domenica 23 maggio 2010

Alieni un po' cialtroni


Ieri in un blog di appassionati di crop circles è stata pubblicata la foto qui sopra. È relativa ad una formazione scoperta appunto ieri a Wilton Windmill, a nord di Wilton, nel Wiltshire, paese che ha già visto in passato alcuni crop circles.

La formazione appare evidentemente come una sorta di codice. E non è molto difficile da decrittare. Si nota subito che su ogni raggio sono presenti 8 barre trasversali, che possono essere a destra o a sinistra del raggio. La barra più interna è sempre rivolta a sinistra (guardando dal centro). Bene, che codice è composto da 8 bit, di cui uno è fisso? Il vecchio ASCII, in cui l'ottavo bit (il primo che si legge) è sempre zero, il codice con cui sono scritte le lettere non accentati nei nostri computer. Quindi sappiamo che il bit più significativo è quello vicino al centro, e che lo zero è codificato con la barra a sinistra. Da qui a trovare le 12 lettere del messaggio il passo è brevissimo, e questi risulta essere:

e^(hi)pi)1=0

Chiaramente una formula, ma molto criptica. C'è una parentesi chiusa che non corrisponde a nessuna parentesi aperta, e manca qualche operazione. Ma qualcosa di familiare c'è, abbiamo i numeri e (la base dei logaritmi naturali), pi (pi greco in inglese), 1, 0. E pure i (la radice quadrata di -1). Il che richiama immediatamente la relazione di Eulero, una delle più eleganti,e famose, formule della matematica, che lega tra di loro questi numeri.

e^(i*pi)+1=0

Se guardiamo le codifiche ASCII di "*" e "+", vediamo che non sono troppo diverse da ")", sono rispettivamente 00101011, 00101010 e 00101001. Un po' di confusione, a cui magari si è cercato di rimediare di notte e senza una visione dall'alto di cosa si stava facendo.

A questo punto sorge spontanea una domanda. Come mai degli alieni si sciroppano decine di anni luce per lasciarci una formula matematica ben nota, per di più con diversi errori di ortografia?

Aggiornamento: Ovviamente non sono il solo a conoscere il codice ASCII. Qualche ulteriore considerazione si trova qui.

10 commenti:

Leibniz Reloaded ha detto...

Sugli alieni l'ultima parola è stata detta da Enrico Fermi: "Sì, ma... dove sono?". Non credo vi sia molto altro da dire, neppure mettersi a discutere sull'equazione di Drake (sono l'unico a pensare che sia terribilmente sovrastimata?) o sui dubbi dello stesso Sagan, espressi anni dopo aver fondato il SETI e riportati nella sua biografia ufficiale da Poundstone.

Alla tua domanda, il solito alienofilo comunque risponderà che se "loro" avessero scritto un'equazione che non conosciamo, noi non l'avremmo compresa. :D
Anche perché ce li vorrei vedere, a metter giù su carta (whoops: spighe) la dimostrazione, che so, di Navier-Stokes o di P vs NP o di Collatz tutta a suon di ASCII-7 (magari ci fanno un sorgente AMS Latex, eh?)... ammesso che sia anche solo dello stesso ordine di grandezza di quella di Wiles (FLT) o di Hales (Keplero) ossia più di un centinaio di pagine, sai quanti campi ci vogliono? LOL

Scusa, ma il sarcasmo mi pare obbligatorio davanti a queste burle malriuscite.

D'altro canto, si è detto e ripetuto fino alla nausea che se davvero esistono questi omini verdi, l'unico loro sistema di conoscenze quasi sicuramente isomorfo al nostro sarà proprio la matematica: allora l'alienofilo di cui sopra ne approfitterebbe per dirti che anche gli errori ortografici dipendono solo dalla "loro" difficoltà ad adattarsi alla nostra primitiva simbologia.

In fondo, scusa, tu pensi forse di essere "fluent" nello scrivere numerali e simboli delle tue equazioni preferite usando la notazione cuneiforme o qualche altra eterogenea variante storico-etnica? ;)
Certo che come esercizio sarebbe divertente, magari con l'ultima ragguardevole fatica del grande Georges Ifrah alla mano... :D

Quanto ai burloni dei crop circles, una risata li seppellirà.

RB211 ha detto...

Molto interessante.
Ma ci sono crop "comparsi" su campi intonsi senza i solchi lasciati dai trattori?
Anche in questo caso i solchi sono serviti per il camminamento e soprattutto per i riferimenti centrale e sinistro, a destra purtroppo il solco è un po' fuori misura. Bisogna rammentare ai trattoristi di usare il gps così semplificano il lavoro agli alieni.

Hanmar ha detto...

RB211, i trattoristi usano da anni il GPS e il livellamento di precisione.

