche un link è diffamazione. Ah, venivo anche diffidato dal raccontare questa storia in pubblico.

Delle teorie di Vanoli si occupò poi, con molta maggior competenza, il dott. Salvo di Grazia, nel suo blog "Medbunker". Rimando al suo articolo per una attenta disamina delle cavolate megagalattiche interessanti teorie.

Ed ultimamente il nostro è stato intervistato in qualità di consulente sulle tematiche di medicina ed ambiente del Movimento 5 Stelle, sfoderando un repertorio purtroppo solo parziale delle sue teorie. Ma sufficiente a far ridere mezza Italia. Oltre all'immancabile urinoterapia, ha molto colpito l'idea che le vaccinazioni modifichino il DNA e rendano gay, te e i tuoi discendenti. Ci si meraviglia che ci siano in giro così tanti eterosessuali, visto che le vaccinazioni sono obbligatorie da circa mezzo secolo. E per fortuna non ha parlato di UFO, antigravità, creazionismo, fusione fredda o DHMO. Chissà, forse ora minaccerà di denuncia anche il giornalista.

Il M5S ha preso le distanze ma troppo tardi, Internet non dimentica e quindi è stato fin troppo facile ritrovare le discussioni il cui le opinioni di Vanoli venivano molto apprezzate. A difesa dei grillini, probabilmente nessuno si era preso la briga di consultare la Vanoli FAQ: hanno solo visto uno che portava supercazzole brematurate con scappellamento a sinistra spiegazioni scientifiche alle teorie del guru, l'AIDS è un complotto, i vaccini fan malissimo (vedi la posizione del M5S Lombardia sull'abolizione delle vaccinazioni obbligatorie), e via ad applaudirlo.

Insomma vale un vecchio slogan: se lo conosci lo eviti. Ma per conoscerlo serve informarsi, e quindi sono contento di non aver ceduto alle minacce di querela.

mercoledì 13 marzo 2013

Addio ad una amica


Se sei fortunato nella vita ti capita di incontrare una persona eccezionale, una di quelle che ha fatto un pezzo di storia, che ha lasciato un segno, nella vita di tutti i giorni e nella società in cui viviamo. Quelle veramente eccezionali non ti accorgi di chi siano se non dopo averle incontrate e cominciate a frequentare. Ti rendi subito conto che hanno uno spessore, ti trasmettono qualcosa, ma ci tengono a che tu ti rapporti con loro per le persone che sono, e non per quel che rappresentano.

Trent'anni fa ho incontrato, per caso, una di queste persone. Una signora che è stata una specie di zia nei miei anni di università a Pisa, conosciuta perché, comunista storica, ha voluto avvicinarsi alla religiosità cattolica, e ha cominciato a frequentare la parrocchia che frequentavo anch'io. La cosa non ha funzionato, per lei, ma l'amicizia è rimasta.

Il nome all'inizio non mi diceva niente, Teresa Mattei mi ricordava solo il Mattei dell'ENI, con cui non c'entrava nulla. Ma nelle tante serate a cena insieme, ogni tanto saltava fuori un riferimento a Togliatti, alla Costituente, alla resistenza. E pian piano ho scoperto chi era quella signora sulla sessantina, con la parlata sempre pacata. Tra le fondatrici dell'UDI, la più giovane  partecipante alla Costituente di cui fu segretaria. Molte cose su di lei mi sono arrivati da racconti di altre persone, lei non raccontava mai le cose di cui vantarsi, i gesti "eroici", come la storia della sua tesi di laurea. Raccontò del fratello, suicidatosi per non tradire i compagni sotto la tortura dei nazisti. Un aborto, imposto per motivi di partito, non stava bene che una dirigente comunista avesse un figlio illegittimo.

