lunedì 1 giugno 2009

Brevetti e scie

Tom Bosco, redattore della rivista Nexus, ha accettato un dialogo con Paolo Attivissimo sul tema delle scie chimiche. Il dialogo ha la forma di articoli sui rispettivi blog.

Recentemente ha pubblicato un lungo articolo, che francamente aggiunge poco di nuovo a quel che già è stato ampiamente smentito.

Un paio di elementi sono comunque argomentativi. Viene mostrato un filmato in cui un aereo rilascia condensa (o quel che è) da tutto il bordo alare, e Bosco afferma che era a quota troppo bassa perché si trattasse davvero di condensa. Riporta quindi una lunga lista di brevetti, che mostrerebbero come ci sia un'intensa attività riguardo la produzione di scie chimiche.

Sul filmato posso dire poco. Ho fatto qualche calcolo sul cambiamento delle dimensioni e della prospettiva, ma posso solo dire che quell'aereo è ad una quota compresa tra 5 e 12 km, decisamente poco utile. Sapendo la scala dell'immagine si potrebbe essere molto più precisi. Dai radiosondaggi comunque si vede che quel giorno l'aria era fortemente sovrasatura rispetto al ghiaccio intorno a 5700 metri, con una temperatura intorno ai -17 gradi. C'erano quindi condizioni per la formazione di scie di condensa aerodinamiche discretamente persistenti. Condizioni per la formazione di contrail erano presenti dai 9 km in su, e a 9 km erano probabilmente persistenti.

Sui brevetti invece si può dire di più. Innanzitutto posso brevettare praticamente qualsiasi cosa. Il brevetto non significa che quella cosa sia costruibile, che sia stata costruita, che se fosse costruita funzioni, e tantomeno che la si possa usare. Significa solo che se la si costruisce, occorre pagare i diritti a chi detiene il brevetto.

I primi due brevetti (4948050 e 4412654) descrivono apparati per spruzzare qualcosa da un aereo. Grazie, mica lo sapevamo che si usano aerei per irrorare, e che quindi sia tecnicamente possibile montare un irroratore su di un aereo.

Il terzo è più interessante. Descrive come si possa spargere bario in forma atomica (ma non era in polvere?) mescolando un 7% di bario nell'idrazina di un razzo. Il tutto crea una nube tenuissima (si tratta di al massimo un etto di roba) nell'alta atmosfera, che può essere seguita per la sua fluorescenza in modo da studiare i venti dove nessun pallone riuscirebbe ad arrivare. Naturalmente il tutto funziona solo con l'idrazina, se metti una percentuale significativa di bario nel kerosene di un aereo grippi il turbofan. E naturalmente il bario nella scia è del tutto invisibile finché non viene ionizzato dagli ultravioletti. E quando questo succede, si potrebbe identificare a colpo la caratteristica linea spettrale.

Il quarto parla di un fantasioso metodo per assorbire l'acqua di una nube usando quei polimeri superassorbenti che ora van di moda per trattenere l'acqua nei vasi di fiori. Si sparge quella roba su di una nube e voilà, ci si ritrova a terra tonnellate di roba gelatinosa, utile appunto da mettere nei vasi. Il brevetto non spiega meglio di così, e non spiega l'utilità del far piovere gelatina invece di acqua. Un esempio da manuale di brevetto inutile, mai provato, e che nessuno (spero) proverà mai.

Il quinto descrive in dettaglio un'idea "alla Teller" di spargere polveri metalliche in aria pr contrastare l'effetto serra. Ad occhio i conti su cui si basa sono pure sbagliati, e sicuramente non abbastanza dettagliati per garantire il funzionamento della cosa (aggiornamento: mi sono fatto due conti e come viene descritta aumenterebbe l'effetto serra. Forse con sostanze diverse...). Almeno Teller i conti li faceva giusti, anche se l'idea resta demenziale. Non esiste nessuna prova che l'idea sia mai stata seriamente presa in considerazione da qualcuno, o sperimentata anche solo su piccola scala.

L'ultimo brevetto riguarda un generatore di fumo, del tipo di quelli in dotazione alle "Freccie tricolori". Anziché usare olio (correggo: vaselina), questo impiegherebbe delle polveri colorate, ma l'idea è la stessa, fare una sorta di traccia fumogena che segua per un breve tratto un oggetto in volo.

Insomma un paio di idee variamente folli, un oggetto che con gli aerei non c'entra nulla ma che se fosse usato per le scie permetterebbe di farne facilmente analisi chimiche, e tre apparati per cose che tutti abbiamo visto fare ad aerei. Niente che dimostri neppure la possibilità tecnica di spargere materiale su scie lunghe centinaia di km e abbastanza larghe da essere viste dal satellite.

Ma manca il clou, il brevetto di Bernard Eastlund che sarebbe alla base del progetto HAARP usato, secondo i sostenitori del complotto, per la modificazione del clima su scala globale. Il brevetto descrive in dettaglio cosa servirebbe per modificare in modo significativo la ionosfera. Gli effetti di queste modifiche, necessariamente su scala locale, non sono ben chiari, ad es. non è probabile influenzino in nessun modo il clima. Ma poco importa, Eastlund afferma che serva almeno un watt per centimetro quadro (1W/cmq). Una potenza decisamente altina, da forno a microonde, e circa 100 mila volte maggiore di quella che riesce a fornire HAARP (10 microwatt/cmq) . Occorrerebbero poi antenne decisamente più direttive di quelle di HAARP per anche solo sperare di poter alimentare l'impianto con solo una decina di grosse centrali atomiche, o turbogas. Quindi quel brevetto dimostra oltre ogni dubbio che HAARP non potrà mai essere usato per modificare in modo significativo la ionosfera, o anche solo disturbare le comunicazioni. Figuriamoci cambiare il clima, scatenare terremoti o influenzare le votazioni (lo so, Bosco non afferma queste ultime)

Giacché ci sono, anche Corrado Penna afferma una cosa divertente. Siccome gli aerei seguono aerovie, è rarissimo che si vedano incroci sulle nostre teste. Caspita, quanti incroci ci saranno, due-tre per regione, no? Be', questa e' la cartina delle aerovie in Toscana e dintorni, contate gli incroci. Il cerchio rappresenta la zona visibile sopra casa mia fino a 15 gradi dall'orizzonte (una spanna, più o meno). Anche tralasciano il nodo di Firenze, sarebbe troppo facile, ci sono ben 5 incroci che posso vedere. Anche spostando il cerchio faccio veramente fatica a trovare una zona senza rotte e senza incroci.

Quindi, quotando Bosco, è vero che Esiste in rete una mole di documenti, brevetti, analisi, discussioni, tale che chiunque sia dotato di sano buonsenso e un minimo di volontà e intelligenza potrà valutare e discernere come stiano realmente le cose.

P.S.: Ho appena scoperto, leggendo il sito tankerenemy, che vengo pagato 6000 euro il mese, più un bonus per ogni post probabilmente dell'ordine del migliaio di euro, per la mia attività di disinformazione. Quindi questo post vi arriva grazie alle generose donazioni del Nuovo Ordine Mondiale e di un certo S.M.O.M., che non ho idea chi sia ma lo ringrazio lo stesso.

