Sullo stesso tema, vedi il blog di Paolo Attivissimo
Poche cose sono più belle di un arcobaleno, o anche della rifrazione colorata in una goccia di rugiada. E da quando ho avuto in mano una canna per innaffiare ho scoperto che si possono creare bellissimi arcobaleni spruzzando l'acqua in direzione opposta al Sole. Come quello qui sotto, prodotto da un grosso irrigatore. Un ottimo sito in cui si spiegano in dettaglio tutti i tipi di aloni, arcobaleni, ecc., che sono davvero tanti, è Atmospheric Optics (grazie, Markogts).
Ma non tutti sono d'accordo. Una tizia americana ha scoperto di recente che il suo irrigatore da giardino creava arcobaleni, ed ha messo il tutto su youtube, con commenti tipo "cosa diavolo mettono nell'acqua dell'acquedotto, da creare arcobaleni all'altezza del suolo, 20 anni fa non succedeva, non è naturale".
Anche qui in Italia evidentemente c'è qualcuno con le idee confuse. In un articolo sul suo blog Pepe Ramone, un redattore di Controradio parla dell'avvistamento di UFO su Firenze nel 1954, contestando l'idea che si trattasse di chaff (lanugine radar-riflettente usata in esercitazioni militari). Non voglio parlare di quello, c'è chi ne sa molto più di me, ma delle foto che corredano l'articolo, e che ritraggono alcuni arcobaleni avvistati dalla sede della radio (Scandicci non c'entra). Come quello qui sotto (Ramone mi fa notare che sono due, uno esterno più debole che non avevo notato).
Secondo Ramone si tratta di "riflessi anomali". Che sia anche questo chaff? In fondo in alcune foto si vedono delle brevi scie di condensa (non persistenti, che si formano sempre se fa abbastanza freddo in quota), per i sostenitori della teoria delle scie chimiche segno evidente di irrorazioni clandestine. Boh, innanzitutto nel 1954 nessuno ha visto arcobaleni ma oggetti biancastri grossomodo sferici, e poi il chaff non crea arcobaleni.
Il meglio arriva in un commento di Rosario Marcianò. in arte Straker, che sostiene che l'acqua non può creare iridescenze. Solo particelle di alluminio possono farlo, per interferenza. Insomma, la tesi della signora dell'irrigatore.
Sfido chiunque a creare un arcobaleno spruzzando polvere di alluminio. L'alluminio è opaco, e quindi la luce non la può diffrangere come un prisma. È possibile creare un arcobaleno con particelle opache sfruttando il fenomeno dell'interferenza, ma devi mettere le particelle a distanza regolare, con una spaziatura di circa un millesimo di millimetro. Quel che succede con la metallizzazione di un CD, per intendersi. Se le particelle le spargi in aria, e di sicuro non una ogni micron su decine di metri di distanza, l'interferenza va a farsi benedire.
Una goccia d'acqua od un cristallo di ghiaccio sono invece trasparenti, e possono fare da prisma, basta alzare gli occhi al cielo dopo un temporale per verificarlo. Quindi se quelle iridescenze dimostrano qualcosa è proprio che lì c'è acqua e non alluminio, bario, chaff o chissà cosa. Ed è pure possibile fare misure quantitative, come dice in un commento Markogts, fare spettroscopia per poveri. Ma occorre studiare bene, prima.
Aggiunta. Mi piacerebbe avere il parere di un meteorologo, ma ho la netta impressione che l'arcobaleno dell'ultima foto non si formi all'altezza delle velature, ma più in basso, dove in quel momento era presente pioggia. La pioggia, se non è tanta, non si vede, ma può formare un arcobaleno se è a 42 gradi dal punto opposto al Sole. Le gocce d'acqua o i cristalli di ghiaccio delle nubi, o gli ipotetici aerosol delle scie chimiche, sono troppo piccoli per farlo.
