Leggo sul supplemento scienza del Corriere della Sera che l'agopuntura "funziona anche se è simulata".
In breve. In uno studio sugli effetti dell'agopuntura per curare il mal di schiena, i pazienti sono stati divisi in 4 gruppi. A tutti è stata data la terapia farmacologica, le medicine che si usano normalmente in quel caso. A tre gruppi è stata somministrata anche agopuntura, rispettivamente personalizzata, standardizzata (sui punti che di solito si usano in quel caso) e finta. L'agopuntura finta usa degli aghi retrattili, che pungono leggermente la pelle senza bucarla.
Il risultato è stato che l'agopuntura, sia quella vera che quella finta, fa stare meglio. Assegnando un punteggio ai miglioramenti, il gruppo con solo le medicine ha ottenuto 1.7 punti, e quelli con l'agopuntura 4.4, 4.5 e 4.4 punti. Esattamente lo stesso nei tre casi, direi.
Non sto qui ad entrare sul lungo discorso dell'efficacia dell'agopuntura. Da quel po' che so sembrerebbe funzionare come antidolorifico, forse anche nel ridurre le infiammazioni, e non funziona per tutto il resto. Quindi non stupirebbe troppo sapere che funziona per il mal di schiena.
Il problema è che questo studio dimostra esattamente il contrario. Se pungere qualcuno a caso, senza bucarlo, ha degli effetti uguali a seguire i meridiani, infilare gli aghi, manipolarli in un certo modo, allora quello che ha effetto non è l'agopuntura. Può essere l'effetto placebo, o il risultato di una generica stimolazione leggermente dolorosa. Affermare, come l'articolo fa dire a Josephine P. Briggs direttrice del NCCAM, che "Queste scoperte vanno ad aggiungersi alle già numerose prove che ci dicono che qualcosa di significativo succede durante il trattamento con agopuntura" è semplicemente falso.
E purtroppo non è la prima volta che uno studio che mostra che l'agopuntura è placebo viene interpretato come "prova che funziona".
"Dottore, un nuovo studio scientifico mostra che l'agopuntura finta funziona meglio di quella vera" "Oh, cavolo"
"Agopuntura: 25$, Agopuntura finta: 30$"
sabato 13 giugno 2009
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9 commenti:
Ciao Gianni, non entro nel merito dell'articolo, ma ti posso garantire che con me che ho 2 ernie, l'agopuntura funziona.
Anzi funziona proprio bene, per farti capire da non stare in piedi e non riuscire a camminare senza le stampelle a star in piedi e camminare tranquillamente con una seduta, una differenza tra la notte ed il giorno.
Per l'idea che me ne sono fatto, ritengo che, nel mio caso, l'effetto placebo non sia applicabile, ma ritengo che tale pratica faccia rilassare tutta la muscolatura lungo la schiena e la spina dorsale facendo distanziare le vertebre quanto basta per far rientrare le ernie distanziandole dai nervi e facendomi passare il dolore. So perfettamente che non mi risolve il problema, però fintanto che non mi decido a perdere qualche chilo, mi fa stare decisamente moooolto meglio.
Ciao
Massimo
PS
PRIMOOO!!!!
Bell'articolo. Discutevamo di questa cosa a cena tra soci cicap la scorsa settimana ed eravamo abbastanza perplessi. Anch'io non sono informatissimo sull'agopuntura ma penso che più test di questo tipo si fanno e meglio si potrà capirne il funzionamento.
@Fioba
Senza entrare nel merito del tuo caso (ritengo plausibile un effetto positivo dell'agopuntura) e fuor di polemica, penso che nessuno possa dire: "nel mio caso l'effetto placebo non è applicabile"
Sull'effetto placebo. Ho già raccontato altrove di come sia potente la suggestione. Una volta per un esame dovetti prendere un potente purgante insieme ad una dieta senza fibre, nel mio caso costituita da succo di mela. Stetti malissimo (per il purgante).
Per anni continuai ad avere forte nausea ogni volta che provavo a bere succo di mela, pur sapendo BENISSIMO che si trattava di suggestione.
@fioba:
chiarisco subito due cose:
1) Ho specificato che altri studi mostrano un effetto dell'agopuntura nel trattamento del dolore. Il che potrebbe benissimo essere il tuo caso.
Quindi non voglio negare che ci sia un effetto (caso direi unico nelle "medicine alternative"). Qualcuno ha pure avanzato ipotesi di funzionamento, tramite il rilascio di endorfine. Non e so abbastanza per pronunciarmi
2) la ricerca mostra che l'agopuntura e' molto efficace per il mal di schiena. Ha un punteggio di due volte e mezzo quello degli antidolorifici.
La cosa strana e' che, NEL CASO ESAMINATO, se punzecchi a caso e neppure buchi funziona uguale. Il che diciamo lascia perplessi.
E quindi quel che volevo dire e' che QUESTO studio (e altri simili) mostrano che l'agopuntura IN QUANTO TALE non funziona, nei casi indicati. Per altre cose (trattamento dell'obesità, terapia antifumo) non ha neppure effetto placebo (o quel che e'). In nessun caso è mai stato dimostrato un funzionamento consistente con la teoria dei meridiani, organi genitore/figlio, circolazione del Qi. Ma si usano questi studi per affermare che "l'omeopatia funziona".