42 commenti:

Nico ha detto...

Primo.
La PAN non usa olio per far le scie ma vaselina rilasciata sulla turbina caldissima.

markogts ha detto...

Gianni, mi hai anticipato, avevo una mezza idea di scrivere le stesse cose, ma... era una bella giornata! :-P Aggiungo solo una postilla: leggendo (svogliatamente, lo ammetto) il primo dei brevetti elencati dal Bosco, mi è sembrato di capire che il nocciolo del brevetto non fosse lo spruzzatore in sé, ma il fatto che venisse azionato a velocità variabile da un motore a corrente alternata con inverter invece di un corrente continua con controllo del campo.

Dalle mie parti si commenta così: "Grasso el dindio..."

Gianni Comoretto ha detto...

Si', sono spruzzatori con dei vantaggi tecnologici, ma la sostanza e' che spruzzano. Ma che si possa spruzzare da un aereo non serve consultare i brevetti per saperlo. Bella l'espressione.

Quello che mi sembra importante e' il brevetto di Eastlund. Come dice Bosco, e' alla base delle teorie che vedono HAARP come strumento per di tutto e di più.

Ma se il brevetto dice chiaramente che HAARP e' "sotto" di centomila volte rispetto a quello che serve, be' forse qualcosa non torna.

markogts ha detto...

Sì, questo è un tema che similarmente avevo abbozzato sul blog di Darko. Secondo me, il clima (nel senso di assieme di condizioni meteorologiche su scala globale e a lungo-lunghissimo periodo) lo puoi influenzare in due modi: o vai di forza bruta, mettendo in gioco potenze paragonabili a quelle degli altri attori (in primis l'irraggiamento solare) e non serve nemmeno la carta da formaggio per capire che la strada è impraticabile, oppure giochi di fino. Cioé: col principio della farfalla che crea l'uragano, controlli tutte le farfalle del mondo, simuli il globo al computer, scuoti la farfalla giusta al momento giusto e ottieni lo scopo. Fuor di metafora, la seconda via è quella che stiamo facendo a ritroso con il riscaldamento globale: sappiamo che c'è, sappiamo che c'è la CO2, e cerchiamo di capire la correlazione. Mi pare però che anche questa "via" non sia ancora una "autostrada a tre corsie" tanto affidabile da permetterci di far piovere su Sanremo ogni volta che i Marcianò escono di casa senza ombrello :-)

Ricapitolando: con un banale bilancio energetico vediamo che HAARP non può lavorare di forza bruta. Se lavora "di fino" (tenendo conto che l'altroieri ancora non sapevo che tempo avrebbe fatto oggi) gradirei una spiegazione dettagliata su quello che gli "haarpisti" sanno e il resto del mondo dei meteorologi e climatologi non sa.

Gianni Comoretto ha detto...

Una precisazione: HAARP lavorerebbe comunque "di fino". Modificare la ionosfera su un' area di pochi kmq al clima gli fa comunque il solletico, per cui secondo i nostri agirebbe in ogni caso variando qualche piccolo ed influentissimo parametro (non specificato).

Ma anche per far questo serve un mare di energia, che HAARP non ha.

Ho visto poi che il brevetto sullo spargimento di "materiali di Weisbach" (il quinto della lista) viene stra-citato nei siti complottistici, e solo in quelli. Peccato che, come notavo, i conti siano sbagliati. Per poter fare quel che dice nel brevetto, il materiale deve avere una curva di emissione completamente diversa da quanto indicato, e i materiali che indica l'autore non funzionerebbero.

L'unica applicazione sensata dei materiali di Weisbach rimane quella delle retine delle lampade a gas da campeggio, il materiale in questione e' quella specie di cenere che fa luce.

Purtroppo un brevetto non e' un articolo scientifico, e quindi nessuno si prende la briga di contestarlo e correggerlo.

mastrocigliegia ha detto...

Il brevetto [...] Significa solo che se la si costruisce, occorre pagare i diritti a chi detiene il brevetto.

I brevetti, tra l'altro, sono documenti pubblici ed è in cambio della loro pubblicazione che la legge garantisce la protezione dell'idea.
La ratio di questo sistema è di permettere ad altri di migliorare l'invenzione.

E' curioso come il megacomplottone ipersegreto si basi su documenti che tutti possono gratuitamente leggere.

Forse il NWO intende portare in tribunale i rettiliani se questi usano quel certo spruzzatore per sterminare (o sottomettere) l'umanità senza pagare adeguate royalty.
Mi immagino il giudice che deve decidere l'importo da versare...

mc

Skeptic ha detto...

...io invece mi immagino lo psichiatra che cerca di capire quale sia il problema del disegnatore di organigrammi...

brain_use ha detto...

Molto interessante.
Sarebbero dunque queste le basi tecnologiche e scientifiche dei cOmici?
Unite, naturalmente, a un bello strappa-incolla di Appleman e dintorni.
Aria fritta.

markogts ha detto...

Brain, se copiaincollassero qualcosa di Appleman sarebbe già un passo avanti. Al momento ripetono "70% - 40°C - 8000m" come in una madrassa.

Unknown ha detto...

Articolo interessante, il tuo.
Resta, secondo me, il fatto che un pilota d'aereo che desideri essere preso sul serio parlando di scie chimiche potrebbe agevolmente postare 30 secondi di filmato di una scia a 4000m ripresa DA SOPRA.

Basterebbe quello, senza bisogno di "prove indiziarie" come i brevetti che Bosco ha postato e tu hai analizzato.

Ah, naturalmente, potrebbe postare agevolmente un tale filmato, se le scie chimiche esistessero...

Anonimo ha detto...

Ciao Gianni, immagino che conosci questo sito di Eastlund

http://www.eastlundscience.com/

Il mio sogno è che ci sia presto una discussione ampia da parte di chi veramente ha i mezzi e la volontà (oltre alla libertà per non coinvolgimenti che possano influenzare) , discussione, che affronti tutto ciò che gira intorno a tecnologie che influiscono la biosfera del pianeta. Che ci siano già un infinità di fonti a creare interferenze ( inquinamento) è ovvio. Ma l'intenzione espressa di modificare il clima - sempre per il bene di tutti (come l'OGM o i vaccini in autunno) c'è.
Manovre in corso da tempo ci sono.
Il cloud-seeding è una realtà diffusa. Si parla di 60 paesi coinvolti.
Riprese dall' alto con i servi di Google ci sono - immagini che riprendono aeri con scie lunghe a quote basse.
Ma sono discorsi un po' fossilizzati su un aspetto solo - sempre quello delle quote basse.
Non è una credenza ma un fatto che le scie creano coperture nuvolose, e non importa che sia a 5- 6- 7 o ? mila metri.
E una copertura, uno strato che filtra più i raggi del sole nel senso di impedire ad una percentuale di non passare.
E questo dovrebbe creare delle domande.
Il carburante degli aeri poi non è certo vapore acque e tu non lo dici ma tante volte in certe discussioni si riduce a questa formula assurda.
Nel accordo di Kyoto il traffico aereo con le sue emissioni viene inserito, la commissione europea lo esclude.Dal 2011 dovrebbe cambiare ma perché non adesso?
Essere scientifici su una questione tanto grave come il tanto discusso Global Warming e valutare l'impatto di emissioni in tale discussione non richiede l'inserimento di quest' aspetto per una seria valutazione?
Invece non succede.
Su Haarp e impianto "antennistico" scoppiato su tutto il pianeta ci sarebbero tante indagini da a fare. L'inondazione di frequenze nuove avrà una qualche conseguenza per il campo elettromagnetico..
L'uomo sta trasferendo dal sua campo di progettazioni mentale un infinità di cose in un contesto assolutamente non capito. Soltanto il tempo ci insegna le conseguenze grazie ai molteplici effetti collaterali non previsti.
That's life, si impara lunga la strada.
Soltanto che le tecnologie hanno ormai uno spessore micidiale e gli effetti a sorpresa corrispondo.