Saluti
Michele

T. Fulvio ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
T. Fulvio ha detto...

ops... avevo saltato qualche accento. (non garantisco che non si ripeta.

Però io questi extraterrestri non li considero poi cosi evoluti...
Ok commettere un paio di errori di notazione... ci sta.
Va bene lasciarci una formula che già conosciamo e che non avevamo affatto bisogno ci venisse ricordata... come è stato detto una sconosciuta non l'avremmo forse riconosciuta...
Ma a questo punto lasciarci un CD, un libro, o anche solo un quaderno di appunti che ci portasse un po' più avanti?
O magari un bullone in una lega sconosciuta, la descrizione di un motore ad altissima efficienza... la soluzione della fusione fredda... o anche solo tiepida.
No, si prendono il disturbo di venire fin qui, calpestano un po' di raccolti, il tutto per dirci qualche cosa che già sappiamo...
Non vorrei che il loro unico scopo fosse quello di contattarci, per venderci un nuovo modello di aspirapolvere... magari nemmeno tanto nuovo.

RB211 ha detto...

Vabbè Hanmar... intendevo usare meglio il gps, ad esempio con il tracciato di irrorazione (già perché in genere irrorano) mappato per bene, in modo da produrre dei solchi tutti equidistanti e perfettamente paralleli.

Leibniz Reloaded ha detto...

Ho letto anche l'aggiornamento. Più o meno è la stessa roba che ho scarabocchiato su un bloc note ieri sera mentre leggevo qui. Deformazione professionale. ;)

Ieri ho preferito lasciar perdere la questione dei codici, perché facilmente diventa interminabile, forse anche troppo tecnica e stancante per chi legge.
Mi è venuto più spontaneo sfogare - forse un po' amaramente - il mio sarcasmo, pensando principalmente a tutti quei "colleghi" che si spremono le meningi senza sosta per fare dimostrazioni e risolvere problemi importanti, senza aspettare improbabili input da civiltà aliene.

Quel codice in realtà potrebbe essere tante cose, a partire da EBCDIC (ad esempio il segmento superiore di un CCSID 500). Magari, avendo voglia di provare su vari layout di codepage e codifiche con un sano generatore combinatorio, se ne cava anche qualcosa di apparentemente più sensato rispetto a un'equazione sbagliata e arcinota. Ma non credo ne valga la pena. Chissà se gli alieni, o chi per essi, hanno rudimenti di isopsefia medievale o rinascimentale... :)

Tra le tante domande un po' più tecniche, vien subito da chiedersi perché mai usare un codice ternario ridondante per codesta rappresentazione. A rigore, sarebbe stato sufficiente marcare - per fissare le idee - i soli bit pari a uno, una volta reso chiaro il valore posizionale legato alla disposizione geometrica su circonferenze concentriche, per potenze del due decrescenti al crescere del raggio... in ogni caso è un deja vu.

STOCAZZO ha detto...

"Eruditium Factotum cunnilingus alea Jacta Genoa" direbbe il Mio Allievo dotto.

E' oramai arcinoto che la puntata di ST:Voyager intitolata "Gli Omini Verdi" parla di contatti con altre specie, magari proprio coi Ferengi che vogliono solo commerciare e comunque è un chiaro segnale che la storia che ci raccontano è là fuori, qualunque essa sia.

Secondo il mio modesto parere e visti gli elementi che si combinano come due puzzle mescolati assieme e poi venduti separatamente, il messaggio nel grano è solo il preventivo di base per i primi acquisti dai Ferengi.

Paese che vai, usanza che trovi: Evviva il Grande Nagus!

Vostro
Antonello Stocazzo Ph.D
Magnifico e Q-continuum Rettore
della Libera Università di Stocazzo

T. Fulvio ha detto...

OT
sto guardando il servizio sul nuovo radiotelescopio in cosro d'installazione in Sardegna e ho pensato che ogni tanto uno spiraglio di speranza per la scienza c'è.

markogts ha detto...

Leibniz, io sull'equazione di Drake sono ottimista. Certo, se uno dei fattori dovesse in realtà essere zero e non zerovirgola, l'equazione è sovrastimata.

Sarà che passare qualche serata appiccicato all'oculare di un telescopio, o a guardare certe foto, si tende al romanticismo, fatto sta che io non riesco a credere che siamo soli. Semmai penso che siano tutti un po' fifoni e si guardino bene dal segnalare "ehi, siamo qui".

C'è però anche chi ha ipotizzato che i gamma ray burst siano in realtà gli "scarichi" di navi aliene a propulsione fotonica. E io ci aggiungo di mio che magari qualche stella variabile in realtà potrebbe essere un segnale laser puntato verso di noi. Sì, sì, sto volando con la fantasia, ma non sono mica il primo ;-)