domenica 23 novembre 2008

Straker e telemetri

Il mitico comandante Straker, eroe della mia prima adolescenza, ha messo sul suo blog la prova "da tribunale" che dimostrerebbero come le scie degli aerei siano chimiche. (Certo, Marcianò non è Ed Bishop, ma tocca accontentarci).

Come sappiamo dalla fisica, per ottenere condensazione e cristallizzazione del vapore emesso dagli scarichi di un aereo servono temperature molto fredde, che di solito si trovano a quote elevate, quasi sempre sopra i 7000 metri, e di rado sotto gli 8000. Quindi lui, dopo aver raccolto 4000 euro con una colletta, ha acquistato un binocolo-telemetro laser con cui verificare quel che ha sempre detto, che gli aerei rilasciano scie a quote inferiori.

La prova consiste in un filmato di un aereo con scie, in cui per un istante il telemetro segna la distanza di 1347 metri. Nel suo blog Paolo Attivissimo nota immediatamente come il video non possa essere autentico, nel senso di riportare quel che si vede dentro il telemetro, perché questo non è dotato di zoom e il filmato invece esegue una vistosa zoomata. E quindi Straker precisa che il filmato è composto da un montaggio delle scritte prese attraverso l'oculare del telemetro, con una webcam, e una ripresa fatta con la sua telecamera con "zoom da brividi".

Per fugare i dubbi, Straker-Marcianò ha anche messo sul blog una foto dell'accrocco che tiene insieme webcam, telecamera e telemetro. Pensando bene di grigliarla, casomai si capisse troppo. Quindi vi fornisco la stessa immagine, de-grigliata.

A questo punto la prova non dice nulla. Come si fa a valutare qualcosa se non si dispone dei dati originali? Costava così tanto mettere in rete il filmato preso con la webcam, anziché usarlo solo per estrarci le scritte? Straker sostiene sia venuto sovraesposto, e quindi illeggibile. Ma dopo alcuni giorni, un nuovo filmato con l'esposizione corretta era poi così difficile da fare? Il tutto mi fa sospettare una possibile spiegazione per la lettura falsata, anche ammettendo che sia stata davvero ottenuta puntando l'aereo e non una vicina collina. Ma senza filmato non posso dire nulla.
(Poco dopo che scrivevo questo, Straker ha gentilmente pubblicato un nuovo filmato, e quindi l'ho commentato sotto).

Nel post c'è anche una foto dell'oggetto, e la cosa mi ha subito dato una sensazione di deja-vu. Quella immagine, infatti, è molto simile a quella riportata sul sito del costruttore. Con un po' di fotoritocco, ho ottenuto quindi, per divertimento, l'immagine a fianco. Un po' più chiara, il riflesso nelle lenti è chiaramente differente, meno sfocata, e ho volutamente lasciato il bordino bianco. Ma corrisponde in modo impressionante all'inquadratura del telemetro sul divano di Straker. Non dico che sia un falso, non voglio neppure pensare che il Comandante abbia imbrogliato chi gli ha generosamente fornito 4000 euro. Ma un'inquadratura che ci fornisse qualche pixel in più dell'oggetto, rispetto a quanto visibile in rete, poteva darcela? Il telemetro non si vede neppure nella foto d'insieme.

La distanza di un aereo la si può calcolare ragionevolmente bene anche senza telemetro. L'immagine a fianco riporta un aereo decollato da poco, passato ieri vicino a casa mia. Purtroppo la messa a fuoco della macchina è difettosa, sono costretto ad usare il fuoco manuale, e si vede. Per chi vuol smanettare nei dati exif, l'ora è sbagliata (segna ancora l'ora legale). La distanza è stimabile tra 5700 e 6100 metri, e la quota è circa 2000 metri. Il tutto si può dedurre dalla scala del sensore, che è di 6,67 secondi d'arco per pixel.

Questo invece è l'aereo passato sopra il mio ufficio di cui parlo in un commento del post precedente. E' probabilmente un 737-800, nel qual caso la quota è di 11500-12000 metri. Si sentiva distintamente il rumore dei motori.

Per concludere ricordo che le condizioni per la formazione di contrail non sono quelle indicate nel post del comandante. Contrail non persistenti (come quelle del 737 qui sopra) si formano SEMPRE se l'aria è abbastanza fredda. Cioè se si sale abbastanza di quota. Le condizioni (approssimative) indicate da Straker sono quelle per la formazione di contrail persistenti, quelle che rimangono ore in cielo.

