Conosco don Alessandro dal 1990, quando lui era un giovane parroco al Galluzzo e io coordinavo la campagna di obiezione fiscale alle spese militari. Poi organizzò la delegazione fiorentina dei "costruttori di pace" che entrò nella Sarajevo assediata, e quindi finì in quella specie di Bronx che è il quartiere delle Piagge a Firenze.
L'esperienza dell'obiezione alle spese militari ha lasciato un segno in entrambi. Io sono finito a coordinare i soci di Banca Etica, lui, più radicalmente, a inventarsi un modo nuovo di fare microcredito e ora, con il progetto di MAG Firenze, proprio un modo nuovo di fare finanza. E non voglio certo paragonarmi, per lui inventare cose nuove, rapporti nuovi con gli ultimi è la sua vita (qualche settimane fa, con un rimprovero non troppo velato, mi osservava che a lui interessano gli ultimi, non i penultimi), per me è un'attività che faccio a lato della mia vita "normale", quando riesco ad avere un po' di tempo.
Quando ho letto della sua scelta coraggiosa di celebrare quel matrimonio che non s'aveva da farsi, sono stato proprio contento. Immagino cosa voglia dire vedersi negata una normale vita sentimentale, vedersi additati come "peccatori" per le stesse cose, le stesse gioie che vive qualsiasi coppia. E ce ne fossero di coppie che resistono fino a quell'età, che continuano a volersi bene, ad amarsi, rispettarsi dopo trent'anni di vita comune. Peccatori perché Sandra è nata uomo, anche se oggi, per lo Stato e per tutti quelli che la conoscono è una donna, sposata civilmente con l'uomo che ama. Per la Chiesa no, è sempre un uomo, e quindi (anche su questo ci sarebbe da ragionare) non ha diritto ad amare un uomo.
Alessandro ha fatto quel che ha sempre fatto. Ha ragionato, discusso, cercato di capire, e poi fatto quello che, insieme chi ha attorno, riteneva giusto, anche se non corrisponde al cosiddetto diritto. Prendendosi le conseguenze di questo, con coraggio e coerenza, nella speranza che questo faccia riflettere, e cambiare quelle norme ingiuste. Alessandro è stato sospeso, allontanato dalla comunità di gente che ha messo in piedi, in un posto dove la sola idea di una comunità era un'utopia. Io non so come posso aiutarlo, questo blog per intanto è un inizio....
Alessandro ha fatto quel che ha sempre fatto. Ha ragionato, discusso, cercato di capire, e poi fatto quello che, insieme chi ha attorno, riteneva giusto, anche se non corrisponde al cosiddetto diritto. Prendendosi le conseguenze di questo, con coraggio e coerenza, nella speranza che questo faccia riflettere, e cambiare quelle norme ingiuste. Alessandro è stato sospeso, allontanato dalla comunità di gente che ha messo in piedi, in un posto dove la sola idea di una comunità era un'utopia. Io non so come posso aiutarlo, questo blog per intanto è un inizio....