Mi fan notare che l'arcobaleno è rovesciato e il centro è alto in cielo. Non si tratta quindi di acqua, ma di grossi cristalli di ghiaccio, che producono un alone colorato di rosso al centro, a 22 gradi dal Sole. Quello più debole, basso e parallelo all'orizzonte direi che è un arco come questo, a 44 gradi, che si vede solo d'estate.
Aggiunta. Mi piacerebbe avere il parere di un meteorologo, ma ho la netta impressione che l'arcobaleno dell'ultima foto non si formi all'altezza delle velature, ma più in basso, dove in quel momento era presente pioggia. La pioggia, se non è tanta, non si vede, ma può formare un arcobaleno se è a 42 gradi dal punto opposto al Sole. Le gocce d'acqua o i cristalli di ghiaccio delle nubi, o gli ipotetici aerosol delle scie chimiche, sono troppo piccoli per farlo.
Mi fan notare che l'arcobaleno è rovesciato e il centro è alto in cielo. Non si tratta quindi di acqua, ma di grossi cristalli di ghiaccio, che producono un alone colorato di rosso al centro, a 22 gradi dal Sole. Quello più debole, basso e parallelo all'orizzonte direi che è un arco come questo, a 44 gradi, che si vede solo d'estate.
21 commenti:
Newton, chi era costui??....
Quando ho visitato l'abbazia di Westminster, entrando dall'ingreso laterale dei visitatori, ho cercato a lungo la tomba di Newton.
Tombe di re, regine, poeti, matematici, politici.... tante. Newton niente.
Me ne stavo uscendo mogio dalla porta principale e finalmente vedo la tomba di Newoton.
Bellissima, imponente, collocata proprio vicino all'ingresso della facciata. La tomba migliore nel posto migliore.
Cercando con google immagini Westminster e Newton si trovano pearecchie foto.
Gli arcobaleni, per molti di noi, sono fatti di sogni che siamo riusciti a conservare dall'infanzia.
Ma cosa volete che rappresentino per quelli che hanno fatto della loro vita un incubo permanente?
Ecco, avete indovinato!
aaaarghhhh!Matematica!!!Fisicaaaa!Allora sei un disinformatoreee!
Un saluto e complimenti per il blog...e per gli interventi a salvaguardia della dignita' del lavoro dei climatologi dalle bufale sparse in giro per la rete...la situazione e' penosetta.
Circa l'"arcobaleno" dell'ultima foto: in realta' dovrebbe essere la parte di un alone solare e la parte piu' luminosa a meta' di esso, un sun dog. Si noti che, ammesso il sole sia nella parte della foto coperta dal tetto in alto a dx (deduco di si anche per il bianco brillante del cumulo in lontananza a sx), lo spettro e' orientato opposto rispetto a quello di un arcobaleno che ha le lunghezze d'onda maggiori verso l'esterno dell'arco.
Il tipo di nube ha il tipico aspetto di un cirro quindi sono cristalli di ghiaccio a temperature inferiori ai -20/-30C. Generalmente sono "goccioline" di varia forma tendente all'esagono che creano fenomeni di rifrazione diversi da quelli delle gocce d'acqua sferiche.
Spero sia di aiuto.
Veramente impagabile questa qui che vede l'arcobaleno in giardino e si preoccupa. E gli esseri umani dovrebbero gestire tutto il pianeta? Ma va, meglio che torniamo sugli alberi - che facevamo meno danni; ohimé.
Occhio Gianni che hai fatto un piccolo errore di battitura:
... Quindi se quelle iridescene ...
Per il resto ottimo articolo, e stendiamo un pietoso velo sulla signora e l'arcobaleno in giardino...
Ciao Gianni, non voglio entrare in polemiche sterili, nè rispondo ai commenti dei "cervelloni" che credono di fare i simpatici con battute da mercato del pesce, ma un paio di precisazioni, per amor del vero, vanno fatte.
Le foto non sono fatte su Scandicci ma sulla sede di Controradio, a Firenze.