Ti saluto maria

markogts ha detto...

Il carburante degli aeri poi non è certo vapore acque e tu non lo dici ma tante volte in certe discussioni si riduce a questa formula assurda.-

Cribbio, ma ancora alla chimica di base siamo? Per ogni grammo di cherosene che brucia si ottengono 1,4 grammi di acqua. Su 100 tonnellate di carburante che contiene un Airbus, si generano 140 tonnellate di vapore acqueo. Per portare al 100% di u.r. l'aria (CHE è a 200mb e -50°C), e dunque creare una scia *visibile* bastano 0,06 grammi al metro cubo. Calcola tu quanti metri cubi di scia puoi generare. E questi numeri sono incontestabili, chiedi a qualsiasi fisico o termotecnico.

Inoltre: il contributo alle emissioni di CO2 di cui parla la commissione europea NON C'ENTRA UNA VIRGOLA con il problema delle scie. Anzi, se per assurdo esistesse un aereo a idrogeno, invece che a cherosene, e che non emmettesse un grammo di CO2, con somma gioia di tutti coloro a cui è caro il futuro del nostro pianeta, ebbene, un simile aereo emetterebbe ANCORA PIU' scie di condensazione. Sempre con la stechiometria di base, infatti, un grammo di idrogeno genera 9 grammi di acqua quando brucia, quindi 6 volte più che bruciando cherosene.

E' acqua!!! N I E N T E A L T R O C H E A C Q U A !!!

Anonimo ha detto...

Il traffico aereo contribuisce per circa il 10% all'incremento di
anidride carbonica e quindi al surriscaldamento climatico dell'intero
pianeta immettendo direttamente anidride carbonica, gas e polveri negli
strati piu' alti della troposfera ed in quelli piu' bassi della stratosfera
alterando di fatto la composizione dell'atmosfera.
presenza di
Agenti inquinanti immessi nell'atmosfera, nell'aria e
nel suolo quali: Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx), Ossidi
di Azoto (NOx) e Idrocarburi (HC) - come la presenza del benzene noto
cancerogeno -, e l'inquinamento da polveri sottili ed ultrasottili
(particolato di dimensioni inferiori a 5 e 2.5 micron di diametro). Queste
polveri attraverso i polmoni veicolano direttamente nel sangue e nel
cervello i metalli pesanti (il piombo in primis) liberati dalla combustione
del cherosene (combustibile meno raffinato rispetto al petrolio) e
*
Le patologie da polveri sottili ed ultrasottili: "nanopatologie"
Gli studi scientifici e la comunita' scientifica internazionale dimostrano
ed affermano in modo certo che un numero sempre piu' elevato di malattie
sono causate dalla interazione tra inquinanti ambientali e genetica umana.
E' ormai ben documentato che il particolato ultrafine (le polveri derivanti
dai processi di combustione) attraversa i sistemi di filtraggio, permane
lungamente in atmosfera, e puo' essere trasportato per decine e centinaia di
chilometri, penetra attraverso tutte le barriere e membrane organiche - ivi
compresi i nervi cranici, la barriera ematocerebrale, la placenta, gli
endoteli, le membrane plasmatiche - raggiungendo i nuclei cellulari col
proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo
cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i meccanismi
dell'espressione genica.
Esistono evidenze sempre piu' consistenti di come numerosi inquinanti
introdotti nel corpo umano inducano processi infiammatori cronici che
determinano uno stress cellulare progressivo a carico di tutti gli organi e
i tessuti, aprendo la strada a patologie gravi come aterosclerosi e cancro.
Ma il problema che allarma di piu' tantissimi colleghi, epidemiologi e
pediatri in tutto il mondo, concerne la possibilita' che il danno genetico
colpisca le cellule germinali materne o paterne (causando la possibile
trasmissione alle successive generazioni di lesioni e patologie anche gravi)
o direttamente il feto nel momento piu' delicato del suo sviluppo.
Studi scientifici condotti mostrano l'evidente correlazione tra
l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri
ospedalieri, della mortalita', delle malattie respiratorie,delle malattie

cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi
Multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche e del
sistema cardiovascolare.
L'inalazione delle polveri sottili e ultrasottili provoca riduzione della
funzionalita' polmonare nei bambini, riduzione della speranza di vita,
aumento delle malattie neoplastiche e basso peso alla nascita per
esposizioni avvenute nel periodo di gravidanza e precedentemente....

da medici che operano nell'Alto Lazio, i dottori Gianni Ghirga,. Antonella Litta e Mauro Mocci, hanno indirizzato una lettera aperta a.......



E acqua - solo acqua? E cosa centrano le scie?

Il cielo è pieno di scie ma nojn se ne vuole parlare, neanche parlare. Come mai? Passo e chiudo.

Maria

Anonimo ha detto...

Ho tenuto molto a sottolinearlo, non ha alcuna base
scientifica ma è la semplice osservazione che può fare qualunque uomo
della strada, come sono io quando non ho dati a disposizione. Ciò che
ho detto è che ci sono momenti, e uno è stato venerdì scorso intorno a
mezzogiorno mentre passavo vicino ad Ancona, in cui il cielo è solcato
da decine di scie che si formano a quote talmente basse che è
possibile distinguere distintamente certi particolari degli aerei. .. dice Stefano Montanari

e conferma il meterologo di LA7 nel servizio recentemente messo in onda di Tozzi che Sì le scie formano delle coperture nuvolose....il mio punto di partenza è questo!
Come indago sull' inquinamento delle macchina in città ed altro indago su quello che mi si presenta in forma di scie e velature innocue da un po' di tempo nelle sfere più alte.
Indago sui veli. Ce ne sono diversi.
Si può o non si può farsi queste domande?

Ancora Maria

markogts ha detto...

Voilà subito a cambiare argomento, una volta messa alle strette. Nel post precedente parli di coperture che filtrano i raggi del sole, nel secondo parli di ossidi di azoto e nanopolveri. Peccato che ossidi di azoto e nanopolveri siano trasparenti. A differenza dei cristalli di ghiaccio, tipici delle nuvole e delle scie.