Ed episodi più divertenti, come quando un controllore la scoprì, vestita semplicemente e che mangiava una mela, nel vagone riservato ai parlamentari: "E tu che ci fai qui?" "Sono deputata, devo andare alla Costituente" "Sì, raccontane un'altra". O la famosa storia delle mimose. Nell'UDI si parlava di che fiore associare all'8 Marzo, e vennero tirate fuori addirittura le orchidee. "E chi se lo può permettere, sono matte?" Così lei propose un fiore semplice, che si può trovare nei campi, senza stare a spendere. Mi confermò quello che avevo sempre sospettato leggendo "Il barone rampante": Calvino amava arrampicarsi sugli alberi. E tante, tante discussioni sulle cose più disparate, dagli anni di piombo, ai figli, ai diritti dei bambini. Si lavava i piatti della cena assieme, con uno strano grembiule che lei aveva inventato per gli operai nelle fabbriche, se finiva dentro un macchinario si sfilava senza trascinarci dentro chi lo portava.

Finché lei non si è trasferita ad Usigliano, un microscopico paesino dell'entroterra pisano, e io a Firenze, a fare l'astronomo. L'ho rivista una decina di anni dopo, raccontava ad un convegno del suo lavoro per il diritti del bambini alla comunicazione. Passammo una serata assieme, in cui ritrovai la sua passione, il suo modo insieme pacato e infervorato di affrontare il mondo.  Poi non l'ho più rivista. Qualche mese fa l'ho sentita rammentare da Benigni, nel suo spettacolo sulla Costituzione. E oggi un'amica comune mi ha segnalato l'articolo di Repubblica che ne riferiva la morte, a 92 anni.

venerdì 8 marzo 2013

Eroe o traditore del PIL?

Nell'ultmo mese mi sono dato da fare per aumentare il PIL. La causa un incidente stradale in cui sono rimasto coinvolto con il mio scooter elettrico. Tra danni a me e all'altra auto, spese mediche, ticket ecc. probabilmente ho messo in moto circa 2-3000 euro, una manna di questi tempi.

Ma nello stesso tempo mi sono dato da fare per non aumentarlo. Lo scooter l'ho riparato da me, spendendo circa 120 euro di pezzi di ricambio per sistemare il danno qui sotto. Per confronto la proprietaria dell'auto, con danni essenzialmene al paraurti, ha pagato al carrozziere circa 8 volte tanto. Soprattutto mi sono guardato bene da andare per avvocati. Mi sembrava di aver torto, l'ho ammesso e ho pagato senza cercare di ottenere un concorso di colpa, che con un buon avvocato e senza testimoni riesci sempre a spuntare, e che magari forse anche un po' ci stava. Quindi niente lavoro per l'avvocato, niente soldi per i danni fisici che ho subito (fermo di un mese), niente aumento dell'assicurazione per la signora. Potevo tranquillamente raddoppiare il giro di soldi coinvolto, probabilmente anche triplicarlo o quadruplicarlo.


Nel frattempo, forzato a casa, ho imparato a panificare con la pasta madre. Ho praticamente azzerato le mie visite dal panettiere. Niente di confrontabile con le cifre di cui sopra, siamo a pochi euro la  settimana, ma è nella stessa linea.

Tutto questo per riflettere un attimo. Il mio comportamento irresponsabile, se adottato a livello nazionale, porterà ad un sacco di avvocati, assicuratori, meccanici, carrozzieri (e panettieri) che non avranno da lavorare. Siamo in crisi, c'è bisogno di lavoro. Occorre rilanciare la crescita. Apparentemente un ottimo sistema sarebbe aumentare gli incidenti stradali, possibilmente incoraggiando i contenziosi.

E continuo a chiedermi, con tutti i bisogni reali della gente, possibile che per far andare l'economia occorra continuare ad acquistare auto che non stanno più nelle strade, telefonini e computer nuovi (qello con cui scrivo è un portatile del 2003 che funziona benissimo), evitare di riparare le cose (ho appena aggiustato il microonde dei miei figli, usando un integrato recuperato da un vecchio TV), e invocare una crescita che ormai fisicamente non ha più spazio dove avvenire?