Che l'avvistamento del '54 fosse dovuto a "riflessi" causati dallo chaff non lo dico io ma il CICAP, quindi, quando dici "innanzitutto nel 1954 nessuno ha visto arcobaleni ma oggetti biancastri grossomodo sferici, e poi il chaff non crea arcobaleni" non contesti me ma il CICAP che spiega l'evento testualmente cosi: "in quella settimana erano in corso esercitazioni militari che facevano l'uso di chaff, contromisure per trarre in inganno il sistema di puntamento degli aerei, che avrebbero creato riflessi nel cielo"
Quanto ai "ragni" gli stessi membri del CICAP esprimono pareri contraddittori.
Quando dici: "ho la netta impressione che l'arcobaleno dell'ultima foto non si formi all'altezza delle velature, ma piu' in basso, dove in quel momento era presente pioggia" sei in errore (doloso o no, non posso saperlo..) poichè le foto risalgono al 1 Giugno 2010, quando su firenze NON pioveva.
La foto (l'unica) che analizzi presenta due iridescenze, quella in alto che è un'aureola intorno al sole, la seconda, più in basso perpendicolare alla antenne, nello stesso punto in cui PER TUTTO IL GIORNO è stata presente l'iridescenza che potrai ritrovare più visibile nelle altre foto e che non presenta nessuna 'curvatura' tipica degli arcobaleni, ovvero non è un arco di cerchio, ma una iridescenza diffusa di estensione piuttosto vasta.
Come ben sai, io non ho nessuna verità in tasca, e, come potrai notare, l'articolo usa un tono scherzoso in reazione al grossolano articolo de Il Reporter.
Un saluto
PEPE RAMONE
p.s. come mi spieghi il cielo di oggi su Firenze?
Ormai anche le donnine al mercato cominciano a farsi qualche domanda....qualsiasi cosa sia, anche fosse semplice "condensa" dovremmo far valere il nostro diritto alla sacrosanta Luce del Sole!
"p.s. come mi spieghi il cielo di oggi su Firenze?"
Pepe prova a leggere un libro di meteorologia e scoprirai parecchie cose inyeressanti, le anomalie sono solo nella testa degli ignoranti zucconi,perchè si può essere ignoranti su determinati argomenti, non c'é niente di male, é male volerci ricamare sopra teorie bisalcche senza avere la minima preparazione.
ciao
Peev
Peev, puoi rispondere anche alla seconda parte?
Qualsiasi cosa sia, anche fosse semplice "condensa", non dovremmo far valere il nostro sacrosanto diritto alla luce del sole"?
@pepe.
un riflesso non è un'iridescenza. Nessuno nel 54 parla di iridescenze, né le cronache del tempo, e naturalmente non il CICAP. Quindi non capisco proprio perché dedurre che ci sia qualcosa di strano da un arcobaleno.
Di solito il chaff è invisibile, ma può essere rimasto particolarmente addensato, al punto da diventare visibile. La lanugine caduta al suolo subito dopo ed analizzata è perfettamente compatibile, come aspetto e composizione chimica, al materiale di cui è fatto il chaff.
In un filmato poi si vede il prof. Righini, allora direttore dell'osservatorio, che ha in mano un filamento flessibile e che non si polverizza al tocco: quindi è diverso sia dalla lanugine caduta su Firenze che dal chaff. È probabile si tratti di un filamento di ragno migratore, che in quella stagione sono frequenti, che magari dopo una pioggia di roba strana noti di più.
Sulla foto. Correggo la dicitura. A riguardo ho chiesto aiuto a esperti perché io non lo sono. So solo che, per le leggi della fisica, serve un materiale trasparente (quindi niente polveri metalliche) di una certa dimensione (quindi niente aerosol minutissimi).
Un arcobaleno non necessariamente è ad arco, se le condizioni ci sono solo in un punto avrai solo quel pezzettino lì. La pioggia sotto una nube può benissimo esserci senza arrivare al suolo, ma il particolare dei colori invertiti la esclude. Volevo solo commentare il commento (e quindi non l'articolo) di chi dice che l'acqua non crea iridescenze.