Gli aerei inquinano. Certo. Qualcuno qui lo ha mai negato forse? Pensi che non esistano limiti alle emissioni do SO2, HC, CO, NOx ecc degli aerei? Pensi che l'industria aeronautica non abbia migliorato questo aspetto negli ultimi trent'anni? Ma soprattutto: è fatto forse in maniera deliberata? C'è qualcuno che rilascia ossidi di azoto in più (rispetto a quanto tecnicamente necessario) apposta per avvelenarci? Perché quando si parla di scie chimiche si parla di questo.

Poi: le nanopolveri derivanti dalla combustione di kerosene in eccesso d'aria e a flusso continuo come in un motore aeronautico sono molto minori rispetto a, ad esempio, quelle derivanti da motori diesel o peggio da inceneritori. Considerando poi che gli aerei inquinano a 10 km di altezza, mentre il diesel ce l'ho sotto il naso e l'inceneritore è due vie più in là, permettimi di preoccuparmi più dei secondi che dei primi. Inoltre permettimi di pensare che, se c'è dell'inquinamento rilevato al suolo, questo sia più probabilmente dovuto a migliaia di vecchi diesel e inceneritori (e caldaie a gasolio) che non a due tre aerei passati mezz'ora prima a 800 km/h.

Sui dati epidemiologici non mi sbilancio, non sono esperto, sta di fatto che la chiusura dei centri cittadini al traffico causa pm10 dimostra che "i governi" non (ci) nascondono questo problema. Possiamo discutere se e quanto siano efficaci queste misure, per carità, ma continua a non evidenziarsi un attacco deliberato alla nostra salute.

A proposito di Montanari, evidentemente casca anche lui nell'illusione di Ponzo. Un aereo a 10 km è grande come un semaforo a cento metri, o poco meno della Luna piena. Tu riesci a distinguere le luci di un semaforo a cento metri di distanza? Se guidi e sei ancora viva, presuppongo di sì. Tu riesci a vedere i mari lunari?

Sul meteorologo de la7, non so le parole esatte, se mi dai un link potrò capire meglio. Comunque l'idea di base è che, quando arriva un fronte caldo (e umido) la persistenza delle scie aumenta. Siccome il fronte è più avanzato in alto che in basso, lo stato atmosferico ad alta quota risente per primo della perturbazione in arrivo, dunque l'aumentata persistenza delle scie (soprattutto a ovest) diventa un buon indice per predire il peggioramento del tempo. Questo viene spiegato ai marinai da quando esiste l'aviazione civile. Prima si parlava di cielo a pecorelle, presente?

Poi, cavami una curiosità: da una parte scrivi:
Si può o non si può farsi queste domande?-

e prima scrivi:
Passo e chiudo.-

Se fai delle domande, ti interessano anche le risposte? Sicura di star facendo domande e non proclami? Io ho voglia di chiarirti i dubbi, di rispondere alle tue domande, però lo faccio solo se hai voglia di ascoltarmi. Altrimenti ho parecchie cose più divertenti e facili da fare (sì, perché trovare link a sostegno di ogni affermazione, calibrare ogni parola e cercare di spiegare le cose in maniera semplice non è una cosa che si improvvisa-questo commento è l'undicesima volta che lo rileggo in anteprima).

Per cominciare ad instaurare un dialogo e non un confronto fra sordi, ad esempio: ti è chiaro adesso da dove proviene l'acqua delle scie di condensazione? Ti è chiaro che si possono vedere aerei a occhio nudo anche se sono a dieci km di distanza?

Nico ha detto...

Se vogliamo parlare di inquinamento, gli aerei inquinano. Nessuno dice il contrario. Quello che non inquina sicuramente è la scia di condensa che si lasciano dietro.
La scia oltremodo diventa un'utile testimonianza dell'aumento del traffico aereo degli ultimi anni (basta andare sui siti web di ogni linea aerea e leggere.. sono dati pubblici).

Se vogliamo affrontare il problema dell'inquinamento siamo TUTTI dalla stessa parte. Se vogliamo dare modo a dei pataccari di guadagnare soldi dicendo che le scie sono fatte di metalli, polimeri e combinate con bioorganismi per trasformare la gente in androidi, non c'è terreno di discussione perchè le storielle di fantascienza non c'entrano nulla con la scienza e il clima.

Soprattutto, distogliere così pensantemente l'attenzione PROPRIO dalle vere sostanze inquinanti, potrebbe essere un modo per coprire altre magagne... ma non lo dico io, lo dice Stefano Montanari che spero reputiate persona degna e soprattutto quotata, quando parliamo di inquinamento.
Lui è il primo che dice: andate in quota, effettuate un campionamento serio, e io vi faccio le analisi.
Ma c'è gente che preferisce che non vengano fatte a quanto pare, perdendo giornate a ingrandire foto sgranate o applicare filtri speciali per far sembrare tutto più "pericoloso". Perchè si comportano così? Non hanno a cuore il futuro dei loro figli? Non dovrebbero mobilitarsi, visto che fanno conferenze con tanto di onorevoli, per raccogliere quei campioni per il prof. Montanari?

Anonimo ha detto...

“Voilà subito a cambiare argomento, una volta messa alle strette.”


Quando si parla del traffico aereo che rilascia scie persistenti e forma coperture nuvolose non vedo come si può escludere queste riflessioni visto che la biosfera è fortemente inquinata e nel vedere lo scempio mi illustrano questo contributo nel coctail
Quando vedo i gas di scarico delle macchine in città grazie a certe condizioni atmosferiche mi viene più fortemente di pensare all’inquinamento atmosferico. Quando VEDE a qualcuno qualche domando sorge. In cielo come in terra.
Il fatto che questo fenomeno in questa forma massiccia E NUOVO e nonostante una diminuzione del traffico aereo ( notizie ancora ieri) aumenta mi fa domandare il perché di questo.
Sé ora in tanti paesi del mondo sono nati comitati che si domandano le stesse cose con risposte che aprono vari scenari leggo e approfondisco queste indagini. Sempre il servizio di Tozzi parla di milioni di persone. Tutti pazzi furiosi come dirà qualcuno. Può anche essere. In un mondo ammalato come lo è può essere anche che i suoi abitanti mostrino forti segnali di disturbi in forma di percezioni alterati. E chi ha problemi di questo genere spesso non se ne rende conto.
Mi auguro di avere tutt’ ora un certo equilibrio nel mio modo di indagare e ragionare e continuo a farlo.

I singoli commenti sono opinioni in questo blog di singoli individui. Mi definiscono da quando ho pubblicamente aperto bocca e chiesto “ ma cosa sono queste scie in cielo” una sciachimista e sono diventata un VOI. Quando cerco di esporre una mia visione mi si risponde con VOI…
Che “sciachimista” non sia un complimento mi pare di aver’ capito. Su tutto il resto ho ancora parecchio da imparare.
Mi autodefinisco una persona che ragiona in maniera abbastanza autonoma che non sposa teorie o convinzioni di una qualche corrente.

