Oggi è arrivata la nuova circolare sugli ordini nella pubblica amministrazione. Come sapete lavoro in un centro di ricerca. Finora quando dovevo comprare qualcosa (per un progetto finanziato, naturalmente), che so, i circuiti elettronici di una scheda per uno strumento, compilavo un modulo, lo facevo controllare all'amministrazione, se il componente non era a catalogo mi facevo spedire un'offerta, e lo ordinavo.Semplice, veloce e sicuro, l'ordine passava sotto abbastanza occhi da evitare che mi comprassi in questo modo lo stereo di casa.
Piano piano la cosa si è complicata, e l'ultima versione comporta che io debba scrivere una relazione motivata al direttore, da protocollare, attenda un suo decreto che autorizza la spesa, l'amministrazione poi deve lavorare un paio di giorni per reperire tutti i moduli da parte della ditta (e la ditta due giorni a produrli). Solo allora sono autorizzato a spedire il mio ordine per 100 euro di elettronica varia. Per costruire uno strumento tipicamente devo farne una ventina, di ordini del genere, a 20 ditte diverse.
Questo ovviamente costa. Costa il mio tempo, quello del direttore, quello delle segretarie e del fornitore. Tempo che si paga alla fine tutti. Ma costa anche in inefficienze, mi conviene fare un bell'ordine ad una ditta che lavori per me, fornendomi tutto quel che serve. Naturalmente facendosi pagare per il tempo che ci mette. Ci sono altre inefficienze: se mi si guastava il computer di solito ordinavo solo il pezzo rotto e lo sostituivo, cavandomela tipicamente con una cinquantina di euro. Oggi fare un ordine per 50 euro è un delirio, non vale la pena. Meglio comprare direttamente un computer nuovo, se va bene spendendo 10 volte tanto.
Sicuramente il burocrate che ha pensato tutto questo pensa di aver dato un grosso contributo alla lotta agli sprechi.O forse sono semplicemente fatti così, i burocrati.
Piano piano la cosa si è complicata, e l'ultima versione comporta che io debba scrivere una relazione motivata al direttore, da protocollare, attenda un suo decreto che autorizza la spesa, l'amministrazione poi deve lavorare un paio di giorni per reperire tutti i moduli da parte della ditta (e la ditta due giorni a produrli). Solo allora sono autorizzato a spedire il mio ordine per 100 euro di elettronica varia. Per costruire uno strumento tipicamente devo farne una ventina, di ordini del genere, a 20 ditte diverse.
Questo ovviamente costa. Costa il mio tempo, quello del direttore, quello delle segretarie e del fornitore. Tempo che si paga alla fine tutti. Ma costa anche in inefficienze, mi conviene fare un bell'ordine ad una ditta che lavori per me, fornendomi tutto quel che serve. Naturalmente facendosi pagare per il tempo che ci mette. Ci sono altre inefficienze: se mi si guastava il computer di solito ordinavo solo il pezzo rotto e lo sostituivo, cavandomela tipicamente con una cinquantina di euro. Oggi fare un ordine per 50 euro è un delirio, non vale la pena. Meglio comprare direttamente un computer nuovo, se va bene spendendo 10 volte tanto.
Sicuramente il burocrate che ha pensato tutto questo pensa di aver dato un grosso contributo alla lotta agli sprechi.O forse sono semplicemente fatti così, i burocrati.