Quindi bene che si facciano queste ricerche, si vede come dove e quando funziona, e la si usi, pragmaticamente, in quei casi. E non la si usi negli altri.
Concordo in pieno.
Anche con la brutta esperienza della nausea indotta da sostanze "innocenti".
A me capitò con una brutta intossicazione da pesce avariato.
Ma il mio cervellino da somaro aveva associato il malessere con le caramelle alla menta.
Ci misi una decina d'anni per ricominciare a tollerare la menta.
Basarsi sulle esperienze personali è pericoloso. Io potrei citare il caso di mia moglie, che qualche anno fa ha avuto un attacco fortissimo di lombosciatalgia da ernie del disco, invalidante e molto lungo.
Ebbene, ha provato a ricorrere all'agopuntura visto che le cure tradizionali non sembravano essere efficaci. Ebbene, l'effetto della cura (praticata da uno dei maggiori esperti del campo) è stato sconvolgente: non ne ha risentito il benché minimo giovamento. Eppure è una persona razionale, sì, ma che crede nell'efficacia di alcune terapie olistiche tipo la riflessologia plantare. Non era quindi prevenuta, anzi, speravo che un po' di effetto placebo ce l'avrebbe avuto.
Dal mio punto di vista quindi, e senza togliere nulla a quanto dice Massimo, a cui credo, concludo che l'agopuntura giova, e molto, solo alle tasche di chi la pratica.
Massimo, se posso permettermi: deciditi alla svelta di perdere qualche chilo. Cerca sulle pagine gialle un dietologo, prepara un centone per farti dare una dieta calibrata. Non temere, non ti tratterà (se è bravo) come se ti dovessi vergognare. Non c'è nulla da vergognarsi ad essere ingrassati: càpita, è da poco che non ci sonopiù le carestie, il nostro DNA non ci è ancora arrivato.
Io l'ho fatto: ero arrivato a 94 kg su 1,82. Con un bel menù rigido, giorno per giorno, sono sceso a 80 l'autunno scorso, poi quest'inverno sono risalito a 84, e adesso combatto di nuovo per quota 80. Ma la vita è un'altra cosa: niente più fiatone quando faccio le scale, niente più rigurgiti notturni, non patisco più il caldo (semmai il freddo d'inverno, sono diventato un grande estimatore dei guanti!), ho appena finito un giro in bici con 1300 metri di ascesa.
Prima si comincia e meglio è. E' dura agli inizi, ma poi, quando si vedono i risultati, è come essere in cima a un monte.
Il centone da lasciare al dietologo è un ottimo "motivatore". La lista giorno per giorno, poi, ti permette di avere in frigo SOLO le cose che puoi mangiare. L'idea "basta mangiare un po' di meno" è, almeno per me, inapplicabile: sono onnivoro, nel senso che in certi momenti, tutto quello che trovo, lo mangio; per cui devo essere molto oculato quando faccio la spesa (o meglio, delegare mia moglie :-)
Scusa la schiettezza, so che dà fastidio sentirselo dire, ma non sto facendo altro che ripetere quanto scritto da te.
In bocca al lupo!
Ciao Gianni, avevo letto anch'io quell'articolo ed avevo pensato piu' o meno le stesse cose che hai scritto tu.
Incuriosito, ho provato a leggere anche l'articolo originale. Mi ha colpito la sezione "metodologia", soprattutto nel riferimento al criterio di valutazione usato (come hanno fatto a dare i punteggi?)
Cosi', dopo poche ricerche, ho scoperto una cosa interessante.
I punteggi cosi' precisi da riportare persino i decimeli sono frutto di questionari di autovalutazione.
Cioe': ti intervisto prima di curarti e ti chiedo come stai.
Poi ti curo e ti intervisto di nuovo. La differenza di punteggio nelle tue risposte e' il risultato del test.
A quanto pare, il questionario in questione e' standardizzato ed in uso in tutto il mondo (non specificamente per l'agopuntura, ma per tuttii tipi di mal di schiena), e sembrerebbe supportato da parecchi studi di validazione, ma comunque una autovalutazione non e' esattamente il mio ideale di metodo oggettivo...
Non e' neppure un questionario in cui assegni dei punteggi a delle affermazioni: rispondi si o no a delle domende tipo "15. My appetite is not very good because of my back pain."
Inoltre, c'e' un altro punto.
Siccome e' piuttosto difficile nascondere a qualcuno che NON gli stai facendo un agopuntura (vero o finto che sia), il gruppo di controllo di quello studio non controlla un bel tubo: due gruppi subiscono due trattamenti ed il terzo uno solo E CIASCUNO DEI TRE SA ESATTAMENTE COSA GLI STANNO FACENDO.
Non c'e' neppure bisogno di appellarsi al placebo, per giustificare le dfferenze di punteggio: sono pronto a scommettere che se ad uno dei due gruppi dell'agopuntura avessero anche regalato un bell ombrellino colorato, a fine trattamento, i punteggi di quella popolazione sarebbero stati ancora piu' alti!
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