Rimando al mio commento iniziale. Sperò che nasca un clima che permette di introdurre anche questo aspetto secondo me consistente e importante in un discorso vasto che riguarda la devastazione della nostra biosfera.
Non ho intenzione di diventare un esperto in fisica o chimica per saper sostenere certi discorsi.
Non ho dovuto diventarlo esprimendo le mie preoccupazione in altri ambiti in passato.
E non credo proprio che noi con tutto la nostra buona volontà possiamo chiarire in questo forum.
Mi associo con le mie domande ad altre persone che chiedono. La mia posizione è una che in parte nasce da osservazioni che nutrono domanda e da supposizioni che nutrono preoccupazioni.



Maria

Nico ha detto...

Maria, mi spiace ma da parte mia non uso la parola che dici tu da molto tempo.. io se dico qualcosa è "sostenitore della teoria delle scie chimiche".

Chiedere è lecito, rispondere è cortesia: accettare la risposta ancora di più.

C'è gente che non vuole altre spiegazioni che quelle più tragiche, forse perchè è meno doloroso trovare colpevoli belli e pronti per pulirsi la coscienza di tutto quello che comunque facciamo. Le strade mi pare che siano sempre più piene d'auto, di motorini che bruciano l'impossibile, di inceneritori per tutta la spazzatura che non ci va di riciclare. Ognuno di noi E' parte del problema inquinamento. Nessuno può scagliare la prima pietra. E siccome stiamo preparando un mondo di merda per i figli ed i figli dei figli.. molte persone preferiscono togliersi questa colpa di dosso e scaricarla su altri. Da cui tutti i complotti più o meno fantasiosi.

L'inquinamento è un problema. Bloccare risorse dello stato con interrogazioni parlamentari (11.. nemmeno le leggi sul porto d'armi ne hanno avute tante) significa distogliere da problemi reali.

Vuoi un esempio pratico?

Domani sera a Cesena c'è una conferenza del Comune di Cesena con un onorevole di Cesena che è quello che ha presentato 3 delle 11 interrogazioni parlamentari.

A Cesena c'è un rappresentante dei Verdi, Davide Fabbri, che ha chiesto controlli sull'inquinamento da piombo, con tanto di analisi, cose mai viste da parte dei sostenitori delle scie (cerca su Google "Cesena inquinamento davide fabbri" e leggi tutte le sue mozioni).
Ebbene, queste cose CONCRETE vengono messe da parte.. ma per le scie (finte) si smuove il palazzo.

C'è forse da coprire qualcosa? Visto che si parla di ipotesi.. magari qualche fabbrica non è a norma, per cui prima che qualcuno guardi troppo per terra meglio fargli guardare in alto...
E' solo un'ipotesi, ovvio.

markogts ha detto...

LOL. Le parole "sciachimista" e "voi" sono presenti solo nei tuoi commenti a questo post.

Ma la vetta la tocchi quando dici che non vuoi diventare esperta. Allora cosa chiedi a fare?

Prendo atto che tu ti sei convinta della fuffa di Straker, per te è ormai fede cieca, e non c'è modo di costruire un dialogo serio. Peccato.

Quando hai voglia di DIAlogare e non MONOlogare, sai dove trovarmi.

Anonimo ha detto...

markogts ha detto...
LOL. Le parole "sciachimista" e "voi" sono presenti solo nei tuoi commenti a questo post.

Hai ragione!

Fuffa dici. Vedi io quando sto in città ( capita) mi dimentico di questa fuffa in aria. Quando invece sto a casa mia la vedo, vedo queste scie che dominano il panorama celeste e lo vedono altri. E come già detto questo è un fatto nuovo, questa massiccia invasione in cielo di scie che tolgono il sole, che creano coperture e che offuscano l’atmosfera così come accade da pochi anni è un fatto anomalo e non spiegabile con l’aumento del traffico. Che siano alte o meno alte non ritengo il centro della questione ma che ci siano e invadono l’atmosfera – su livelli alti, semialti, bassi dovunque sia.
Sé non voglio fare l’esperta perché non posso informarmi nel limite delle mie possibilità e facoltà e riflettere su questioni che potrebbero avere una rilevanza per la mia salute e quella degli altri, su quella della vegetazione... ?
Posso chiedere esperti – diversi esperti – perché come vedo tutti i giorni conviene indagare su sponde anche lontane tra di loro per formarsi una idea di un problema.
Stefano Montanari è una persona seria. Vede l’ anomalia, vede i cieli solcati, ma non sa dare risposte perché dovrebbe poter’ prelevare in alto.
Lo stesso vale per me.
Per te va’ tutto bene, anche per Nico non desta preoccupazione. Bene, vuol’ dire che potete occuparvi di cose che considerate più importanti.
Esistono altre cose importanti anche per me. Nonostante ciò resta aperta questa domanda.
In che cosa consiste la fede cieca nel momento che un cambiamento visibile con conseguenze tangibili mi lascia con questo interrogativo? Fede in cosa? Le scie esistono.
E come ha puntualizzato un chimico con cui ho avuto uno scambio sull’ argomento – tutte le scie sono “chimiche “ dal punto di vista chimico.
Quindi a differenza di altri dico che le scie ci sono e fanno….cosa è da definire.

Maria

Nico ha detto...

Perchè "non sarebbe spiegabile" con l'aumento del traffico aereo?

Anonimo ha detto...

Perché? Per la graduale ma rapida espansione del fenomeno che così fino al 2004-2005 dalla mia parte (Toscana) non è esistito.
Ho veramente una visuale immensa che mi rende molto difficile non pensarci e non osservare. Era questo il mio guaio. I miei amici che stanno quasi tutti a Firenze non ne hanno preso atto - quasi nessuno. Quando vengono a trovarmi invece vedono. Ero muta per due anni - ho guardato, non ho cercato di convincere nessuno.
Ma ho iniziato ad indagare.
Le discussioni su altezza, formule chimiche ecc. mi hanno certamente influenzate e ho ragionato anche in questa direzione. Ma alla fine mi sembra non rilevante di sapere sé ad una certa quota ecc.Mi chiedo perché il cielo dev' essere così adesso - perché tutto questo deve essere considerato normale.
Come c'è da chiedersi perché le nostre città devono essere camere a gas per il lusso di muoversi a 5 chilometri all' ora in macchina.
In genere arrivo prima a piedi - perfino a Roma attraversando la città.
Siamo entrati vertiginosamente in una logica incredibile.
E tutti sanno certe cose - e non cambia nulla lo stesso. E c'è una certa inerzia che fa' sì che nuove forme possono instaurarsi e non se ne prende atto e chi invece lo fa' è paranoico o pazzo.
Anni indietro erano visti male i rompiballe non-fumatori (ed io fumavo). Oggi lo sono i fumatori ( ed io non fumo più). Evidentemente ero dentro la logica del sistema.
Un mondo tutto da decifrare.

Maria

markogts ha detto...