Come spiego il cielo oggi su Firenze? Direi umidità e conseguente foschia. Gli aerei oggi non c'entrano proprio nulla (almeno ora nel tardo pomeriggio scie non ne vedo). Se elimini l'acqua ottieni un bel cielo azzurro, quelli dei posti dove vado ad osservare, ma sono circa così.
Purtroppo l'unico modo di eliminare le scie di condensa è eliminare gli aerei. C'è un bellissimo articolo che passa in rassegna tutti i sistemi che hanno pensato per poter almeno ridurre le scie. Nessuno funziona. E più i motori diventano efficienti (quindi con scarichi più freddi, meno calore sprecato), più facilmente l'acqua di combustione condensa. Per quel che mi riguarda preferisco i treni, e come astronomo il percento di copertura delle scie mi dà molta noia, ma temo che se proponi il blocco dei voli per via delle scie qualcuno abbia da obiettare.
"..quel pezzettino lì.." non potrà che essere una frazione di un arco. Non è questo il caso in questione.
Quanto a oggi, se non vedi aerei nel pomeriggio, e solo perchè forse non hai guardato in alto da stamattina al primo pomeriggio.
Vuoi che ti posti tutte le foto?
Preferisco evitartelo.
M, a patre questo, cosa ne pensi dell'uso di chaff sui centri abitati?
Avrai sicuramente visto i video dei meteorologi, e saprai che è pratica in uso.
Credi che non abbia conseguenze sulla salute?
Anche su quel fronte "tutto bene madama la marchesa"??
P.R.
Sull'uso di chaff sopra i centri abitati, ne so onestamente pochissimo. Sono considerate innocue, anche perché ne basta pochissime per avere quei riflessi radar enormi. Con un kg di chaff puoi creare una nube di centinaia di km. Ma se qualcuno mi mostra (con qualche dato attendibile) che sono pericolose sono prontissimo a firmare petizioni, ecc.
Pero' con le scie (di condensa o chimiche che siano) il chaff non c'entra nulla. Non si vede (se non al radar o se sbagliano a buttarlo), non si raccoglie a terra, viene usato di rado. È un altra questione.
Ho fotografato scie per un anno, poi dopo aver riempito il PC di foto di cose che avevano tutte le caratteristiche delle scie di condensa, e nessuna di "irrorazioni", mi sono scocciato.
Che, come stamane, ci siano in cielo 4-5 scie non mi stupisce per niente, passa in media un aereo ogni 3-5 minuti, se le scie persistono un'ora basta che "scii" un'aereo su 4. Il cielo "opaco" (non tantissimo, era ancora azzurro) di oggi francamente mi sembra normalissimo per questa stagione. Osservare radiosorgenti nella riga del vapor d'acqua con questo tempo è un disastro, e lo era anche quando mi sono laureato, quasi 30 anni fa.
Sul "madama la marchesa". A me preoccupa molto il particolato fine che respiro tutti i giorni. Ma l'unico modo per toglierlo di mezzo è non andare in auto, e usare solo mezzi elettrici. Io lo faccio di già, l'auto non ce l'ho neppure, e ieri ho fatto 80 km con un motorino elettrico, ma prova a proporlo.
Mi preoccupa molto quello che produce un "innocuo" inceneritore. Serve ridurre i rifiuti con una differenziata spinta. Io lo faccio, l'indifferenziato è meno di un sacchetto la settimana. Ancora prova a proporlo.
Farei a meno delle esercitazioni militari in blocco, non solo del chaff. Mi preoccupa di più però quello che un caccia sgancia quando vola sui cieli afghani, o in ex-Yugoslavia, o in Irak. Per proporlo ho obiettato per anni alle spese militari.
E quindi prendersela con gli aerei civili perché inevitabilmente lasciano scie di condensa nelle giornate umide mi sembra proprio l'ultimo dei problemi. Se si potesse impedirlo, se la gente fosse disposta a rinunciare ad andare in aereo per qualche riga in meno in cielo, in confronto gli altri problemi elencati sarebbero uno scherzo.