Seconda puntata


Straker ha pubblicato un nuovo filmato, in cui si vede l'oculare del binocolo (ma stranamente non il CORPO del binocolo: come sa chiunque ne abbia uno, nei binocoli gli oculari sono molto più stretti del corpo, e questo sborda vistosamente). Poi un edificio a 558 metri. Considerando un'altezza di 3.5 metri per piano, si ricava una scala di 0,01 gradi/pixel. Il campo vignettato è di soli 3 gradi, evidentemente l'ottica della webcam lo limita parecchio.

Ora facciamoci due conti sul quadrimotore a 1858 metri. Lo si vede proprio di pancia, non ci sono problemi di prospettiva, è lungo 75 pixel e largo 70. Cioè 24x22 metri. Notevole per un quadrimotore, forse è un modello "bonsai". Certo, se si considera che il campo "dovrebbe" essere di 5 gradi, le dimensioni vengono sui 40 metri, quelle di un "tanker" per rifornimento in volo di aerei. Ma allora il palazzo inquadrato all'inizio ha piani alti 6 metri, e terrazzi con balaustre di quasi 2 metri.

Torniamo al primo filmato. Quando l'aereo è circa perpendicolare all'osservatore, al secondo 50, le ali appaiono parecchio più corte della carlinga, sembra una vista laterale. A seconda del modello di aereo, potrebbe essere fino a 45 gradi dalla verticale. Questo abbasserebbe un po' la quota (fino a circa 1000 metri), ma comunque anche ipotizzando sia visto molto di lato, il massimo di distanza laterale sarebbe sotto il km. In 50 secondi, un aereo che viaggi a 500 km/h (lento) fa 7 km. All'inizio del filmato, quindi, dovrei vedere un aereo che è a 1 km di quota, distante 7 km, e disassato di meno di 1 km. Praticamente punta dritto verso di me (e 5 volte più piccolo, ma con lo zoom non si capisce). Proprio quel che NON si vede, la carlinga è sempre vista ben di lato. L'immagine a fianco dovrebbe rappresentare un aereo a circa 5-6 km di distanza, poco più di 1 km di quota, che punta dritto verso di noi. Portiamo la quota a 10.000 metri (per far tondo), il disassamento a 6-10 km, e la distanza a 10 km (40 secondi a 900 km/h) e tutte le prospettive tornano. Dimenticavo, fossi Straker mi farei rimborsare la telecamera con zoom, se un aereo a 1300 metri si vede così male, le ottiche sono veramente rovinate.


Terza puntata


All'inizio volevo credere che Straker avesse visto una falsa lettura sul telemetro, e ci avesse costruito sopra il primo video. Poi che fosse semplicemente un falsario"per la causa" (non riesco a far funzionare sto maledetto telemetro, ma IO SO che gli aerei sono bassi, e quindi faccio un fotomontaggio).
Ma che fosse un truffatore proprio non mi capacito. Come si può essere così (mettete voi l'aggettivo) da intascarsi 2000 euro(*) forniti dai vostri ammiratori, imbrogliandoli in un modo che non regge una settimana, e rischiare di bruciarsi la carriera? Perché non mi risulta Marcianò faccia altro nella vita che occuparsi di scie chimiche, sicuramente non altro di significativo. Se frega i suoi sostenitori, non gli resta nulla.

Purtroppo non ci sono dubbi. Già il fatto che Marcianò abbia presentato due fatture differenti (nella prima aveva sbagliato a calcolare la somma) per UN acquisto lascia perplessi. Uno dei sottoscrittori della colletta ha scritto alla ditta da cui è stato acquistato il telemetro, che ha confermato i dubbi.
Questa storia, iniziata come divertente (è sempre uno spasso trovare le numerose falle delle "prove" del Comandante Straker) si è chiusa in modo solamente squallido. E me ne dispiace.

(*) Precisazione. La cifra è una stima prudente della differenza tra il costo dei due telemetri. Non so quale esattamente abbia acquistato Marcianò, e non so quanto abbia raccolto con la colletta. Sta di fatto che chi gli ha dato i soldi glie li ha dati per il modello più caro, a Luglio aveva già i 700 euro per il modello economico. E il modello caro nessuno, finora, lo ha visto se non in fotomontaggio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao gianni! girando qua e là in internet ho trovato le tue riflessioni in libertà...
ne approfitto per salutarti, con un abbraccione come ai vecchissimi tempi
marta

vale56 ha detto...