Non ho capito, Maria, vuoi un ban ai voli degli aerei? Vuoi vietare alla gente di farsi un weekend a Londra o una vacanza in Giappone, alle imprese di vendere merci oltreoceano, vuoi abolire Airfrance, Easyjet e FedEx? Parla chiaro, per favore.

Le quote sono una questione centrale per un semplice motivo: se gli aerei volano a 11.000 metri, quello che vediamo è vapore acqueo e non ci si può fare assolutamente nulla, né avrebbe senso, visto che i cirri raramente sono risultati pericolosi per la salute umana (ironico); viceversa, chi sostiene che queste scie vengano emesse a quote nettamente più basse, sostiene che queste scie non sono normali scie di condensazione ma qualcosa di artificiale, per brevità "scie chimiche" (e non mescolare le carte sulla definizione). Scie chimiche che sarebbero diffuse apposta per le più svariate motivazioni: se piove è per far piovere, se non piove è per causare siccità, se è primavera è per far cadere pollini, se è autunno è per far cadere tele di ragno, mentre il controllo mentale e la conduttività dell'atmosfera (LOL) sono all-season.

Dimmi: tu da che parte stai? Dici che sì, quelle sono scie di condensazione derivanti dalla normale attività aviatoria, ma sono uno scempio e dunque bisogna bannare la suddetta attività e considerare chi vola in aereo alla stregua di chi fuma nella mensa di un asilo, o sei convinta invece che le scie che vediamo non siano scie di condensazione, dunque ci sono rettiliani e NWO e SMOM e quant'altro che mira solo ad uccidere te e tre quarti della popolazione per non ben specificati motivi, mentre pagano me un 50 euro all'ora per scrivere queste cose?

Davvero, vorrei capire il tuo punto di vista.

fino al 2004-2005 dalla mia parte (Toscana) non è esistito. -

Cosa facevi prima del 2004? Guarda che "osservare" il cielo non è una cosa così banale. Io sono astrofilo dai tempi della cometa Austin del 1989. Ho telescopi e atrezzatura fotografica, ahimè sempre insufficienti rispetto allo "stato dell'arte". Bene, in vent'anni di osservazioni attente, appassionate e continue del cielo non ho notato nessuna variazione. Nei giorni adatti alla formazione di scie, ci sono scie, in altri il cielo è perfettamente trasparente. In questo momento sopra Trieste il cielo è di un blu perfetto, senza traccia di velatura alcuna. Il meteo cambia, mentre la nostra memoria è fallace. Tu in particolare sei vittima del confirmation bias. Altrimenti spiegami questa foto (del 1944).

Ci sono meteorologi, astronomi, astrofili, piloti professionisti e amatoriali, gente insomma che il cielo lo guarda, lo vive, giorno per giorno, con precisione maniacale. E queste sono le tipiche categorie di chi smentisce insistentemente la congettura delle scie chimiche. Tutti venduti e ricattati?

Nonostante ciò resta aperta questa domanda.

Cosa ti serve di più come risposta? Gli aerei volano, sono tanti, e per gran parte del loro profilo di volo sono in zone dove per le leggi della fisica che tu non vuoi studiare, DEVONO emettere scie di condensazione. Che altra risposta ti serve? Vuoi un divieto agli aerei?

(continua)

markogts ha detto...

Posso chiedere esperti – diversi esperti

Certo, basta che ci mettiamo d'accordo sulla definizione di "esperto". Uno che non riconosce un trireattore da un bireattore, che dice che gli aerei a pistoni non possono emettere scie di condensazione, uno che parla di effetto doppler di aerei supersonici, di ruggine sugli aerei (sono in alluminio), quando uno confonde prove di sistemi antighiaccio per irrorazioni clandestine, prove di centraggio per interno di un tanker chimico, che confonde "micro" con "milli" e poi dice che l'inquinamento è mille volte superiore alla norma (sto parlando in primis di Straker, ma anche di tanti altri che si sono bevuti le panzane al volo purché servissero a rafforzarli nelle loro convinzioni - ti ricordi che parlavamo di confirmation bias?) bene, gente così NON PUOI CONSIDERARLA ESPERTA. Ogni cosa che quelle persone dicono va verificata e controllata. Per farlo bisogna approfondire certe tematiche di chimica, fisica e tecnologia aeronautica. Se non ti va di farlo, beh... non so cos'altro dire. L'ambiente però ha bisogno di gente che capisca per bene la scienza, non possiamo permetterci di improvvisare, né di perdere tempo su problemi inesistenti. Vuoi che ti ricordo la posizione degli ambientalisti sulla benzina verde, per fare un esempio di ignoranza che ha provocato danni?

Nico ha detto...

maria,
http://img526.imageshack.us/img526/7650/toscanaaltaquota.jpg
questa immagine ti fa vedere le "autostrade" degli aerei da quota 19.500 piedi in su.
Volano così alti perchè a quelle quote consumano meno. Non lo fanno certo per l'ambiente, solo per il risparmio, ma è un bene che coincida in questo caso.
Come vedi, la Toscana in alcuni punti è molto più fortunata di altre zone.
Il CO2 rilasciato a quell'altezza.. non scende a terra.

Le città piene di inquinamento, lo sono per auto, motorini, scarichi industriali, scarichi agricoli, scarichi fognari, nostra spazzatura. Gli aerei, sono l'ultima cosa che può danneggiare in ordine di grandezza e diretta causa.
Fa più male una cartina di cellophane gettata a terra che un Boeing sopra la testa (inteso come impatto diretto sul territorio).

Anonimo ha detto...

@markogts

…Divieto aeri? Un occhiata alla politica low-cost non sarebbe la cosa più sbagliata.
scrivi
…..che le scie che vediamo non siano scie di condensazione, dunque ci sono rettiliani e NWO e SMOM e quant'altro che mira solo ad uccidere te e tre quarti della popolazione per non ben specificati motivi, mentre pagano me un 50 euro all'ora per scrivere queste cose?


Mi pare che cerchi chi discute su questo piano.
Non sono la persona adatta. Non ho altro da aggiungere.

Buona giornata ad entrambi
Maria

markogts ha detto...

Mi pare che cerchi chi discute su questo piano.-

No no, per carità. Sono contento che prendi nettamente le distanze da Straker&co.

Politiche delle low cost. Parli dei comportamenti antisindacali? Benissimo, chi dice niente. E' però un fatto che oggi volare e infinitamente più facile di quanto lo fosse anni fa. Vorresti tornare ai tempi pre-deregulation, quando un volo transatlantico potevano permetterselo solo i ricchi?

Comunque se anche dimezzassimo il traffico aereo (cosa che non riesce nemmeno all'attuale crisi economica) stai tranquilla che i cieli velati, nuvolosi, piovosi e siccitosi resterebbero. Le scie sono un effetto, non una causa, dell'umidità dell'aria.

Gianni Comoretto ha detto...

Maria, mi sembra che tu credi troppo a quel che si legge sul blog di Straker.

NON ESISTONO scie di aerei a bassa quota riprese su Google Earth. Per il semplice fatto che Google Earth non ha informazioni di quota. Un aereo o scia a 15 km di quota lo vedi grande uguale e per GE e' solo un elemento del terreno, a quota zero. E' una foto da satellite, non un modello tridimensionale.