Vuoi che ti posti tutte le foto?
Preferisco evitartelo.
Senza polemica, ma io questo lo chiamo "svicolo da fuffaro complottista"...
@Anonimo (suppongo sia Pepe non loggato)
e come ? vietando la formazione delle nubi ?
forse ti riferisci a quando le scie sono particlarmente persistenti e il cielo diventa velato.
In quel caso come é già stato ampiamente spiegato quando ci sono le condizioni perchè il cielo si veli ci sono quelle per la persistenza delle scie.
Rinnovo caldamente il suggerimento di prima, leggi un manuale divulgativo di meteorologia scoprirari molte cose interessanti.
ciao
Peev
cosa ne pensi dell'uso di chaff sui centri abitati?
Pepe, hai mai sentito parlare della foglia di alluminio? Sai, è tanto tossica che la usano per rivestire i cibi...
Gianni, a proposito di rifrazioni atmosferiche, non mi stancherò mai di segnalare il sito atoptics dove sono elencate tutte le combinazioni possibili di rifrazione da acqua, da ghiaccio dove è anche spiegato come la forma di quello che vediamo sia legata alla composizione e alla forma dei cristalli che lo causano.
Questa tua frase è da quotare mille volte:
Quindi se quelle iridescenze dimostrano qualcosa è proprio che lì c'è acqua e non alluminio, bario, chaff o chissà cosa.
Come dire: spettroscopia per i poveri ;-)
Grazie marko.
Ho aggiunto i riferimenti al sito nel post. Il che significa che se Pepe mi dà qualche riferimento tecnico sulla foto si possono misurare gli angoli e stabilire con buona precisione se quegli archi sono compatibili con rifrazione da cristalli di ghiaccio.Vedo cosa ricavo intanto dai dati EXIF.
Dall'analisi delle foto ricavo poco. L'alone in alto ha un raggio (nella foto pubblicata qui) di circa 175 pixel, che è anche la distanza tra l'alone e l'arco circumorizzonte in basso. Il che corrisponde a 22 gradi con lo zoom al minimo, per quella macchina fotografica, il valore previsto per cristalli di ghiaccio.
Il Sole all'ora a cui sono state scattate le 3 foto era a circa 64 gradi di elevazione, quindi l'arco in basso doveva essere a 20 gradi sull'orizzonte. Compatibile con la foto, ma l'orizzonte non si vede e quindi non posso dire molto di più. Durante la giornata l'arco si è alzato un po', fino a 26 gradi intorno all'una, e se le condizioni dei cirri lo consentivano poteva restare visibile fino a metà pomeriggio.
cross-linko:
http://attivissimo.blogspot.com/2010/06/la-cospirazione-dellarcobaleno.html
Saluti
Michele
Diavolo di un geologo dal sangue verde.... mi hai anticipato!!
http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap031014.html
E direi che le teorie se ne vanno su per il camino.
Ho letto anche "e il nostro sacrosanto diritto alla luce solare?"
E' impossibile controllare la "semina" atmosferica delle scie di condensa: le scie possono innescare la formazione di nubi (si legga attentamente l' articolo del DailyMail di alcuni giorni fa).
Se dobbiamo parlare di diritti (che sono comuni a TUTTI) allora cominciamo a parlare del diritto dei piloti a lavorare, il diritto delle persone portate a bordo di viaggiare....tutti hanno dei diritti, certo NON si può pretendere di fermare i voli aerei perchè il sole saltuariamente viene nascosto da formazioni nuvolose di cui NON si conoscono i veri motivi di formazione, questo a meno che Pepe Ramone non sia convinto che il clima si può controllare (non localmente, ma globalmente, cioè far spostare le nuvole a piacimento su interi continenti....non rilasciando sali d' argento su zone circoscritte...)
Posta un commento