A quanto pare straker ha comprato il telemetro da 200$ e non quello da oltre 3000$
Rev stone su scie chimiche.org, visto che straker come taroccatore vale poco e ha lasciato l'id dell'ordine, ha chiesto alla ditta che ha venduto il telemetro e la risposta è stata:

> Fabio,
>
> I received another email regarding this issue and I took a look at the
> screenshot again. The item on that screenshot is not the item that was
> ordered. There is model 4000 on screenshot, while the customer ordered
> model 2500.
>
> I have no idea why on the screenshot you provided a link to it has model
> 4000 in the order. I'm not saying it's definitely a fake screenshot, but it
> looks suspicious.
>
> Sincerely,
> I*** M*****
> eCommerce Manager
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> www.ScopesBestBuy.com
> www.RedSoldier.com
>
> 4621 South Cooper Street
> Suite #13154
> Arlington, TX 76017
> phone: 817-453-0831, ext.121
> fax: 817-288-0790
>
>
> -----Original Message-----
> From: Rev. Stone [mailto:rev.stone@libero.it]
> Sent: Tuesday, November 25, 2008 2:48 AM
> To: sales
> Subject: Question request

Gianni Comoretto ha detto...

Non avevo dubbi di questo, ormai,da quando Straker ha presentato DUE fatture, contraddittorie, per il medesimo acquisto. Ricordate il prode alleato Galeazzo Mussolesi, che rifaceva autografa la firma "gucci" sui capi firmati che vendeva ai commilitoni?

Ma non mi sbilanciavo non volendo infierire. Ah, ho anch'io una risposta indipendente dalla ditta costruttrice, sullo stesso tono.

E gran finale, il filmato dell'aereo nella seconda prova è preso da un suo vecchio filmato PUBBLICO!

L'unica cosa che non riesco a spiegarmi e' perche' Straker abbia buttato alle ortiche lo scopo della sua vita (cosa fa di altro di significativo?) per una truffa da pochi euro. Sarebbe come se un dirigente di banca fosse beccato a rubare le elemosine.

Unknown ha detto...

Buongiorno. Insieme ad alcuni amici, appassionati
di temi politici, economici e sociali, stiamo costruendo uno
spazio web, intitolato "Idee a confronto", nel quale vorremmo
discutere, in maniera pacata e serena, tutta una serie di
argomenti, per comprendere meglio quello che definiamo il
nostro spazio-tempo.

Siamo convinti che ascoltare pareri, in particolare di chi
si occupa, studia e approfondisce determinate tematiche, sia utile e
costruttivo ed inoltre permetta ad ognuno di noi, di chiarire
e maturare le proprie idee, evitando il qualunquismo, dilagante
negli ultimi tempi. Lo facciamo per noi stessi e per tutti
quelli che ritengono l'approfondimento e il dibattito,
fonti rinnovabili di crescita personale e sociale.

Ci farebbe molto piacere ascoltare il vostro
punto di vista sulle tematiche che proponiamo
e pubblicarlo, con il vostro consenso, sul nostro sito.

All'inizio proporremo temi abbastanza aperti,
poi a seguire argomenti sempre più specifici, per snocciolare
più a fondo le questioni. A fine articolo, inseriremo
una brevissima presentazione (2-3 righe al massimo) e il link
dell'autore per dare la possibilità ai nostri visitatori di
conoscere meglio la fonte e visitarne per intero il sito web.

Pertanto, se lo gradite, attendiamo con interesse il vostro
contributo sul primo approfondimento lanciato, riguardante
il tema delle liberalizzazioni:
"NEL SETTORE DEI TRASPORTI A CHE PUNTO SIAMO?"

Nella speranza di riuscire a coinvolgervi nella nostra iniziativa,
e proponendovi comunque uno scambio link con il nostro sito,
vi salutiamo e vi auguriamo un buon proseguimento nei vostri lavori.

Lo staff di "Idee a confronto"

www.ideeaconfronto.altervista.org
infopuntidivista@gmail.com

Nota.
Precisiamo che l'idea è del tutto sgombra da finalità politiche o di reclutamento.