Mi sono letto tutti i brevetti di Eastlund. Richiedono potenze semplicemente mostruose, indipendentemente da fatto che funzionino o meno (cosa su cui pure ho i miei dubbi). Non esiste NIENTE in grado di generare quelle potenze.

Eastlund e' bravo a vendersi, e alcune sue idee han senso. Non mi e' chiaro da chi sia pagato e per che cosa. In ogni caso non e' possibile dire qualcosa su quelle ricerche senza essere degli esperti di fisica con i controspigoli, per cui o ti fidi degli esperti, o diventi esperta tu, non ci sono santi.

L'inquinamento elettromagnetico e' a livelli ridicoli, come potenze in gioco, nonostante le antenne che spuntano come funghi. E' molto, ma MOOOLTO maggiore l'inquinamento luminoso, con lampioni stradali che spuntano come funghi. E la luce, al contrario delle onde radio, ha effetti sugli animali, sulle piante... Se devo aspettarmi effetti imprevisti, mi sembran più probabili quelli.

Montanari ha chiarito molto bene (vedi ipensieridelfioba) cosa volesse dire. NON quello che riporta Straker nel suo blog.

Le scie sono acqua. Si formano dove e' inevitabile si formino, dove le vedo formarsi da ben prima del 2004. Le scie le usavamo per capire le condizioni dell'umidità in quota quando osservavo ad un telescopio che è stato chiuso nel 2004. Son di più che nel secolo scorso per il fatto che i motori sono più efficienti, quindi gli scarichi sono più freddi (e con meno CO2) e
Sopra casa tua passa l'aerovia che prosegue verso casa mia. Un aereo ogni 10-15 minuti, almeno. Al tramonto, a nordovest, vedo le scie di aerei che viaggiano sopra la Liguria. Sono TANTI.

Le scie contribuiscono a circa l'1% della copertura nuvolosa. Sono dati misurati, di cui ci si sta preoccupando e di cui si tiene conto nel calcolare l'effetto serra. Non ci sono cover-up, misteri, dati nascosti.

Le scie NON PROVOCANO coperture nuvolose. Le anticipano. Se l'aria è sovrasatura, forma prima le scie, e poi le nuvole, e se non ci sono gli aerei forma solo direttamente le nuvole. In questi giorni le scie degli aerei sono corte, quasi invisibili, e il cielo è azzurro. Questo inverno lo è stato per un sacco di giorni.

I particolati fini sono prodotti soprattutto dal traffico pesante. A Firenze non lo vedi, non lo senti, ma i camion dell'autostrada spargono particolati su tutta la città. Gli aerei praticamente nulla. Le scie le vedi e ti preoccupano. Non si vuol parlare delle scie perchè quelle le capiamo, sappiamo cosa sono e cosa non fanno. Non fanno nulla di quel che tu dici fan le nanopolveri.

Non mi interessa granché parlare dei ripetitori per telefonia, per lo stesso motivo, anche se a ME (radioastronomo) danno un fastidio cane.

Vorrei parlare di come eliminare il trasporto su camion, ma se ci si limita a guardare le scie, si va poco lontano.

Vuoi vietare i voi low cost? Perché inquinano? Be', ci penserà il caro petrolio tra non molto, temo. Ma un aereo inquina meno di un' auto con una persona a bordo, a parità di tragitto. Dovremmo rivedere tutto il sistema di mobilità, non solo gli aerei.

Si va più veloci a piedi che in auto? Credo di sì, sicuramente più veloci in bici. Mi sembra un argomento interessante, lasciamo perdere le scie e parliamone.

Gianni Comoretto ha detto...

Una domanda. Dove hai trovato che il traffico aereo contribuisce al 10% delle emissioni di gas serra? Io ho trovato un piu' modesto 3%. Sono il 12% del settore trasporti (forse hai fatto confusione con questo dato) che e' il 22% del totale. Le auto sono il 75% dei trasporti, 6 volte gli aerei, il 14% sul totale delle emissioni.

Le scie contribuiscono pure loro, per una frazione delle emissioni di CO2. Non ho numeri, direi da qualche stima ad occhio sia un ulteriore 1%.

Una precisazione. Le emissioni dei voli nazionali sono già conteggiate nel computo della CO2. Quelli internazionali, che sono il grosso, no. Sono d'accordo che vadan conteggiate. Temo che cambi poco, visto che non si riesce in ogni caso a rispettare gli impegni presi.

Nico ha detto...

Gianni,
è un copiaincolla (con lievi modifiche) di questo:
http://www.coipiediperterra.org/Documenti/al%20Ministro%20del%20Welfare%2015.7.08.htm

Ce ne sono varie versioni in rete.
Da come è impaginato il commento si capiva che non era stato scritto direttamente.
Ho fatto una ricerca della prima frase su Google mettendola tutta tra virgolette. Se fai una prova vedi.. è la tipica "cultura" del copiaincolla.. ripeti 1000 volte un'inesattezza e vedrai che ci crederanno più che alla verità.

Nico ha detto...

Che poi non serve ridurre il traffico aereo per ridurre l'inquinamento (anche perchè le merci poi le spedirebbero via cargo.. e tanti cargo in mare sono pure peggio)...
Invece trovo interessante questa notizia:
Air New Zealand ha reso noti i risultati del test effettuato a dicembre scorso, quando un 747-400 della compagnia è stato fatto volare con alimentazione a biofuel. I dati raccolti dicono che la miscela 50/50 di combustibile tradizionale e combustibile di origine vegetale ha comportato una riduzione dei consumi del 1.2% ed una riduzione delle emissioni di CO2 del 60%-75%.

Ovviamente c'è da considerare che i combustibili vegetali si "mangiano" le coltivazioni... ma si è comunque sulla buona strada.. certo finchè non arriva gente a demonizzare l'aeronautica e mettere a rischio la ricerca.

Anonimo ha detto...

Il mio copia-incolla era con l'indrizzo

da medici che operano nell'Alto Lazio, i dottori Gianni Ghirga,. Antonella Litta e Mauro Mocci, hanno indirizzato una lettera aperta a.......

Quindi ovvio era tracciabile il percorso. Potevo segnalare meglio ...
Riferisco dati ma non parlo di verità .... mai.
Sé per mancata attenzione mi esprimo in tale senso faccio marcia indietro appena mi rendo conto di aver' espresso inesattezze. Mi pare di aver' dato esempi.
Sono sulla strada di ricerca di una eventuale verità...
Saluti

Maria

Nico ha detto...

Certo, ma si nota anche le presentazioni di quelle persone e tutto quello che scrivono (contenente non poche "imprecisioni" come sul benzene, che si ricava anche dal catrame con cui si asfalta la strada) servono per la loro battaglia per non avere l'ampliamento dell'aeroporto di Viterbo. Mi pare ovvio che non si tratta di uno studio atto a sincerarsi di qualcosa ma più propriamente un insieme di dati (dei quali non viene riportata nessuna fonte) che servono a perorare la loro causa.

