Rilancio un'iniziativa di alcuni ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che, a seguito degli avvisi di garanzia per omicidio colposo inviati dalla Procura della Repubblica dell'Aquila ai componenti della Commissione Grandi Rischi e a dirigenti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, hanno scritto una lettera (che consiglio di sottoscrivere) al Presidente della Repubblica.
In questa assurda storia il Procuratore della Repubblica Alfredo Rossini ha inoltre affermato:
"I responsabili sono persone molto qualificate che avrebbero dovuto dare risposte diverse ai cittadini. Non si tratta di un mancato allarme, l'allarme era già venuto dalle scosse di terremoto. Si tratta del mancato avviso che bisognava andarsene dalle case".
Vorrei ricordare al Procuratore della Repubblica Alfredo Rossini che, allo stato attuale delle conoscenze, non esiste un precursore sismico attendibile per mettere in atto l'evacuazione di una città, per cui non si può avere la certezza che un evento sismico accada e non si può neppure sapere dove e quando accadrà. Chi poteva prendersi la responsabilità di una decisione del genere, ovvero di evacuare mezza regione Abruzzo interessata dallo sciame sismico?..... Per quanto tempo?.....E sulla base di cosa? Su previsioni di questo genere (vedi quarta risposta, l'articolo era stato anche riportato sul quotidiano "Il Capoluogo d'Abruzzo", ma attualmente non è disponibile in quanto l'archivio del giornale è in ristrutturazione). Si immagina se veniva evacuata Sulmona e gli abitanti venivano trasferiti a L'Aquila......?????
Vede Sig. Procuratore, le condizioni necessarie e sufficienti per determinare scientificamente un precursore sismico sono:
- l'osservabilità dell'evento
- la determinazione quantitativa dell'evento
- la determinazione delle correlazioni causali con il terremoto
- la costruzione di un modello fisico-matematico che spieghi l'evento, che ne permetta la discriminazione, la localizzazione spazio-temporale e che permetta a chi segue la stessa procedura il raggiungimento degli stessi risultati.
I fenomeni indotti da rocce sotto stress tettonico come emissioni di gas radon, perturbazioni del campo elettromagnetico, sciami sismici ecc sono solo indizi che non permettono una predizione esatta del fenomeno.
Senza un precursore sismico non è possibile quindi discriminare ne il luogo preciso ne l'ora in cui avverrà un terremoto.
L'unica cosa da fare è sfruttare al massimo le conoscenze che abbiamo a disposizione. Siamo infatti a conoscenza:- di quali sono i paesi e le citta a rischio sismico,
- della massima intensità sismica attesa su una certa area,
Basterebbe quindi fare prevenzione per limitare i danni di un sisma mediante la messa in sicurezza degli edifici o la costruzione secondo severi criteri antisismici. In Giappone e in California, un terremoto di intensità pari a quello Aquilano, non avrebbe fatto vittime e avrebbe creato danni decisamente minori.
A L'Aquila, in un'area ad elevato rischio sismico, "il palazzo del Governo" ovvero la Prefettura e l'ospedale, due edifici che in gergo vengono definiti "strategici" ovvero che in caso di calamità devono funzionare per coordinamento e soccorso, sono stati resi inagibili dal sisma.
In una città con un tale Rischio Sismico è inammissibile che
- edifici relativamente nuovi siano crollati,
- la prefettura sia crollata,
- l'ospedale (inaugurato nel 2000) sia stato reso inagibile.
- non esistesse un Ufficio di Protezione Civile,
- non esistesse un piano di emergenza provinciale (obbligatorio per legge dal 1989, personalmente ho partecipato alla redazione di quello per la Provincia di Udine),
Mi chiedo poi, perchè gli edifici strategici non sono stati messi in sicurezza con azioni di consolidamento?
E la magistratura che fa.......?? C'è un evidente problema di mancata prevenzione ed invece di indagare sugli amministratori, che non hanno ottemperato alle leggi vigenti, si indaga sulla mancata previsione!!
Previsione.........dare l'allarme.... che belle parole..... Per trovare un precursore sismico, ci vuole la ricerca...... ma senza finanziamenti alla ricerca, senza ricercatori (o con ricercatori con contratto co.co.pro a tempo determinato, pagati due lire, senza certezze per il futuro che magari devono andare sui tetti per farsi sentire) che ricerca si può fare........ Dovrebbero essere indagati anche tutti i governi che tagliano indiscriminatamente risorse alla ricerca..... o no?
6 commenti:
non credo che il post verra mai letto da quelli che decidono ma spero che possa servire a sensibilizzare le persone normali.
fioba non loggato
Mi e' appena arrivata la notizia che la Gelmini ha dichiarato che non ci saranno tagli alla ricerca, ma una seria lotta alla burocrazia e relativi sprechi negli enti.
Entrambe sono buone notizie. Non credo sia rimasto molto da sprecare, ma una migliore efficienza e' sicuramente possibile.
Quoto la buona novella, ammesso che non siano parole di politico.
Temo anch'io, col Fioba, che il tuo e il suo post non saranno letti da chi dovrebbe.
Ma credo sia fondamentale oggi cercare di portare delle voci assennate nel mare del web.
Ciao Ganni, mi servirebbe un tuo parere qui:
http://ipensieridelfioba.blogspot.com/2010/06/lignoranza-scientifica-di-antonio.html
Ciao
Massimo
Leggo solo ora e mi scuso, ma perchè, secondo voi, il post non dovrebbe essere letto dai soggetti ai quali è indirizzato? Basta farglielo pervenire!
Oltre che pubblicarlo qui o su altri blog, sarebbe stato opportuno, anzi, indispensabile, inviare il testo direttamente al destinatario: AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA!
Al di là delle ragionevoli prese di posizioni sulle modalità di costruzione in zone sismiche non sembra essere molto d'accordo il Geologo Antonio Moretti dell'Università dell'Aquila, in una celebre intervista andata in onda circa un anno fa, sull'operato dell'INGV e della Protezione Civile sul terremoto dell'Aquila:
http://www.youtube.com/watch?v=lbsact1GabA
Che ne pensa?
P.S. anche Moretti ha rigettato gli studi di Giuliani per fallacia nel metodo, ma procede per altre strade...
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