Se uno non vuole un aeroporto metterà che gli aerei ti fanno venire anche i brufoli, se uno lo vuole, nasconderà anche le cose più innocue.

Tutto cià, però, è diverso da uno studio superpartes sul traffico aereo.
E ripeto, sono il primo ad auspicare veloci studi e progettazioni di motori ad emissioni minime (possibilmente zero).

Gianni Comoretto ha detto...

Un aeroporto è una fonte di inquinamento. Non ci piove. Non so confrontarlo con un'autostrada, credo che tra Peretola e il tratto fiorentino dell'autosole il secondo vinca alla grande, ma non ho dubbi che vicino ad un aeroporto ci siano inquinanti, particolato, rumore, ecc.

Quindi posso essere d'accordo con chi non voglia un aeroporto a Viterbo (dovrei studiare meglio la faccenda), ma il fatto che cannino di un fattore 4 il peso del contributo dell'aviazione alla CO2 non mi predispone bene nei confronti dell'accuratezza di quel documento.

Mi sembra pero' che da qui a demonizzare il traffico aereo in toto ce ne passi. Soprattutto visto che il traffico automobilistico inquina MOOLTO di piu', e lo fa sotto il nostro naso. Ma prova a trovare un comitato contro l'uso dell'auto privata a combustione interna, che so un "comitato nazionale piston enemy". Eppure ci sarebbe già pronto il logo....
http://d.yimg.com/kq/groups/20324176/homepage/name/homepage.jpg?type=sn

markogts ha detto...

Piston enemy?

Dolore

Anonimo ha detto...

http://www.gao.gov/products/RCED-00-57
U.S. GAO - Aviation and the Environment: Aviation's Effects on the Global Atmosphere Are Potentially Significant and Expected to Grow

.... questo nel 2000.Non credo che nel 2009 la situazione sia migliorata.
E non mi pare che abbia senso di ragionare in una logica competitiva - chi contribuisce di più e di meno...Non si parla di un avvicinarsi di un possibile o probabile collasso del nostro biosistema ? In quel caso potrebbe esserci non più occasione di ragionare come lo stiamo facendo ora?
Quando sarà accresciuta la consapevolezza al punto tale che si inizia a dare peso ad ogni aspetto di questo micidiale mix di fattori.
Ancora invece " Ma e però, questo rispetto a quello, e i ricchi e poveri...tutti devono avere accesso a certi privilegi...carino,regaliamo un qualche milione di voli gratis.............."


Maria

Nico ha detto...

Perdona ma, un documento di 9 anni fa da in aumento un fenomeno, voi date in diminuzione il traffico aereo, quindi dovrebbe essere tutto a posto visto che è correlato.

A me pare che ci sia proprio un odio verso gli aerei punto e basta.
Se è questo il sentimento, abbiamo idee completamente diverse perchè non sono un razzista di nessun tipo.

Se si vuole conversare (parlare e ascoltare, accettando anche i punti di vista), bene.. se si vuole solo puntare il dito indiscriminatamente, non ho interesse a questo gioco al massacro di decine di migliaia di famiglie che vivono grazie all'industria aeronautica. A quanto pare questi non hanno gli stessi diritti di chi lavora nell'industria automobilistica, navale, metalmeccanica.. pur inquinando molto meno.

Anonimo ha detto...

VOI date in diminuizione il traffico aereo....c'era una diminuizione con i prezzi alle stelle del petrolio....
E un documento interessante secondo me per chi è veramente interessato nelle problematiche dell' inquinamento in alto o in basso - c'è anche uno mentale, sicuramente. Per esempio nell' ambito di chi si comporta da
razzista??
Quindi vedi razzismo e odio.
O-Dio.
Che dirti Nico.


Non ho più parole.Non vorrei spendere altre. Contento? Lascia a te o a chi vuole il commento finale .

Maria

Gianni Comoretto ha detto...

@nico

Ho il massimo rispetto per chi lavora nell'industria aeronautica. In quella automobilistica, in quella chimica. Anche per chi lavorava all'Acma di Cengio, che barattava la propria salute con un lavoro (al suo posto avrei probabilmente fatto lo stesso). Che lavora alla Beretta, che non fa solo pistole per la polizia. O alla Valsella (gruppo Fiat, mine antiuomo, oggi riconvertita).

Ma il rispetto per le persone è globale. Vale per tutte. Non può essere un alibi per poter fare quel che si vuole, o per continuare a fare cose assurde.

Detto questo, sono d'accordo, gli aerei NON sono il problema attuale. Sono un piccolo pezzo del problema, minore ad es. a quello della auto, se non cambiamo l'auto ogni 4-5 anni (ma un'auto ne dura tipicamente 10, e un'auto elettrica 20) l'economia va a rotoli. Se non consumiamo ogni anno un 2% in più dell'anno prima pure.

E l'impressione che dai, Maria, e' proprio di una che ce l'ha con gli aerei in modo personale. Gli aerei fan le scie tossiche. Non sono tossiche. Be' allora fan effetto serra. Fan effetto serra per 1/6 delle auto. Allora fan particolato fine. Allora fan rumore. Insomma ne tiri fuori sempre una nuova, non sembri interessata a capire l'entità del problema, ma a stabilire che gli aerei SONO un problema.

Sembra una situazione in cui era protagonista mia amica, a cui avevano montato un ripetitore vicino casa. Ha chiesto che le misurassero il campo, e a casa sua era veramente ridicolo, i normali ripetitori TV ne facevano meno. Anziché tranquillizzarsi lei è rimasta delusissima, non aveva più appigli per farselo levare. Non voglio attribuirti pensieri che non hai, ma l'impressione che provochi e' questa.

Nico ha detto...

Abbastanza tipico il ritiro con finto disfattismo..

L'inquinamento da auto è il maggiore nel mondo.. non mi pare che state gridando contro la Fiat che monopolizza in Italia e sta cercando di farlo anche all'estero.
E intervengono tutti a salvare i posti di lavoro..
Intanto linee aeree piccole e medie tirano le cuoia (non c'è solo Alitalia qui da noi) e nessuno dice niente di quei lavoratori, anzi.. li si accusa di genocidio.

Non è razzismo? Sarà.. avete uno strano modo di dimostrare affetto a queste persone..

GMalatacca ha detto...

"Il brevetto [...] Significa solo che se la si costruisce, occorre pagare i diritti a chi detiene il brevetto".
Una precisazione: occorre pagare i diritti a chi detiene il brevetto solo se si costruisce per vendere. Se si costruisce per se stessi non è dovuta alcuna royalty.

GMalatacca ha detto...

Ancora una cosa: trovo molto interessante poter trovare tutto in questi data base brevettuali (non sapevo dell'esistenza di brevetti sull'argomento). Chi vuole può visualizzare i brevetti dell'articolo. Visitate la pagina web: http://brevettieinvenzioni.blogspot.com/2010/01/i-brevetti-sono-fonte-di-idee-nuove-e.html
e seguite le istruzioni.